Cosa non dovrebbe mai mancare nella cabina di guida di un camion? L’elenco potrebbe essere lunghissimo, partendo dagli “strumenti” tipici di questa professione (dai documenti personali e riguardanti le merci trasportate ai navigatori o, per i meno giovani e più nostalgici alle cartine geografiche) per proseguire poi con telefonini e tablet, multiutensili e guanti da lavoro, torce, nastro isolante e fascette ferma cavi e cavi per tirar fuori dai guai qualche conducente in difficoltà, ma anche occhiali da sole, tappi per le orecchie e vestiti di ricambio, senza dimenticare un minifrigo per tenere cibo – possibilmente il più sano possibile – e scorte d’acqua, semplicemente “vitale” d’estate nelle lunghe code sotto il sole, carta igienica, fazzolettini e salviettine umidificate… Una lista che potrebbe proseguire ancora. Pier Martilotti, massoterapista e operatore sportivo “specializzato” nel riequilibrio posturale e nel recupero funzionale del proprio corpo, a questa lista ha aggiunto un oggetto al quale nessuno forse avrebbe mai pensato Continua a leggere
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“Camionista con la pancia? No grazie, con 21 chili persi per strada sto e viaggio molto meglio”
Navigando in Facebook alla ricerca di pagine legate al mondo dell’autotrasporto può capitare di imbattersi in gruppi che hanno scelto come nome “camionisti con la pancia”. Gruppi ai quali avrebbe potuto iscriversi fino a un anno fa Arcangelo Di Martino, conducente della Autotrasporti Sorosina di Sovere, in provincia di Bergamo, quando la sua “circonferenza” era decisamente ampia, mentre ora, diventandone membro, farebbe – è il caso di dirlo – davvero una “magra figura”… Già perché negli ultimi 12 mesi quell’ampio girovita è andato sempre più restringendosi fino a fargli conquistare il premio messo in palio dalla propria azienda per il dipendente che fosse riuscito a mettere in pratica nel migliore dei modi e con i migliori risultati i consigli forniti da un biologo nutrizionista, Paolo Tarzia, scelto dalla Autotrasporti Sorosina proprio per “guidare i camionisti sulla strada della corretta alimentazione e dunque della tutela della salute”, come commenta Marina Franini, Continua a leggere
L’incredibile vittoria del pilota che a 61 anni ha spinto la moto senza benzina al traguardo
Nella sua carriera gli hanno (e si è…) affibbiato diversi soprannomi: a cominciare dal primissimo, “Rotaya”, unione del suo cognome, Rota, con un “adattamento” delle iniziali del doppio nome di battesimo di uno dei suoi idoli, Jonny Alberto Ceccotto, pilota italo venezuelano protagonista nel 1975 di un’impresa leggendaria (alla 200 Miglia di Daytona in sella a una una Yamaha TZ750 dopo essere partito ultimo finì sul podio, terzo, davanti al campionissimo Giacomo Agostini stabilendo il record di 74 sorpassi), fino all’ultimo “il nonno volante”, capace di stabilire a sua volta un primato straordinario: arrivare sul traguardo davanti a tutti a 61 anni suonati, mettendo in fila rivali con un terzo dei suoi anni, “riscrivendo” ogni teoria sull’età biologica. Da oggi Alberto Rota, ancora protagonista assoluto in pista 40 anni dopo i suoi esordi, si è conquistato, per meriti sul campo, un altro “titolo”: quello di Leone di Misano. O, se si preferisce, di “leone su due ruote”, giusto per distinguerlo da quello su quattro: Nigel Mansell, entrato nella leggenda della Formula 1 nel luglio 1984 Continua a leggere
Incidenti, per Michele Santoro sono i camionisti il grande pericolo. Ma i dati lo smentiscono
“…. perché la Meloni a questi cavolo di Tir non gli insegna a camminare sulle strade, siamo il Paese che sta sulle autostrade dove possono sorpassare in seconda corsia…. muoiono decine centinaia di persone per questo …”. Così parlò Michele Santoro, ospite di Giovanni Floris nella trasmissione televisiva “Di martedì” dedicata, nella puntata dell’8 ottobre, alle prospettive economiche per l’Italia. Affermazioni che non sono piaciute a moltissimi rappresentanti della categoria stanchi di essere tacciati come “tirroristi delle strade” quando ci sono dati statistici, ufficiali, precisi a raccontare tutta un’altra verità. Ovvero che in Italia se c’è un dato, relativo alla sicurezza stradale, Continua a leggere
Conducenti, lasciatevi guidare sulla strada della sicurezza e della salute. Al volante e in azienda
