“Troppi conflitti istituzionali che paralizzano i progetti per nuove infrastrutture; troppe spinte localistiche che si sono imposte in assenza di un disegno nazionale capace di decidere priorità, con tempi certi e finanziamenti certi: il risultato è una serie di episodi, primo fra tutti l’Expo, per i quali oggi il Paese rischia di perdere credibilità. Per evitare tutto questo occorre una chiara e netta ripartizione delle competenze tra i vari livelli di Governo: ecco perché bisogna, innanzitutto, modificare il Titolo V della Costituzione, che consenta una chiara definizione del “chi fa cosa”, riservando i temi strategici nazionali alla competenza esclusiva dello Stato. Dopo un debat pubblic in Francia nessuno ha il diritto di intervenire”. Continua a leggere