Camionista arrestato per l’incendio del suo camion: voleva punire l’impresa per cui lavora?

Un camion distrutto dalle fiamme e nell’aria un forte odore di bruciato. Ma non solo nel senso letterale del termine: anche di sospetto che quell’incendio non fosse avvenuto per caso, che quel mezzo carico di filati che aveva preso fuoco a Pistoia, il 3 settembre, fosse stato distrutto volutamente, senza causare fortunatamente feriti o orti.In altre parole un incendio doloso. Sono bastati pochi giorni di indagini per avere conferma di quei sospetti, fino ad arrestare l’uomo che avrebbe appiccato il fuoco: lo stesso autista dell’automezzo, un uomo di cinquant’anni, che secondo gli inquirenti avrebbe deciso di “punire” così l’impresa di autotrasporto per cui lavora. Le ragioni? Per ora non si conoscono.L’unico che può fornirle è lo stesso camionista, arrestato alla stazione dagli agenti di pattuglia della polizia mentre cercava di lasciare la città e trasferito in carcere dopo che il giudice per le indagini preliminari ha confermato la detenzione preventiva per evitare il pericolo di fuga, a fronte di prove presentate dagli inquirenti.

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