I titoli che attirano subito l’attenzione, nel volantino che presenta la giornata organizzata dall’azienda di trasporti dedicata alla cultura della sicurezza e alla salute alla guida e in azienda, sono in particolare due: “La corretta alimentazione per gli autisti”, con relatore Paolo Tarzia,” biologo nutrizionista esperto in nutraceutica, la disciplina che studia i principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, e “Postura ed esercizi pratici”, vera e propria miniguida ai movimenti da compiere per star meglio, soprattutto dopo ore seduti al volante, con “istruttore” Pier Martilotti, massoterapista e operatore sportivo riconosciuto dal Coni e certificato dall’International sport science association, che si occupa proprio del riequilibrio posturale e del recupero funzionale da raggiungere percorrendo diverse possibili “strade”. Ma l’appuntamento ideato per sabato 19 ottobre dalle 8.30 alle 16.30 nella sala congressi Continua a leggere
Giorgetti: “La manovra sui carburanti non toccherà le categorie professionali”
Autotrasporto, sale la tensione. Le associazioni si riuniscono per proclamare il fermo nazionale
Autostrade per l’Italia, sotto inchiesta fondi per manutenzioni e progetti per oltre 500 milioni
L’autotrasporto chiede, il Governo non risponde. Il silenzio nasconde anche tagli ai rimborsi?
Il silenzio del Governo in risposta alla richiesta del mondo dell’autotrasporto di avere chiarimenti sull’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina nasconde un’altra possibile sgradevolissima “sorpresa” per il settore, ovvero che all’orizzonte ci siano anche tagli sulle agevolazioni fiscali destinati a toccare lo stesso rimborso di quota parte delle accise? E’ quanto si stanno chiedendo in molti esponenti del mondo dell’autotrasporto e l’interrogativo emerge chiaramente dal comunicato stampa con il quale i vertici di Unatras, l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, hanno chiesto “a gran voce” un incontro al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ecco il testo del comunicato. “E’ ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’autotrasporto italiano che, attraverso il coordinamento unitario delle associazioni nazionali Unatras, in rappresentanza della quasi totalità della categoria chiede a gran voce al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione.
Continua a leggereImmatricolazioni “forzate” anche se i clienti non le vogliono: ecco l’altra verità sull’auto elettrica
Auto elettriche poco gradite dal mercato italiano, concessionari spinti controvoglia – o addirittura costretti – a immatricolarle fornendo per di più in questo modo una realtà distorta dell’andamento del mercato: è una fotografia ben diversa da quella che in molti immaginano quella sull’auto elettrica “scattata” da Massimo Artusi, presidente di Federauto, che intervenendo alla Conferenza di sistema Confcommercio 2024 ha lanciato un allarme per il mondo delle concessionarie a rischio, ha spiegato, di vedersi “scaricare” a breve dai costruttori “l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare”, con il risultato che proprio i concessionari “pur avendo oggi un buon equilibrio finanziario, potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato. Più del 50 per cento delle auto a batteria Ev sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto, problemi a cui si aggiunge l’inquietante notizia
Continua a leggereSani Trasporti, se il pomodoro italiano è così famoso il merito è anche loro…
Che Pablo Neruda con la sua “Ode al pomodoro” abbia contribuito a diffondere nel mondo la leggenda di uno dei prodotti alimentari più buoni, conosciuti, non c’è dubbio. Ma altrettanto certo è che se il “sugo” più amato al mondo ogni giorno arriva su milioni di tavole il merito è anche di un’azienda di autotrasporti della provincia di Parma, terra che da oltre un secolo, per tre mesi l’anno, fra luglio e settembre, vede rivivere la magia della raccolta del famoso “rotondo”: il pomodoro da sugo la cui coltivazione da un secolo si alterna a quella del frumento, in uno scambio vitale in cui ciascuna delle due piante restituisce al terreno ciò che l’altra toglie, donando ai prodotti di questa terra fertilissima caratteristiche e sapori unici. L’azienda è la Sani Trasporti, fondata nel cuore pulsante della Food Valley negli Anni 50 da Enzo Sani, per essere poi guidata dai tre figli, Franco, Ivo e Giampietro, di 62, 58 e 55 anni, che hanno trasportato l’impresa di famiglia verso nuovi traguardi, fino a garantire, ogni estate, durante la raccolta e la lavorazione, qualcosa come il carico e la consegna di duecentomila tonnellate di pomodori destinati a condire pastasciutte e insaporire migliaia di ricette.
