Il Governo italiano ha già cancellato, dandoli per “abrogati” (nonostante questo non sia avvenuto) i costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto? È quanto si sono domandati (e hanno domandato rivolgendosi a Stradafacendo) numerosi autotrasportatori dopo aver scoperto che il ministero dei Trasporti non ha più aggiornato sul proprio sito web le tabelle come in precedenza fatto puntualmente ogni mese. La mancata pubblicazione è una indiretta conferma che il ministero non ritiene più valide quelle tabelle, si sono chiesti in molti. E ora, come dobbiamo comportarci? Riteniamo ancora valide le tabelle precedenti? Oppure non dobbiamo più chiedere alla committenza di applicare i costi minimi? Domande, almeno per ora, destinate a rimanere senza risposta considerato il silenzio del Governo, l’assenza (ingiustificata e ingiustificabile) di qualsiasi intervento chiarificatore sulla vicenda da parte del Governo e, in particolare, del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Continua a leggere
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Disagio giovanile, Fai Conftrasporto invita gli associati ad aiutare progetto Itaca
“Ho avuto modo di incontrare queste persone che svolgono una funzione delicata e di sostegno per coloro, soprattutto giovani, che hanno problemi di disagio mentale. Ho avuto modo di apprezzare il loro lavoro e la sensibilità con la quale si mettono a disposizione offrendo sostegno. Ci hanno chiesto un appoggio per far giungere le richieste di aiuto concreto e soprattutto di far conoscere ciò che ognuno di noi può fare di concreto nei confronti di persone che soffrono. Perciò ho deciso di dare pubblicazione sul nostro sito a questo appello lanciato per “aiutare coloro che in modo serio si mettono a disposizione per sostenere le persone che soffrono di un disturbo sempre più diffuso”. Se vorrete contribuire con il vostro intervento avrete fatto un’opera meritoria ma, questo conta, aiuterete una iniziativa sociale condotta da persone che si sacrificano per gli altri”. Continua a leggere
Salone dell’auto di Parigi, tra le novità la Fiat 500X e l’ultima Ferrari di Montezemolo
Manca ormai pochissimo all’apertura del Salone dell’auto di Parigi, che torna nel 2014 dopo la consueta alternanza con la rassegna di Francoforte. Il 2 e 3 ottobre c’è l’anteprima, mentre l’apertura al pubblico è prevista dal 4 al 19 ottobre. Tantissima la curiosità per le novità di un mercato che di fatto viaggia a due velocità. Da una parte, spiega l’Ansa, c’è l’Europa, dove nei primi otto mesi dell’anno le vendite sono cresciute del 5,8 per cento, ma con prospettive ben lontane da un ritorno alla stabilità, soprattutto per la debolezza di mercati considerati trainanti come Italia, Francia e Germania. Continua a leggere
L’industria nautica italiana riparte dal Salone di Genova trainata da 1000 barche?
