Rifiuti, come sarà il dopo Sistri? A Milano è in programma un convegno il 16 settembre

Come distinguere i rifiuti dai sottoprodotti, dalle materie prime secondarie e dai prodotti? Quali effetti produrrà il nuovo Regolamento comunitario sui rottami metallici? Quali conseguenze concrete ha prodotto l’abrogazione del Sistri? Quali sono le norme oggi applicabili? Come deve essere garantita la tracciabilità dei rifiuti? Che cosa cambia in materia di responsabilità del produttore di rifiuti? Quali sono le nuove disposizioni in materia di trasporto di rifiuti? Come si aggiorna l’iscrizione all’Albo gestori ambientali per il trasporto dei propri rifiuti? Sono questi i principali temi affrontati nel corso del seminario in programma a Milano il 16 settembre (info e schede di partecipazione su www.eco-nomos.com). Continua a leggere



Uggè: “Sul caso Sistri Conftrasporto è pronta ad agire anche per vie legali”

“Capisco il senso delle dichiarazioni del ministro Prestigiacomo che deve evidentemente cercare di coprire un fallimento colossale come il Sistri. Tutti ricordiamo i suoi giudizi saccenti e sprezzanti sulle imprese di trasporto e sull’ impossibilita’ di rinviare l’entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti: ora i fatti dicono che il sistema e’ stato ancora una volta rinviato e la signora ministro non potra’ più’ agire di testa propria, ma dovra’ concertarsi con altri ministeri e con le associazioni imprenditoriali”. Con queste durissime parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha replicato al ministro per l’Ambiente che all’indomani del ripristino del Sistri aveva parlato di “un segnale importante per la difesa dell’ambiente e la tutela della legalità nel nostro Paese”, e di “un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione del territorio”. Continua a leggere



Riparte il Sistri dal 9 febbraio 2012, le imprese hanno 5 mesi per prepararsi

Bocciato dal Consiglio dei Ministri appena tre settimane fa, il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che permette di seguire i rifiuti dall’origine al luogo di destinazione attraverso dei meccanismi che prevedono l’uso del satellite e l’analisi del percorso compiuto dai mezzi di trasporto, riparte ed entrerà in vigore il 9 febbraio 2012. Lo ha deciso la Commissione bilancio del Senato ha dato l’assenso all’emendamento che ripristina il sistema abolito nella prima versione della Manovra bis. La data di febbraio è stata decisa per fornire ulteriori cinque mesi di tempo alle imprese, che da tempo denunciano l’instabilità del sistema e  le difficoltà nelle procedure di utilizzo, per adeguarsi definitivamente alla nuova prassi.

Continua a leggere



“Per colpa del Sistri dovrò licenziare i dipendenti e portare l’azienda all’estero?”

“La mia azienda è uno dei principali trasportatori conto terzi di rifiuti speciali e pericolosi in Italia con oltre 200 veicoli dedicati, e a tutt’oggi il Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, mi è costato oltre 110.000 (centodiecimila!) euro fra diritti al Sistri, costi di montaggio delle black box, oneri per la trasmissione dati con le SIM)  senza avere nulla in cambio se non perdite infinite di tempo. In questa fase di totale incertezza ho dovuto tenere bloccati investimenti che avrebbero consentito nuovi posti di lavoro: sono questi i provvedimenti per la crescita? No, sono invece provvedimenti per la distruzione delle aziende e dei posti di lavoro (ho 250 dipendenti, tutti italiani regolarmente assunti come dipendenti)”. È questo l’amarissimo sfogo affidato al forum di Stradafacendo da Stefano Daniele, amministratore di Settentrionale Trasporti Spa, che denuncia un’altra gravissima “colpa” del Sistri ( quella di non aver previsto controlli per gli operatori stranieri) e le possibili, gravissime conseguenze(la perdita del lavoro per molti trasportatori italiani). Continua a leggere



