El camino de la muerte, la strada che ha il pericolo nel nome. Ma ce ne sono altre ad altissimo rischio

Se una strada si chiama “El camino de la muerte” non occorre essere Einstein per dedurre che quel percorso un bel po’ di automobilisti, motociclisti  e conducenti di mezzi pesanti deve averli ammazzati. Più difficile immaginare che possa essere una trappola mortale un percorso dal nome anonimo e perfino rassicurante come Aout Dakota Highway 87 oppure Atlantic Ocean Road. Eppure anche loro sono entrate a far parte della classifica 2022 delle strade più pericolose del mondo, che comprende anche una strada italiana famosa, quella che conduce al Passo dello Stelvio. Un elenco di percorsi decisamente più rischiosi rispetto alla media di strade e autostrade che “parte” dalla Bolivia Continua a leggere



Lo sciopero non può ostacolare il carico e scarico di merci: la sentenza che “condanna” i Si Cobas

Ostacolare le operazioni di carico e scarico delle merci in un’azienda non rientra nell’esercizio legittimo del diritto di sciopero e rappresenta un atteggiamento lesivo del diritto del datore di lavoro a svolgere l’attività di impresa. Lo hanno affermato i giudici del Tribunale del lavoro di Milano chiamati a esaminare il  caso degli scioperi ai depositi Unes di Truccazzano e Vimodrone di Brivio&Viganò Logistics, dove a  fine 2021 uno stato di agitazione durato diverse settimane indetto dal  sindacato Si Cobas  aveva visto i manifestanti non solo bloccare le consegne di  merci ma anche tentare di impedire l’ingresso al lavoro del personale fino a degenerare in scontri con la polizia. Una caso (destinato a far finalmente capirei i limiti che in un Paese civile  non è possibile varcare anche ai sindacalisti più estremisti, quelli che per i propri atteggiamenti spesso somigliano più a veri e propri delinquenti che difensori di diritti?) proposto all’attenzione generale dalla redazione della rivista Uomini e trasporti (clicca qui per leggere)  che ricostruisce nei dettagli quanto avvenuto evidenziando due passaggi fondamentali: Continua a leggere



Scontro mortale treno camion: c’è l’ansia di consegnare in ritardo il carico di merci all’origine?

Un camion fermo sui binari, rimasto “intrappolato” fra le sbarre del passaggio a livello che si sono abbassate prima che l’autista, un ragazzo di appena 24 anni di origine marocchine, riuscisse a passare. Poi l’impatto, devastante, con il camion travolto dal treno in arrivo, il camion che ha preso fuoco senza lasciare scampo alla capotreno, Maria Pansini, 61 anni di Catanzaro lido, e all’autista del camion, Said Hannanaoi. Un bilancio terribile, quello dell’incidente avvenuto in località Thurio a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, forse provocato dal tentativo di riuscire a superare l”ostacolo” senza accumulare ritardi nelle consegne. Continua a leggere



Tragedia di Reggio Emilia: “Non chiamatelo camionista, ma criminale. E come tale trattatelo”.

Il responsabile di un incidente può essere un automobilista, un camionista, un conducente di pullman, un motociclista. Oppure, più semplicemente, può essere, prima di qualsiasi altra cosa, un “criminale”. Affermazione che probabilmente in moltissimi sarebbero pronti a sottoscrivere per il conducente di un camion che venerdì poco dopo le 18, mentre percorreva la strada provinciale 111 della Val D’Enza, in direzione di Campegine, all’altezza della frazione di Case Lago, in provincia di Reggio Emilia, ha improvvisamente perso il carico di componenti d’acciaio per ponteggi edili che trasportava e che è piombato addosso a una Citroën Picasso, che sopraggiungeva dal senso opposto, uccidendo due ragazzi. Con il responsabile dell’incidente che, invece di fermarsi a prestare i primi soccorsi, ha pensato solo a fuggire. Continua a leggere



Scoppio di uno pneumatico, l’incubo di molti camionisti può svanire in un solo gonfiaggio

