L’assenza di lavori di manutenzione delle strade italiane ha raggiunto “un punto di non ritorno” e la rete stradale è “ridotta a un vero e proprio groviera”. Lo denuncia l’Associazione Siteb (Strade italiane e bitumi), che in un comunicato chiede al governo un piano straordinario di manutenzione. Dopo un 2017 in cui i consumi di asfalto (conglomerato bituminoso) si sono confermati al minimo storico (da tre anni intorno ai 23 milioni di tonnellate contro i 45 milioni del 2006), nei primi cinque mesi del 2018 gli indicatori sono addirittura peggiorati evidenziando una contrazione dell’11,8 per cento, spiega l’Associazione. A rischio, secondo la Siteb, sono soprattutto “le arterie comunali dove le Amministrazioni stanno correndo ai ripari moltiplicando le limitazioni alla circolazione e della velocità”. Continua a leggere
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Strade colabrodo in tutta Italia, la manutenzione non si fa: crolla il consumo dell’asfalto
Tante parole e pochi fatti. Le buche sulle strade sono spesso al centro dell’attenzione, ma di azioni concrete se ne vedono decisamente poche. Sono i numeri a confermarlo, nello specifico quelli relativi al consumo di asfalto. Nel 2016 sono state poco più di 22 milioni le tonnellate di conglomerato bituminoso utilizzate in Italia per costruire e tenere in salute le nostre strade. Un calo rispetto al 2015 (-3,2 per cento), un vero e proprio crollo nel confronto con il 2006, quando venne usato il doppio dell’asfalto (44 milioni di tonnellate).
Serve catrame naturale per asfaltare? Basta cercarlo sul fondo del mare
Nel fondo del mare c’è abbastanza asfalto naturale per coprire tutte le strade del mondo. Questa sorprendente scoperta è opera di uno studioso neozelandese, Daniel Jones che fa parte del Centro Nazionale di Oceanografia. Lo scienziato, con altri colleghi, ha pubblicato uno studio sui tumuli di asfalto sulla rivista Profondo Sea Research 1. Ebbene nelle profondità marine dell’Africa ci sarebbero dei tumuli di asfalto naturali del tutto simili a quelli che si trovano sulle nostre strade. Continua a leggere
Quanto asfalto verrà posato entro il 2050? Potrebbe fare 600 volte il giro della Terra
Potrebbe circondare più di 600 volte la Terra la striscia d’asfalto che comporrà gli oltre 25 milioni di chilometri di nuove strade che verranno costruite in tutto il mondo entro il 2050. Alcuni scienziati hanno stilato una “road map” cercando un equilibrio fra la necessità di sviluppo economico e sociale e la tutela dell’ambiente. I benefici che possono portare nuove strade o migliorate – dice lo studio – riguardano in particolare le aree convertite ad agricoltura, che oggi sono a basso rendimento ma non troppo distanti dai mercati urbani. Continua a leggere
Asfalto derivato da vecchi pneumatici, la scommessa parte da Ferrara
Una strada dal battistrada delle gomme, un gioco di parole, ma anche un progetto concreto in cui crede il Comune di Ferrara. L’amministrazione emiliana punta infatti a trasformare le oltre 8.000 tonnellate di rifiuti in gomma, abbandonate in una delle aree industriali cittadine, in superficie stradale. “Alla realizzazione – si legge sul portale greenstyle.it – collaborerà la Ecopneus, società no profit per la gestione dei “Pneumatici fuori uso”. I pneumatici verranno utilizzati per la copertura di un tratto di strada lungo via Pomposa e provengono dal deposito abbandonato di Via Ca’Rosa, zona industriale della Diamantina. La società chiamata a disfarsene è fallita e tutto il materiale in gomma è rimasto inutilizzato fino all’intervento della Ecopneus, che si occuperà della sua trasformazione in asfalto”. Continua a leggere
Il Mc Donald’s è “verde”, l’olio delle patatine diventa carburante
Due Big Mac e il pieno, grazie. Probabilmente alla cassa non si potrà chiedere di fare benzina, ma il Mc Donald’s inaugurato venerdì scorso a Lainate, in provincia di Milano, è un vero e proprio esempio di ecosostenibilità. L’olio esausto delle patatine fritte, per esempio, verrà utilizzato come carburante delle auto. La struttura sarà alimentata da fonti rinnovabili e diventerà autonoma dal punto di vista energetico nel giro di tre mesi. Continua a leggere
La rinascita del Giappone, in sei giorni ricostruita un’autostrada
