Il Governo deve convocare al più presto un incontro con il ministro dell’Ambiente, il ministro dello Sviluppo economico e il gruppo Finmeccanica al fine di trovare una soluzione certa e definitiva per la realizzazione del Sistri, il sistema di tracciabilità elettronica del ciclo dei rifiuti. Ad avanzare la richiesta è Fabrizio Potetti, coordinatore per la Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, che a proposito del “caso Sistri”, finito al centro di un’inchiesta giudiziaria, ha denunciato come “il contenzioso in atto tra il Governo e il gruppo Finmeccanica rischi concretamente di abbattersi sui lavoratori”. Continua a leggere
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Sistri da manicomio: l’affidamento è tolto ma la Selex ottiene una proroga per il 2015
Il Sistri, il sistema di tracciabilità di rifiuti pericolosi divenuto ormai famoso per aver scalato la classifica delle grandi vergogne d’Italia, non sarà più affidato alla Selex , la società del gruppo Finmeccanica che dopo averlo progettato quattro anni fa non è mai stata praticamente in grado di farlo funzionare. La buona notizia, attesissima dal mondo dell’autotrasporto, obbligato in tutto questo tempo a pagare, a costi elevatissimi, un servizio mai erogato, è giunta nelle ultime ore accompagnata però da un’altra notizia tutt’altro che positiva: l’affidamento cesserà sì, ma dal 31 dicembre 2015, come previsto dall’emendamento al decreto competitività approvato dalle commissioni Industria e Ambiente al Senato. Continua a leggere
Scandalo Sistri, arrivano le prime condanne per le irregolarità negli appalti milionari
Mentre sul fronte politico il ministro dell’Ambiente sembra ormai intenzionatissimo ad azzerare il Sistri, chiudendo un capitolo (scandaloso) della vicenda per riaprirne uno che preveda una riprogettazione da zero del sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi, sul fronte giudiziario le indagini sulle tristemente famose scatole nere, sulle chiavette e sul sistema di controllo mai stato in grado in 4 anni di controllare alcunché, nonostante i costi faraonici, fanno registrare le prime condanne. Gli imprenditori Francesco Paolo Di Martino, Maurizio e Sabatino Stornelli, sono stati infatti condannati, al termine del processo con rito abbreviato, per le presunte irregolarità negli appalti del Sistri. Continua a leggere
“Le scatole nere del Sistri? Valgono 35 euro, ma il ministero le paga 500”
“Le black-box, le scatole nere che Selex Service management, società del gruppo Finmeccanica, aveva scelto di utilizzare per il Sistri (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti per i quali migliaia di imprese di autotrasporto hanno pagato oltre 70 milioni di euro senza che il servizio sia mai entrato in funzione) altro non sono che dei normali transponder che indicano la posizione e la percorrenza di un mezzo. Continua a leggere
Scandalo Sistri, su Repubblica i retroscena di un affare da 500 milioni di euro
“Doveva diventare l’arma definitiva per sconfiggere le eco-mafie, ma dietro al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti si nasconde una voragine di sperperi pubblici a vantaggio della holding di Stato, incaricata, attraverso la controllata Selex, di progettare e mettere a regime il sistema. Tutto sancito da un contratto siglato in gran segreto con il ministero dell’Ambiente”. Comincia così l’articolo inchiesta pubblicato dal quotidiano La Repubblica che svela tutti i retroscena dello scandalo Sistri, scoperchiando “un business da quasi 500 milioni di euro ai danni di 400mila aziende italiane”. Continua a leggere