Quando gli è stato proposto di far salire la sua impresa di autotrasporto “a bordo” di un nuovo grande progetto mirato alla sicurezza stradale, non ci ha pensato un solo istante e ha chiesto immediatamente un incontro per capirne di più. E una volta analizzato, insieme con un giovane ingegnere di Siad, colosso mondiale per la produzione di gas industriali, il “progetto Securpneus”, ha detto subito sì. Perché gli è apparso chiarissimo che quella nuova miscela di gas tecnici a base di azoto per gonfiare gli pneumatici rappresentava davvero una nuova importantissima strada per contrastare il rischio d’incidenti. Riducendo ai minimi termini o addirittura cancellando completamente potenziali pericoli sempre presenti invece su mezzi con le gomme gonfiate “normalmente” con aria, legati a  possibili perdite di pressione, con la conseguenza di ridurre la tenuta di strada, ma anche a scoppi, particolarmente frequenti negli pneumatici dei camion come testimoniano tristemente le carcasse che capita di incrociare ai bordi di strade e autostrade.  Continua a leggere



I camionisti continuano a morire sul lavoro, ma per lo Stato sono vittime “solo” di incidenti

“Fai Conftrasporto-Confcommercio non può, all’indomani della giornata in cui si celebra la festa del lavoro, non ricordare i tanti, troppi, conducenti dei mezzi pesanti, considerati vittime di incidenti anziché morti sul lavoro (quali sono). Così come non può  non parlare degli episodi di sfruttamento che, con i controlli adeguati, se attuati come le leggi prevedono, si potrebbero evitare. La strada, come indicato più volte, è il rispetto delle regole accompagnato a controlli adeguati”. A pronunciare l’ennesimo appello a difendere con i fatti e non solo con belle parole i lavoratori, all’indomani della nuova tragedia che ha visto un camionista di soli 48 anni morire schiacciato fra due camion nel piazzale dell’Esselunga di Pioltello è il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè Continua a leggere



In Italia si muore in incidenti stradali più che in altri 14 Paesi europei. Salvini: “Più controlli”

In Italia si muore più che altrove in incidenti stradali. Per l’esattezza più che in altri 14 Paesi europei, dove il rapporto fra vittime e milioni di abitanti è di 44,7 mentre nel Belpaese  nel 2021 il dato ha toccato quota 48,5. Un tristissimo primato che ha sicuramente diverse ragioni (con fra le principali probabilmente l’inadeguatezza di controlli stradali, con pochissime pattuglie di forze dell’ordine non solo a effettuare controlli, attraverso i posti di blocco, ma soprattutto a rivestire un importantissimo ruolo di deterrente) sottolineato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno agli italiani, e ribadito dal  vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini  dopo la pubblicazione sul sito del ministero stesso del  Rapporto 2022 sulle statistiche sull’incidentalità  nei trasporti stradali.  Continua a leggere



E se i passeggeri filmassero i “pirati” con il telefonino e lo Stato usasse i video come prove?

Un  autista viene sorpreso a guardare un film  mentre mentre è  alla guida di un autobus di linea da un passeggero che riprendendo la scena e postando il video su Twitter  denuncia l’accaduto, consentendo all’Atac di risalire al “colpevole” sospendendolo dal servizio e lasciandolo senza stipendio.  Un episodio, accaduto su un autobus della  linea 32 che attraversa Roma nord, partendo da Saxa Rubra fino ad arrivare in Piazza Risorgimento (clicca qui per leggere l’intera notizia), che  subito fa scattare una riflessione su un possibile impiego, intelligente e utile, delle tecnologie, del telefonino: perché non aprire in rete uno spazio, gestito dalle forze dell’ordine,  dove testimoni diretti (e muniti di cellulare) di episodi simili possano “depositare la propria denuncia”,  sotto forma di video, con “elementi – la targa – che possano consentire  di dare una lezione a persone che si rendono protagoniste di azioni che mettono in pericolo la sicurezza? Continua a leggere



Vede l’amico runner morire in un dirupo: multato per aver violato i divieti della zona rossa

Era andato a fare una corsa in montagna con un amico, ma durante l’escursione sui monti di Spriana (Sondrio) è avvenuta la tragedia: l’amico, Simone Massetti, 34enne di Sondrio, esperto runner con tante gare e successi alle spalle, è infatti precipitato in un dirupo sotto i suoi occhi senza che lui potesse impedire quella caduta risultata mortale. Una tragedia che non potrà mai dimenticare il runner 36enne di Castello dell’Acqua (sempre in provincia di Sondrio) che ha raccontato ai carabinieri di aver cercato di fermare nella caduta l’amico, ma senza riuscirci. Continua a leggere



Camionista arrestato per l’incendio del suo camion: voleva punire l’impresa per cui lavora?