Di fronte a una tragedia simile molti si fermerebbero a piangere. I giapponesi, oltre ai fiumi di lacrime versate, si sono subito rimboccati le maniche per riparare i danni e dare un futuro alla nazione. È così, come riporta il Corriere della Sera di oggi, in soli sei giorni sono riusciti a ripristinare un tratto dell’autostrada a nord di Tokyo distrutta dal terremoto. Le immagini sono impressionanti. Il prima e il dopo lasciano a bocca aperta. Continua a leggere
Chieti, sovrappasso impossibile per i camion: la salita è troppo ripida
Hanno costruito un sovrappasso ferroviario per far transitare i mezzi pesanti e alleggerire così il traffico delle strade di Sanbuceto, frazione di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti. Peccato che i Tir non riescano a utilizzare la nuova infrastruttura. Il motivo è semplice: la salita è troppo ripida. Come riporta il quotidiano “il Centro” di martedì scorso, il ponte è finito nel mirino della Fai e di diversi camionisti. Il titolare di un’azienda di autotrasporto di Pescara ha infatti inviato una mail al comando della polizia municipale, al sindaco Verino Caldarelli e all’assessore alla viabilità Enzo Ferrante per segnalare le difficoltà che incontrano i veicoli di grandi dimensioni sulle rampe del sovrappasso. Continua a leggere
Guida sulla neve, ecco alcuni
consigli per evitare i pericoli
Sta nevicando e siete terrorizzati perché dovete mettervi al volante? Con l’asfalto scivoloso siete delle frane? Con alcuni utili consigli la vostra capacità di destreggiarvi sulla neve aumenterà di sicuro, partendo dal presupposto che gomme invernali, catene e prudenza sono le basi per costruire una guida sicura sull’asfalto imbiancato dai fiocchi. Il primo fattore da tenere in considerazione è che in auto o in camion non bisogna sollecitare il motore, i freni e lo sterzo come quando ci si trova sull’asfalto asciutto. La distanza di sicurezza va considerevolmente aumentata e vanno evitate le manovre improvvise. Continua a leggere
Moto contro camion, video choc Un invito alla prudenza sempre
Diciamo subito che il motociclista ripreso nelle immagini ha riportato ferite serie, ma è vivo. Pubblichiamo qui un video ripreso la scorsa settimana da una telecamera fissa su un incrocio stradale di Erzincan in Turchia (circa 100mila abitanti nell’Anatolia orientale). Lo scontro frontale tra il camion e la moto che proveniva dall’opposta direzione è drammatico. Il centauro perde immediatamente i sensi. Si vedono i tentativi di soccorso prestati in primis da un passante e dagli stessi occupanti del Tir. Continua a leggere
Incidente sull’A4 tra Vicenza e Verona, un Tir prende fuoco
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Sono 12 i chilometri di coda che si sono formati a causa dell’incidente verificatosi giovedì 10 giugno sulla A4, in direzione Milano, tra Montebello (Vicenza) e Soave (Verona). Coinvolti due Tir, un dei quali ha preso fuoco e due automobili. Il mezzo pesante che si è incendiato trasportava un carico di bottiglie. L’intenso calore generato ha bruciato l’asfalto e determinando la chiusura della carreggiata ovest, con uscita obbligatoria a Montebello. Per circa un’ora è rimasta chiusa anche la carreggiata est in direzione Venezia. Il filmato è stato tratto da Youtube.
La New Generation di pneumatici? Sicura, durevole e risparmiosa
Negli ultimi 15 anni costruiti solo
350 chilometri di autostrade
“Fame d’asfalto”: il quotidiano cattolico Avvenire di martedì ha usato questi termini per spiegare la situazione delle infrastrutture in Italia. Nella classifica del World Economic Forum siamo al 59° posto su 131 nazioni per dotazione di infrastrutture e al 73° come qualità. In 15 anni sono stati costruiti 350 chilometri di autostrade contro 6.739 in Spagna, 3.977 in Francia e 1.509 in Germania. Che figuraccia insomma rispetto agli altri grandi d’Europa. La Spagna ha infatti realizzato venti volte più dell’Italia sul fronte delle arterie autostradali dalla metà degli Anni 90 a oggi, la Francia oltre dieci volte e pure la Germania, dove come è noto le autostrade non si pagano, ha fatto quattro volte tanto l’Italia, che vanta invece tra i pedaggi più salati d’Europa e del mondo. Continua a leggere