Fai Brescia: “Senza una politica dei trasporti non ci potrà essere un futuro più pulito e sicuro”

Sostenibilità ambientale e sicurezza: sono queste le parole chiave per il futuro dell’autotrasporto. Un futuro che però non potrà garantire ne la prima ne la seconda senza una vera, grande, politica dei trasporti che a oggi manca. Ad affermarlo è stato Sergio Piardi, presidente della Fai, federazione autotrasportatori italiani di Brescia, presentando i lavori dell’assemblea annuale dell’associazione in programma domenica 10 novembre, a partire dalle 9.30, all’auditorium Brixia Forum di via Caprera 5 a Brescia.  Temi caldissimi, che verranno analizzati nel corso della tavola Rotonda intitolata “Logistica e Sostenibilità: due facce della stessa medaglia”, che vedrà protagonisti il presidente Unrae Franco Fenoglio, l’eurodeputato Danilo Oscar Lancini, la consigliera regionale, nonché presidente della V Commissione permanente Territorio e Infrastrutture Claudia Carzeri, il presidente di Conftrasporto-Aiscat Fabrizio Palenzona e il consulente finanziario Giuseppina Biondelli. Una squadra di “esperti” chiamata a dare una risposta a una serie di domande: a partire da come affrontare la sostituzione dei veicoli dal punto di vista finanziario (esaminando provvedimenti come il Rinnova veicoli, il Decreto investimenti, la Nuova Sabatini…) per proseguire scoprendo cosa stanno facendo le case costruttrici, e la Regione Lombardia, per la riduzione dell’inquinamento e l’utilizzo dei carburanti alternativi. Senza dimenticare di analizzare il rapporto tra la logistica, la sostenibilità ambientale e le infrastrutture, che devono essere adeguate per connettere il camion alla strada; o il reale contributo dell’Europa nella costruzione di una Politica Comune del Trasporto che sostenga la competitività delle imprese italiane all’interno dell’Unione europea.. Molte domande a cui non appare facile trovare risposta, in un Paese che, come ha ricordato sempre Sergio Piardi durante la conferenza stampa di presentazione, “vanta” il parco circolante più vecchio d’Europa. “Un fatto è certo”, ha anticipato il presidente di Fai Brescia, “bisogna rendere strutturale il sostegno agli investimenti, prevedendo misure in favore della rottamazione e facilitando l’accesso al credito per continuare a investire ed essere competitivi. I nostri veicoli sono un investimento che dura 10 anni: abbiamo quindi bisogno di una politica dei trasporti che metta al centro del proprio programma l’importanza del comparto, individuando un progetto strategico in grado di rilanciare l’intero settore con l’intervento di tutta la filiera”. Una politica che sappia togliere all’Italia il “primato” del parco mezzi più datato, ma che sappia anche connettere realmente lo Stivale: “con un sistema che arranca di fronte all’inadeguatezza strutturale di strade, ponti, viadotti e cavalcavia…”.

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