L’incontro in programma giovedì 14 novembre fra i rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli finirà con un confronto o con uno scontro? Sono in molti a domandarselo. Fra gli autotrasportatori moltissimi sembrano aver già trovato la risposta: Se non ci sarà confronto sarà comunque scontro. Continua a leggere
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Metà dei Tir sulle strade senza poter fare la revisione. Così lo Stato tutela la sicurezza
Il 50 per cento dei mezzi in circolazione sulle strade bresciane è senza foglio di revisione perché il personale degli uffici della Motorizzazione civile è ridotto e oberata di lavoro. Con tutto quello che può conseguirne in termini di sicurezza sulle strade. A lanciare l’allarme sono stati i responsabili della Fai di Brescia durante l’assemblea generale annuale che ha anche ospitato un convegno dedicato alla sostenibilità ambientale al quale hanno partecipato il presidente di Conftrasporto e Aiscat Fabrizio Palenzona, il presidente di Fai e vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè, il presidente della sezione veicoli pesanti di Unrae, Franco Fenoglio, l’eurodeputato e membro della Commissione europea all’ambiente Danilo Oscar Lancini, la consigliera regionale Claudia Carzieri e la formatrice e consulente finanziaria Giuseppina Bendinelli. Continua a leggere
Sciopero dei tir? La risposta il 15 novembre. “Ogni responsabilità è nelle mani del ministro”
“Ci sarà davvero lo sciopero dei Tir? Dipenderà da quali risposte darà il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Paola de Micheli nell’incontro del 14 novembre con i rappresentanti delle associazioni di categoria, che finalmente dopo due mesi ha accettato di ricevere. Una cosa è certa: senza risposte precise la protesta sarà una scelta obbligata: il fermo è già stato proclamato e senza confronto la macchina per organizzare l’inevitabile scontro partirà già il giorno seguente”. Non ha lasciato spazio a possibili interpretazioni Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, che chiudendo i lavori dell’assemblea generale della Fai di Brescia, ha confermato come ogni responsabilità sulla vicenda sia nelle mani del ministro. Continua a leggere
Fai Brescia: “Senza una politica dei trasporti non ci potrà essere un futuro più pulito e sicuro”
Sostenibilità ambientale e sicurezza: sono queste le parole chiave per il futuro dell’autotrasporto. Un futuro che però non potrà garantire ne la prima ne la seconda senza una vera, grande, politica dei trasporti che a oggi manca. Ad affermarlo è stato Sergio Piardi, presidente della Fai, federazione autotrasportatori italiani di Brescia, presentando i lavori dell’assemblea annuale dell’associazione in programma domenica 10 novembre, a partire dalle 9.30, all’auditorium Brixia Forum di via Caprera 5 a Brescia. Temi caldissimi, che verranno analizzati nel corso della tavola Rotonda intitolata “Logistica e Sostenibilità: due facce della stessa medaglia”, che vedrà protagonisti Continua a leggere
Riordino dei ministeri: la strada presa per quello dei Trasporti porterà solo a complicare le cose
“Invece di percorrere una strada che semplifichi e metta ordine nelle competenze dei vari ministeri si va nella direzione opposta, creando solo confusione, come dimostra il caso del dicastero delle Infrastrutture e Trasporti dove si sovrappongono in modo surreale organismi di controllo. Questo decreto legge crea confusione, siamo di fronte a un rompicapo a dimostrazione dell’affaticamento, diciamo così, che attraversa la vita del governo”. Continua a leggere
Fermo dei Tir, c’è una sola strada per fermarlo. Ma c’è ancora tempo per percorrerla?
