Ieri è stata raggiunta l’intesa che ha evitato alle imprese di autotrasporto di sostenere i costi che inevitabilmente ogni azione di fermo scarica su di loro. I contenuti dell’accordo sono leggibili a tutti e ognuno può farsi la propria opinione. Il primo dato che emerge con chiarezza è legato agli emendamenti che verranno introdotti nella legge finanziaria 2010. Fermi restando gli interventi strutturali, vengono destinati al settore ulteriori 300 milioni di euro per mantenere gli interventi che consentono alle imprese di reggere meglio alla crisi e recuperare competitività. Continua a leggere
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L’autotrasporto è a rischio,
anche Anita sostiene il fermo
Le imprese di autotrasporto non sono più in grado di sostenere gli effetti della crisi. È a repentaglio la loro sopravvivenza e il rischio di destrutturazione e di fallimento è altissimo. Con queste parole Anita, l’associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di Confindustria, ha deciso di sostenere il fermo di cinque giorni, dal 9 al 13 dicembre, proclamato da Unatras. “L’autotrasporto italiano non può più attendere”, ha sottolineato il presidente di Anita, Eleuterio Arcese, “necessita di interventi immediati, e non solo in termini di risorse ma di una vera e propria riforma strutturale del settore, per recuperare competitività e aumentare i livelli di produttività”. Continua a leggere
Un viaggio a Milano, l’Odissea
degli autotrasportatori siciliani
I problemi dell’autotrasporto in Sicilia. Tra viaggi infiniti, infrastrutture inadeguate e problematiche varie, i siciliani devono fare i conti con tantissime difficoltà, che mettono in seria crisi la competitività. “Il servizio di traghettamento”, spiega Salvatore Bella, presidente di Conftrasporto Sicilia, “Villa San Giovanni-Messina che collega la Sicilia alla penisola è veloce, ma diventa inutile perché all’ingresso dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria iniziano le vere disavventure dei camionisti. Continua a leggere
La ripresa dipende dalla competitività
Il governatore della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, non ha avuto dubbi nell’indicare che anche il nostro Paese può agganciare più velocemente di altri la ripresa economica che nei prossimi mesi dovrebbe consolidarsi. Alla faccia di tutti gli uccelli del malaugurio e dei soloni che diffondono pessimismo. Un’evidenziazione importante tuttavia è stata posta: condizione indispensabile per favorire la fase che si attende è migliorare la competitività del sistema Paese.
Politica dei trasporti,
occorre cambiare strada
Più volte i rappresentanti di Fai Conftrasporto hanno evidenziato quanto sia importante per l’economia del Paese una gestione coordinata della politica del trasporti. La logistica si misura in tempo e in una economia basata sul Just in time la competitività è data dalla gestione coordinata dei sistemi di trasporto. In parole povere significa che le diverse modalità di trasporto (gomma, ferro, mare, aereo) devono essere integrate in un sistema funzionale alla competitività della filiera della produzione. Continua a leggere