Presidente Berlusconi, sul caso Sistri intervenga lei e corregga questo disastro

“Gentile signor Presidente del Consiglio, la manovra approvata dal Consiglio dei ministri ha evitato ulteriori gravissimi disagi e nuove spese a oltre 360mila imprese per l’installazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri, progetto assolutamente interessante e condivisibile nelle intenzioni ma risultato purtroppo  inefficace per come è stato realizzato. Si può fare di meglio e di piu’ per raggiungere i medesimi obiettivi. Conftrasporto condivide questa decisione di bloccare un progetto che a oggi ha solo creato pesantissimi disagi a centinaia di migliaia di lavoratori costringendoli a pagare per un servizio mai offerto  e ringrazia chi, all’interno del Governo, si è fatto portatore di tale decisione. Questo non significa abbandonare la strada del controllo del trasporto dei rifiuti, unico strumento possibile per combattere l’infiltrazione della criminalità organizzata in questo settore ad altissimo rischio. Significa solo ripartire, tutti insieme, per “ridisegnare” e far finalmente funzionare il progetto Sistri, tenendo conto delle esperienze degli operatori interessati”.Inizia così la lettera aperta scritta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dai rappresentati di Fai Conftrasporto e che verrà pubblicata sul quotidiano Libero venerdì 2 settembre.

Continua a leggere



Confartigianato Brescia: “Il Sistri deve ripartire. Ma completamente riprogettato”

“Dopo numerose modifiche e decreti di nuove proroghe, con la manovra di ferragosto si è finalmente preso coscienza di un serio problema che andava risolto. Tuttavia, occorre tenere alta la guardia da un lato per impedire che tale abolizione si trasformi in un regalo alle ecomafie (altrettanto dannoso per le imprese) e dall’altro per capire chi alla fine pagherà il conto, visto che decine di migliaia di imprese si sono già iscritte e hanno già pagato i contributi: questi soldi versati devono necessariamente essere restituiti alle imprese, senza tentennamenti”. Così  Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, ha commentato il “caso Sistri”, ovvero il sistema di tracciabilità dei rifiuti da mesi al centro di polemiche per il suo mancato funzionamento (denunciato da migliaia di operatori) e per la ferma volontà (del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo) di farlo comunque partire ad ogni costo. Continua a leggere



Uggè: “Il ministro Prestigiacomo faccia i nomi di chi vuole il progetto Sistri”

“Sarebbe davvero interessante conoscere i nomi dei sostenitori dell’utilita’ del Sistri. Così li potremo segnalare a tutti gli operatori interessati”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e “grande accusatore”, insieme a centinaia di imprenditori associati, delle inefficenze del Sistri, ha replicato al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha parlato di una “larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessita’ di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri”. Continua a leggere



Prestigiacomo: “Il Sistri deve ripartire anche per combattere l’evasione fiscale”

”E’ positiva la larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessita’ di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri”, il sistema di tracciabilita’ dei rifiuti speciali e pericolosi”. Ad affermarlo è  il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che, incurante delle tantissime segnalazioni sul mancato funzionamento del Sistri  fatte nei mesi scorsi da titolari di imprese chiamati ad utilizzare il Sistri, ne auspica un immediato ripristino ”senza stravolgimenti che ne vanificherebbero l’efficacia”. Continua a leggere



Bloccate il Sistri. Insieme a Conftrasporto lo chiede anche Rete Imprese Italia

Sul caso Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che con il suo mancato funzionamento tanti problemi ha creato a oltre 360 mila imprese, prende posizione anche Rete Imprese Italia. In un documento presentato dall’associazione che raggruppa le confederazioni del commercio e dell’artigianato davanti alla commissione bilancio del Senato il 25 agosto si legge infatti che” … nella logica delle disposizioni orientate allo sviluppo, deve essere letta  positivamente la soluzione prevista dal Decreto legge 138 (ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo) in relazione al Sistri. Continua a leggere



“Grazie a chi ha fermato il disastro Sistri: così ha difeso 360mila imprese italiane”

Un plauso a chi nel Governo ha proposto l’abrogazione del Sistri (il sistema di tracciabilita’ utile a detta del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, per combattere le ecomafie). Il sistema, come pensato, non funziona. I fallimentari risultati emersi dal click day lo dimostrano; penalizza le attivita’ delle imprese, soprattutto quelle medio piccole e favorisce le attivita’ delle ecomafie in quanto non e’ applicabile ai trasportatori esteri che, difficilmente rintracciabili, diverranno i vettori della malavita. Continua a leggere