Era fin troppo facile prevedere che senza un intervento risolutivo e immediato nel mondo dell’autotrasporto, letteralmente “travolto” da mesi da un carico di problemi irrisolti, si sarebbe avviata una fase di non facile gestione per tutti. Cosa che si è puntualmente verificata con l’annuncio di un fermo nazionale da parte di Unatras che ha spinto il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Paola De Micheli a convocare per il 14 novembre le federazioni dell’autotrasporto. La classica azione che, nel gergo calcistico, veniva definita “in zona Cesarini”, a partita ormai quasi scaduta, quando ormai resta solo poco tempo per recuperare. Nello “scontro” con il mondo dell’autotrasporto (provocato proprio dalla mancanza di volontà di confermare un “ incontro” richiesto ripetutamente) il Governo riuscirà a raddrizzare il risultato? Continua a leggere
Ilva, migliaia di lavoratori rischiano di restare a piedi. Compresi molti autotrasportatori
Il “caso Ilva”, esploso dopo la decisione di ArcelorMittal di risolvere il contratto con cui un anno fa aveva rilevato quella che una tempo si chiamava Italsider, rischia di lasciare senza lavoro, migliaia di lavoratori. Ventimila, fra gli occupati negli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure e l’indotto, rappresentato anche da molti lavoratori nel settore dell’autotrasporto come ha voluto ricordare il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, esprimendo a nome delle confederazioni “forti preoccupazioni per le conseguenze del mancato rispetto degli impegni sottoscritti da parte di un Governo che per l’ennesima volta si dimostra inconcludente, incapace e inadeguato di fronte ai veri problemi del Paese”. Continua a leggere
Tagli sulle accise: Forza Italia si schiera contro un provvedimento “sbagliato non una ma due volte”
“Un cambiamento fiscale necessita di tempi adeguati, le imprese devono essere messe in condizione di fronteggiare il nuovo quadro che si creerà. E poi questo intervento non farà che aumentare i rifornimenti di carburante all’estero, provocando evidenti danni all’erario, e penalizzare le nostre imprese, che saranno costrette a sostenere un costo del gasolio più alto della media europea. Invece di incentivare la sostituzione del parco circolante dei mezzi pesanti, che favorirebbe il settore dell’automotive e incrementerebbe l’Iva, il governo decide ancora una volta di colpire le aziende”. Continua a leggere
Fermo dei tir, un danno da due miliardi di euro. Ma il ministro De Micheli può ancora impedirlo
È sempre una goccia a far traboccare il vaso. Quella che ha fatto traboccare la protesta del mondo dell’autotrasporto, spingendo Unatras ad annunciare un fermo nazionale dei tir, è stata la “decisione di intervenire con il taglio dei rimborsi sulle accise”, come ha commentato il vicepresidente di Conftrasporto – Confcommercio Paolo Uggè sottolineando proprio come la decisione sia giunta con un “vaso” già stracolmo di una serie di problemi rimasti senza risposta, nonostante i ripetuti inviti al dialogo lanciati dai rappresentanti delle associazioni di categoria. “La grave decisione assunta dal comitato esecutivo di Unatras trova origine nel mancato confronto con il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti su questioni cruciali per il settore e per l’economia del nostro Paese”, ha confermato Paolo Uggè. Continua a leggere
Scontro Tir – Governo: “Ora gli esponenti politici devono dire chiaramente da che parte stanno”
“Mi unisco alle associazioni di autotrasporto italiane per manifestare profondo disappunto nei confronti di questo governo che si dimostra totalmente sordo, disinteressato e incapace di ascoltare le istanze di un settore strategico per la nostra economia quale quello dei trasporti nazionali, internazionali e della logistica. Ci troviamo di fronte all’ennesimo atteggiamento inaccettabile della coppia M5S-Pd che si somma all’assurda notizia che sta circolando in queste ore e cioè che il governo del tradimento, in nome di un falso “green”, voglia addirittura eliminare il beneficio della riduzione delle accise del gasolio a favore delle aziende di autotrasporto e di autoservizi per i loro veicoli categorie Euro 3 ed Euro 4, che rappresentano la grandissima percentuale del parco mezzi circolante in Italia”. Ad affermarlo è Paolo Paternoster, parlamentare leghista veronese Continua a leggere
