Il gruppo svizzero Msc presieduto da Gianluigi Aponte, fra i principali “attori” a livello mondiale sul mare con società leader nel trasporto di container, ma anche nel settore delle crociere con la compagnia Msc Crociere, dei traghetti con Snav, Grandi Navi Veloci, Laziomar, Caremar, dei terminal portuali per la movimentazione di passeggeri e cargo e delle la agenzie marittime, è pronta a diventare attore protagonista anche dei trasporti sulla terraferma. Come anticipato da un articolo di Nicola Capuzzo sulla testata MF-MIlano Finanza ( e poi ripresa on line da altre testate) è infatti scattato il conto alla rovescia per l’inizio dell’attività della nuova società Medlog Italia, con sede a Genova dove è stata costituita un anno fa, e che si occuperà di trasporto ferroviario e autotrasporto, intermodalità e logistica, e che dovrebbe attivare i primi servizi intermodali da Genova e da Livorno. Continua a leggere
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Ancona è inquinata anche d’estate, la colpa è del traffico per il porto
C’è una cosa che abbiamo imparato a conoscere in questi anni delle Pm10, le polveri sottili. Crescono in autunno e in inverno e calano d’estate. Colpa delle caldaie per il riscaldamento domestico, ma anche delle condizioni atmosferiche. Freddo e umidità favoriscono infatti la concentrazione del particolato. Avere una città o una zona d’Italia inquinata nei mesi estivi deve così fare suonare un campanello d’allarme ancora maggiore. Ebbene, la centralina di monitoraggio delle polveri sottili installata nel porto di Ancona ha fatto registrare a luglio ben 22 superamenti del limite giornaliero nel mese di luglio. Continua a leggere
Il business dei porti interessa
alle banche, Unicredit in prima fila
“Più project financing per gli investimenti nei porti”, era stata la ricetta proposta dal presidente di Assaeroporti e Aiscat nonché vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, nel corso di un recente convegno a Trieste. ”È sorprendente”, aveva affermato Palenzona, “che il traffico nella relazione Far East Europa centrale, in and out, sia pressochè appoggiato totalmente sui porti del Nord Europa, non riuscendo i porti del Mediterraneo a svolgere una qualsivoglia funzione. L’idea di oggi, di Unicredit e delle imprese che lo sostengono, punta a recuperare quel mercato, allo stato quantificabile in almeno 4-5 milioni di Teu e così a investire rivelandosi un segno di coraggio e di innovazione che il nostro Paese darebbe alla comunità dei traffici”. Continua a leggere