Uggè: “Per sconfiggere la mafia il Sistri deve controllare i trasportatori stranieri”

“Prendo atto di alcune considerazioni interessanti contenute nel parere reso dalla commissione Ambiente del Senato sul ripristino del Sistri, ma quello che non accetto è il fatto che, non estendendo l’obbligo della tracciabilità dei rifiuti alle imprese straniere di trasporto, si consentirebbe alle ecomafie e alla criminalità organizzata di continuare tranquillamente a commettere i propri reati e illeciti ambientali senza opporre alcun valido controllo sul ciclo della gestione dei rifiuti. Altrettanto inaccettabile è il fatto che nessuno, in commissione al Senato, abbia pensato a indicare nel documento la strada che porta a controlli sulle imprese di trasporto straniere”. Con queste… Continua a leggere


Per la commissione Ambiente del Senato il progetto Sistri è pronto per ripartire

Nonostante i problemi legati alla sua entrata in funzione, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) supera l’esame della commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato e va avanti. Il ritorno al sistema cartaceo per la tracciabilità dei rifiuti, secondo la commissione, reintrodurrebbe quell’assoluta incertezza “intorno alla sorte definitiva di ingenti quantitativi di rifiuti, non solo pericolosi, che pone a rischio nel nostro Paese la salute dei cittadini oltre che la tutela dell’ambiente, creando i presupposti per il perdurare di traffici illeciti legati al settore dei rifiuti”.

Continua a leggere



Uggè: “Ministro Prestigiacomo questo Sistri non combatte le mafie, le favorisce”

“Il ministro Stefania Prestigiacomo la deve smettere con gli insulti gratuiti contro gli operatori del trasporto che, a suo dire, ostacolerebbero il sistema Sistri perché vogliono favorire le ecomafie. Se vi è qualcuno che rischia di  favorire realmente la criminalità organizzata è chi, come la signora Prestigiacomo, continua inspiegabilmente a ostinarsi nel difendere un sistema che è confuso, complicato, rifiutandosi di accettare una realtà che è sotto gli occhi di tutti: ovvero che il Sistri, progetto sulla carta interessantissimo e importantissimo, soprattutto per combattere mafia, camorra e affini,  nella sua attuazione pratica si è purtroppo rivelato un clamoroso fiasco. Continua a leggere



Prestigiacomo: “Abrogare il Sistri è una resa alle ecomafie, una miopia politica”

“L’abrograzione del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi (l’80 per cento dei rifiuti prodotti in Italia), prevista con un colpo di mano nella manovra è una resa alle ecomafie, un atto di miopia politica che va corretto nel corso dell’esame parlamentare del provvedimento”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “Abrogare il Sistri”, prosegue la Prestigiacomo in una nota, “significa disattendere un obbligo europeo, rinunciare di fatto alla legalità in un settore su cui prosperano gli affari delle mafie, lasciare senza un effettivo controllo 14 milioni tonnellate di veleni che ogni anno il sistema produttivo italiano produce e sul cui smaltimento oggi non esiste alcun serio sistema di monitoraggio”. Continua a leggere



Sistri, sono quattro i nodi da sciogliere per risolvere tutti i problemi del sistema

Unificare le diverse date di entrata in vigore del Sistri. Annullare l’obbligo di pagare il contributo 2011. Modificare la scheda Sistri, con l’adozione del formulario d’identificazione (FIR) dei rifiuti, tecnicamente aggiornato e inserito informaticamente nel sito del Sistri. L’iscrizione anche delle imprese estere al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Sono queste le quattro proposte cardine che Asstri Conftrasporto rilancia per far funzionare in maniera ottimale il Sistri. Proposte che “se recepite porterebbero alla soluzione del problema”, come commenta Massimo Dolciami, presidente di Unitai. Ecco, nel dettaglio, le proposte di Asstri, l’associazione imprese smaltimento stoccaggio trasporto rifiuti. Continua a leggere