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Come viaggiare senza un filo d’aria nelle gomme facendole durare di più, evitando che scoppino…
Da un anno la flotta dei suoi camion circola per strade e autostrade senza avere un solo “filo d’aria” negli pneumatici. Rendendo feliceGiovanni Andrioletti, imprenditore al volante della propria impresa di autotrasporti, con sedi a Vertova e Seriate, in provincia di Bergamo, e a Gorizia, e dei suoi autisti. Già, perchè da quando nell’ottobre 2023 ha deciso di rivoluzionare il sistema di gonfiaggio degli pneumatici della propria flotta di mezzi (sostituendo la “normale” aria con una miscela di gas capace, come gli era stato spiegato, di diminuire l’usura delle stesse gomme ma anche del consumo di carburante aumentando contemporaneamente la sicurezza) lui e i suoi autisti hanno scoperto un sacco di vantaggi come spiega lo stesso imprenditore facendo un bilancio del primo anno vissuto con gli pneumatici della sua flotta gonfiati con Securpneus, miscela di gas tecnici a base di azoto già da tempo utilizzata per gonfiare le ruote degli aerei a quelle delle auto di Formula 1 fornitagli da Siad, azienda italiana leader nel mondo per la produzione di gas industriali e medicali.
Continua a leggereAumento dell’accisa sul gasolio: l’autotrasporto chiede al Governo di fare subito chiarezza
“Le notizie che si stanno diffondendo sui media riguardanti interventi nella prossima legge di bilancio sulla accisa del gasolio sollevano legittime preoccupazioni tra gli operatori dell’autotrasporto e Fai-Conftrasporto ritiene che questa delicata partita debba essere oggetto di precise rassicurazioni da parte dei ministeri competenti, per fornire certezze alle imprese ed evitare che sui “si dice” si possano innescare strumentalizzazioni che potrebbero generare turbolenze nella categoria, che su tali aspetti non intende in alcun modo subire penalizzazioni”.
Continua a leggere“Con la supertassa sul gasolio lo Stato farà riempire ai trasportatori le sue casse vuote?”
“In questi giorni è emersa l’ipotesi che il Governo possa equiparare le accise del gasolio a quelle della benzina alzandole quindi in modo netto di oltre 10 centesimi al litro, passando da 61,7 centesimo al litro a 72,8. Si tratta di uno scenario, messo nero su bianco dal Piano strutturale di bilancio, ingiustificabile ed estremamente negativo in particolare per il mondo dell’autotrasporto”. Ad affermarlo è la presidentessa di Ruote Libere, Cinzia Franchini denunciando come la finalità dell’eventuale decisione non possa essere “ quella di agevolare la transazione energetica”, considerato che “ nell’aumento delle accise del diesel non vi è alcun fine ambientale ma solo ed esclusivamente il desiderio di far quadrare i conti di una Manovra che si preannuncia lacrime e sangue . Capiamo che il Governo abbia le tasche vuote, ma a farsi carico del problema non possono essere in modo particolare gli autotrasportatori
Continua a leggereMedmove: “Sicilia penalizzata dai collegamenti? Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare”
“La storia insegna che la Sicilia è per sua collocazione geografica al centro delle rotte, ieri come oggi. In attesa di sapere se e quando verrà effettivamente realizzato l’ormai celebre ponte sullo Stretto, le aziende che operano nella regione scontano la loro insularità, i cui costi sono stati stimati in circa 6,5 miliardi ogni anno, pari al 7,4 per cento del Prodotto interno lordo regionale. In ambito logistico, poi, la carenza di infrastrutture è un ulteriore fardello di vecchia data che appesantisce il trasporto e l’autotrasporto, con quest’ultimo altamente preponderante, se si pensa che l’86 per cento dei movimenti in regione avviene su strada. Parallelamente, lo sviluppo delle reti TEN-T lungo il corridoio scandinavo-mediterraneo interessa da vicino la regione e potrebbe portare alla creazione di nuove infrastrutture e al miglioramento di quelle esistenti. A tutto vantaggio dell’economia locale: gli esperti hanno stimato, infatti, in 15 le opere infrastrutturali assolutamente necessarie per fare della Sicilia “l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa”. Ma, si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo – è proprio il caso di dirlo – il mare”. E’ da queste riflessioni che si appresta a salpare
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