Quella avviata dal Governo sui porti “è una riforma importante, ora bisogna accelerare”: lo ha spiegato al Forum di Cernobbio il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, affermando anche che il ministro Graziano Delrio ha compiuto “un passo importante”. “Non condivido il fatto che il ministero dei Trasporti e quello dei Lavori Pubblici siano stati accorpati in un unico ministero delle Infrastrutture”, ha detto Uggè. “Per me è un errore, perché prima bisogna fare le scelte politiche, capire quali sono gli interventi necessari, poi si procede con gli investimenti”. Continua a leggere
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Il Governo deve indicare quali sono le strutture da realizzare per far viaggiare l’economia
“Confcommercio insieme con Conftrasporto chiede al Governo un piano strategico per i trasporti, la logistica e la mobilità con l’istituzione di un coordinamento nazionale che si concentri sulle opere infrastrutturali necessarie per il rilancio di un autotrasporto italiano che sia messo in condizioni di giocarsela alla pari con la concorrenza”. Ad affermarlo è stato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento d’apertura del 2° Forum Internazionale di Conftrasporto ospitato il 24 e 25 ottobre a Villa d’Este a Cernobbio. Continua a leggere
Tre mesi per immatricolare un Tir: fotografia dell’Italia che sa far accelerare solo la burocrazia
L’Italia ha bisogno di grandi investimenti per rilanciare le grandi infrastrutture indispensabili per continuare a far viaggiare merci e persone, a non essere messa ai margini dell’Europa, ma ha bisogno contemporaneamente di cancellare le piccole incomprensibili inefficiente che avvengono quotidianamente e che, sommate, creano danni enormi. Un esempio? Il fatto che in Italia possano essere necessari tre mesi per immatricolare un mezzo, mentre in altri Paesi europei la stessa identica operazione richiede due giorni. Avete presente quale gap rappresenti tutto questo per un’impresa di autotrasporti italiani? Continua a leggere
La manovra finanziaria potrebbe essere “gratis” se solo l’Italia investisse nella logistica…
Trenta miliardi di euro è il “valore corrente” di una manovra finanziaria in Italia. Una cifra impressionante. Ma a far ancora più impressione è il fatto che potrebbe essere possibile azzerare l’importo di una “finanziaria” se solo il Paese sapesse recuperare il proprio deficit logistico, se fosse capace di realizzare una rete di infrastrutture in grado di far viaggiare i trasporti come in un Paese realmente moderno. Già, perché 30 miliardi di euro abbondanti (per l’esattezza 34 miliardi) è il costo che l’Italia “paga” ogni anno per non essere stata capace di adeguare le proprie strade, le proprie ferrovie, le proprie autostrade del mare. Continua a leggere