Un camion distrutto dalle fiamme e nell’aria un forte odore di bruciato. Ma non solo nel senso letterale del termine: anche di sospetto che quell’incendio non fosse avvenuto per caso, che quel mezzo carico di filati che aveva preso fuoco a Pistoia, il 3 settembre, fosse stato distrutto volutamente, senza causare fortunatamente feriti o orti.In altre parole un incendio doloso. Sono bastati pochi giorni di indagini per avere conferma di quei sospetti, fino ad arrestare l’uomo che avrebbe appiccato il fuoco: lo stesso autista dell’automezzo, un uomo di cinquant’anni, che secondo gli inquirenti avrebbe deciso di “punire” così l’impresa di autotrasporto per cui lavora. Le ragioni? Per ora non si conoscono. Continua a leggere



Senatrice 5 Stelle coinvolta in uno scontro scopre che l’auto che guidava non era assicurata

Guidare un’auto e avere un incidente può accadere. Farlo senza che l’auto sia assicurata non dovrebbe invece succedere. Perché non avere una copertura assicurativa significa esporre altri a conseguenze pesantissime. Purtroppo sono molti gli italiani che circolano senza proteggere se stessi e gli altri. Un lungo elenco al quale è andato ad aggiungersi anche il nome di una persone che in quella lista non avrebbe mai dovuto (e sicuramente voluto) finirci: Giulia Lupo, senatrice eletta con il Movimento 5 Stelle, ex hostess di volo alla quale il ministro dell’economia Stefano Patuanelli ha affidato il “caso Alitalia” Continua a leggere



Trappole mortali su ponti, gallerie, strade: 600 milioni di euro li renderanno sicuri?

Seicento milioni di euro verranno stanziati per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza? È quanto “promette” la bozza ancora provvisoria del decreto di agosto del Governo che questa settimana dovrebbe essere esaminata dal Consiglio dei ministri e che vede “ istituito nello stato di previsione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un fondo da ripartire, con una dotazione di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023″. Continua a leggere



Rogo nella notte in un’azienda di trasporti: le fiamme distruggono il capannone e nove camion

Diciannove mezzi dei vigili del fuoco accorsi per domare le fiamme: basta questo dato per avere un’idea del gigantesco rogo divampato nella notte fra venerdì e sabato a Costa di Mezzate, in provincia di Bergamo, nel capannone di una ditta di trasporti, la Saul Pezzotta distruggendo la struttura e i nove camion parcheggiati all’interno, oltre a danneggiare anche le ditte vicine. Un rogo impressionante, che ha provocato una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza e  che ha costretto cinque famiglie residenti in una cascina vicina al capannone ad abbandonare in tutta fretta le abitazioni Continua a leggere



Monopattino, il mezzo di trasporto pulito che rischia di sporcarsi rapidamente. Di sangue

Il pericolo viaggia su molti mezzi di trasporto. Compresi quelli a due ruote. Alcuni dei quali (prime fra tutte le moto) hanno iniziato da anni una “corsa tecnologica” sempre più avanzata verso la massima sicurezza possibile, fra sistemi di frenata ma anche accessori come l’airbag, mentre altri sembrano candidarsi per una volata sempre più accelerata verso un aumento di incidenti.Primi fra tutti i monopattini elettrici sempre più utilizzati per spostarsi nel traffico delle città, senza corsie preferenziali,senza “lezioni di scuola guida dedicate (perché , figuriamoci, chi è che non sa guidare un monopattino?), con l’aggravante che la normativa italiana, entrata in vigore a inizio 2020, equipara questi mezzi alle biciclette. Dunque senza alcun obbligo di indossare il casco. Continua a leggere



In monopattino investito da un’auto: grave un uomo di 30 anni ricoverato in ospedale a Trento

Sono gravi le condizioni di un uomo di 30 anni rimasto coinvolto in un incidente mentre in monopattino viaggiava poco lontano dall’imbocco della tangenziale di Trento, in direzione nord, prima del cavalcavia in zona Ravina. L’uomo, investito da un’auto, è ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento lo stesso dove è stata accompagnata, in stato di choc la donna, di 23 anni, al volante dell’auto coinvolta nell’incidente.