2,7 centesimi di aumento in 48 ore. I ritocchi, praticati da Eni negli ultimi due giorni, sono il termometro reale di come siano tornati a crescere i prezzi dei carburanti. Come spiega Quotidiano energia gli aumenti sono legati al nuovo balzo in avanti registrato dai prodotti nel Mediterraneo, con la benzina che si è avvicinata ai 1.066 dollari/ton e il diesel ai 1.055. Secondo il monitoraggio effettuato in un campione di stazioni di servizio, Eni ha ritoccato i prezzi raccomandati di 1,7 centesimi su entrambi i prodotti (con l’incremento di ieri sono 2,7 centesimi in sole 48 ore) tirandosi dietro tutte le altre compagnie con rincari altrettanto significativi: Ip 1 centesimo su benzina e diesel come pure Esso e Shell mentre Q8 è salita di 1,4 e Tamoil addirittura di 1,9. TotalErg ha ritoccato invece di 0,5 la benzina e di 1,2 centesimi il diesel. Continua a leggere
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Dai gestori la ricetta contro il caro benzina: “Basta con l’esclusiva”
I benzinai vogliono la riforma del settore e lo fanno con una proposta di legge – chiamata “Libera la benzina” – promossa dalla Faib Confesercenti e dalla Fegica Cisl, le federazioni che riuniscono i gestori. Il disegno di legge, presentato a Firenze lunedì, prevede la possibilità ai benzinai di approvvigionarsi sul mercato a prezzi migliori, superando il vincolo di esclusiva tra gestori e compagnie e garantire in questo modo prezzi alla pompa più bassi. Continua a leggere
Il pieno costa 11 euro in meno, esodo di friulani verso la Slovenia
È di 11 euro la differenza tra il costo di un pieno di benzina da 50 litri in Italia e in Slovenia. Un risparmio non indifferente che sta provocando un esodo di automobilisti del Friuli Venezia Giulia oltre confine. L’aumento dei prezzi dei carburanti e la diminuzione delle accise deciso dal governo di Lubiana ha infatti generato una nuova corsa verso Est, come ai tempi dell’ex Jugoslavia. E così triestini e goriziani si mettono in cosa per andare a fare il pieno in Slovenia e, già che ci sono, ne approfittano per acquistare sigarette e altri beni. Continua a leggere
Caro gasolio, il pieno del Tir costa 127 euro più dello scorso anno
Gli autotrasportatori se ne erano accorti già da tempo. I continui aumenti dei prezzi dei carburanti stanno incidendo in maniera consistente sui costi. Ora l’Associazione artigiani Cgia di Mestre fa anche i conti. E i risultati sono decisamente preoccupanti: rispetto allo scorso anno un pieno di gasolio da 500 litri per un Tir di 11 tonnellate costa 127 euro in più: se un anno fa si pagavano 577,5 euro, ora il prezzo è salito a 704,5 euro per un incremento del 21,9 per cento. Un autotrasportatore, ipotizzando un consumo di tre litri al chilometro, paga, per percorrere l’autostrada Milano-Roma, 48,2 euro in più rispetto all’anno scorso; 33,9 euro in più sulla Torino-Venezia; 88,9 euro in più sulla Bologna-Reggio Calabria; 39,8 euro in più sulla Firenze-Napoli. Continua a leggere