Uggé: “Forse ai politici sfugge, ma chi lavora deve sapere quanto incasserà e quanto spenderà…”
“Forse sfugge ai nostri uomini di Governo ma le imprese, in particolare, necessitano di chiarezza. Chi svolge l’attività di imprenditore deve poter programmare e non può essere lasciato nell’incertezza, soprattutto in momenti economici difficili. Per una impresa di autotrasporto sapere se potrà contare sul recupero, come previsto da intese sottoscritte, di una parte di accisa oppure no, significa molto: 800-1000 euro di maggiori costi per ogni automezzo ad anno fanno la differenza. Una impresa media con cinquanta automezzi avrà un maggior costo di circa 50 mila euro”. Dovrebbe essere una considerazione ovvia, che ognuno dovrebbe fare senza bisogno che qualcun altro gliela ricordi, quella scritta da Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio” nel suo “Punto”, l’appuntamento settimanale con gli associati lettori on line sul sito conftrasporto.it. Una “ovvietà” che Paolo Uggè ha invece ritenuto di dover evidenziare a una classe politica Continua a leggere
Chi si ferma è perduto? L’autotrasporto è pronto a dimostrare che è esattamente il contrario
Chi si ferma è perduto è il titolo di un vecchissimo film con Totò e Peppino De Filippo i cui protagonisti lavorano, guarda caso, per una società di trasporti. Chi non si ferma è perduto potrebbe invece essere lo “slogan” della protesta che, salvo interventi dell’ultima ora, potrebbe già essere annunciata oggi dal comitato esecutivo dell’Unatras, il coordinamento unitario delle più rappresentative federazioni dell’autotrasporto, in risposta all’atteggiamento manifestato dal Governo nei confronti di un settore vitale per l’economia del Paese che da oltre un mese attende, semplicemente quanto inutilmente, d’essere ascoltato. Disinteresse, superficialità, scarsa conoscenza dei problemi? Continua a leggere
Tir a un passo dallo sciopero nazionale: il silenzio del ministro De Micheli non ha più scuse
L’autotrasporto italiano è a un passo dal fermo nazionale, protesta che rischia letteralmente di paralizzare il Paese. La conferma arriva da un comunicato di Unatras, sigla che raggruppa le principali associazioni del settore, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fai-Conftrasporto, Fiap, Fita Cna, Sna Casartigiani e Unitai), in cui si dà notizia della convocazione per mercoledì 30 ottobre alle 12 del Comitato esecutivo dell’unione per “valutare iniziative conseguenti alle misure annunciate dal governo”. Iniziative che sono chiaramente indicate nel titolo del comunicato: “ Taglio ai sussidi sul gasolio per l’autotrasporto: si potrebbe andare verso il fermo dei tir”. Continua a leggere
La distanza più grande che si può misurare in Italia? È quella che separa lavoro e politica
“La verità è che esiste una distanza enorme fra chi tutti i giorni lavora e chi è chiamato a prendere decisioni per lui. La verità è che il Paese è stanco di sentire, da anni, nuove persone che arrivano e che affermano che chi c’era prima era stupido, quando magari gli stupidi sono proprio loro, i nuovi. Magari dei “parvenu”. La verità è che la gente ha voglia che tutto questo finisca e che a decidere arrivi gente che conosce le reali esigenze di chi lavora, e non importa se sia di destra, di centro o di sinistra. L’importante è che sia capace perché la gente è stanca di incapaci, perché non si può discutere con chi non ha competenze”. Quanto affermato dal presidente di Conftrasporto, Fabrizio Palenzona, protagonista al 5° Forum Internazionale del trasporto di Cernobbio Continua a leggere
L’Autorità garante della concorrenza si schiera con gli Ncc: “No alle misure che li penalizzano”
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato “scende in strada” al fianco delle imprese di autonoleggio con conducente, gli Ncc, contro le “misure urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea che, secondo gli esponenti dell’Agcm proporrebbero una visione distorta del settore, mettendo in campo una serie di obblighi che, come riporta un articolo del quotidiano La Repubblica, “ restringono sensibilmente l’operatività delle imprese di noleggio con conducente”. Continua a leggere