Sgominata una banda, realizzava cronotachigrafi dei Tir taroccati

Alteravano i cronotachigrafi dei camion per permettere ai mezzi pesanti di circolare su strade e autostrade senza rispettare i tempi di guida e di riposo. L’organizzazione è stata scoperta dalla polizia stradale di Vicenza, che ha arrestato quattro persone. Secondo quanto accertato dalla Polstrada l’organizzazione operava nell’hinterland milanese, con collegamenti in sette regioni italiane. Continua a leggere



Il Ministero dell’Ambiente: Le black box da reinstallare sono solo 250

Nella fase iniziale di installazione delle black box (circa la prima settimana degli appuntamenti), le officine che avevano iniziato le installazioni hanno avuto delle difficoltà per l’attivazione dei dispositivi principalmente dovuti al fatto che le sim card che gli utenti avevano acquistato (come previsto da decreto) non possedevano i requisiti richiesti. Questo comportava che le officine, dopo aver fatto l’installazione delle black box rimanevano bloccate nella fase finale di attivazione in quanto non era possibile concludere la fase che richiedeva la connessione GPRS verso il Centro. Continua a leggere



Le scatole nere per trasportare rifiuti sono difettate e da buttare?

Le hanno battezzate “black box”, ossia scatole nere. Ma per ora questi dispositivi per il controllo satellitare dei percorsi effettuati (obbligatori a bordo di tutti gli automezzi autorizzati al trasporto dei rifiuti in seguito al decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 che ha sancito di fatto l’entrato in vigore del Sistri, il Sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti) rischiano di somigliare più a quelle scatole a sorpresa dalle quali esce un pupazzo, piuttosto che un guantone da pugilato. Peccato che la sorpresa che le black box rischiano di riservare a migliaia di camionisti non faccia affatto ridere. Continua a leggere



Auto, da giugno più concorrenza per riparazioni e pezzi di ricambio

L’idea è quella di rendere meno costosi gli interventi di manutenzione. Un manna dal cielo per gli automobilisti, che per la riparazione e i pezzi ricambio investono il 40 per cento della spesa per un’auto. Dal primo giugno le cose potrebbero cambiare, si spera in meglio, grazie a un nuovo regolamento europeo nato per aumentare la concorrenza e rendere più semplici e meno costosi gli interventi di manutenzione. L’intenzione della riforma varata dalla Commissione Europea è quella di mettere fine alle pratiche abusive di quei costruttori che obbligano gli automobilisti a riparare il loro veicolo solo nelle reti di officine autorizzate. Quest’obbligo resterà solo per gli interventi di assistenza coperti da garanzia, quindi gratuiti. Per tutti gli altri, l’automobilista sarà libero di scegliere l’officina che vuole. Continua a leggere