L’industria nautica italiana ripartirà da Genova? È l’augurio che rivolgono, a se stessi e a tutti gli operatori del settore, gli organizzatori del 54° Salone nautico, in programma nel capoluogo ligure da mercoledì 1 a lunedì 6 ottobre, che non hanno esitato a disegnare nuove rotte per far sì che questo accada. Il risultato dello sforzo organizzativo è un evento che metterà in mostra oltre il 20 per cento in più di barche esposte rispetto all’anno scorso, con diverse anteprime mondiali destinate a fare da attrazione principale, ma anche con oltre il 50 per cento in più di stand prenotati da aziende di accessori per la navigazione. In particolare la navigazione a vela, protagonista assoluta di questa edizione. In numeri, questo si traduce in 760 espositori e 1000 imbarcazioni messe in vetrina, sulla terraferma e in acqua, su una superficie totale di 180mila metri quadrati (100mila in acqua) con l’obiettivo di rilanciare, come ha sottolineato anche Massimo Perotti, presidente di Ucina Confindustria Nautica, “un settore che al recente Salone di Cannes ha fatto intravedere qualche timido segnale di ripresa dopo anni in cui è letteralmente colata a picco”. Continua a leggere
Registro elettronico delle imprese e più controlli contro il cabotaggio abusivo
“Il fenomeno del cabotaggio è un problema da affrontare e risolvere con urgenza e con strumenti adeguati, come per esempio un nuovo Registro elettronico nazionale (Ren) come riferimento unico per le imprese di trasporto. L’unico modo per contrastare il cabotaggio abusivo è aumentare la legalità e ciò si ottiene aumentando i controlli, anche attraverso strumenti come il Ren”. A sostenerlo è la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che incontrando a Roma il presidente e il segretario della Fai Conftrasporto del Friuli Venezia Giulia, Davide Interbartolo e Oscar Zorzi, affiancati dal presidente nazionale e dal segretario generale della federazione autotrasportatori italiani Paolo Uggè e Pasquale Russo oltre che dal segretario generale di Assotir, Claudio Donati, ha voluto assicurare il proprio impegno personale nell’interessare Palazzo Chigi e il ministro dei Trasporti per un sollecito intervento in favore del sistema dell’autotrasporto. Continua a leggere
Citytech e BUStech a Milano, come sarà il trasporto pubblico locale del futuro?
Fervono i preparativi per Citytech e BUStech, in programma il 26-27-28 ottobre al Castello Sforzesco di Milano e realizzato in collaborazione con la rivista Autobus. BUStech è un appuntamento nuovo e unico in Italia, che riporta al centro del dibattito nazionale gli autobus e il trasporto pubblico locale, protagonisti dei nostri spostamenti quotidiani. Al Castello Sforzesco ci saranno l’esposizione degli autobus più innovativi presenti sul mercato e due convegni scientifici che metteranno a confronto l’industria con le aziende di trasporto pubblico e le istituzioni. Continua a leggere
Expo 2015, pace fatta tra Lupi e Pisapia: garantiti i fondi per i trasporti milanesi
Torna il sereno su Expo 2015. Soprattutto sui fondi per i trasporti, finiti al centro di una polemica tra il ministro Maurizio Lupi e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Martedì il ministro ha assicurato “l’impegno di tutti, Governo e Comune di Milano, affinché i servizi siano erogati nel miglior modo possibile, compresa l’individuazione delle risorse”. La polemica era iniziata a causa di 40 milioni di euro chiesti da Comune e Atm, l’Azienda dei trasporti milanesi, per coprire i costi aggiuntivi di metropolitane e mezzi di superficie per il prolungamento del servizio nelle fasce orarie notturne in vista dell’evento. Continua a leggere
Trasporto verso la protesta. Stracciato l’accordo che il Governo non ha rispettato
Il protocollo d’intesa sottoscritto il 28 novembre 2013 fra i rappresentanti di tutte le più importanti associazioni d’autotrasporto e il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi non vale più, è diventato carta straccia. Lo “strappo”, che non lascia intravedere nulla di buono nel futuro dei rapporti fra autotrasportatori e Governo, si è consumato al termine dell’incontro che si è tenuto al ministero dei Trasporti, e che si è concluso proprio con la disdetta ufficiale dell’accordo. A confermarlo sono stati i rappresentanti di Conftrasporto, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani, firmatari della disdetta del Protocollo d’intesa siglato, come hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni, “al termine di una serrata trattativa e con l’obiettivo di scongiurare la paralisi del Paese”. Continua a leggere
Expo, grana sui fondi per i trasporti. Lupi: “È un dovere morale di Milano”
“È un dovere morale di tutta la città affrontare nel miglior modo l’offerta di trasporti pubblici locali”. Lo ha detto, riferendosi a Expo a Milano, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha così risposto alla richiesta di sostenere i costi degli straordinari per il prolungamento degli orari del servizio del trasporto pubblico locale. “Expo lo si sa da anni che c’è e quindi Atm deve attrezzarsi, organizzarsi per accogliere i visitatori: non è che può farlo solo se arrivano i soldi”, sottolinea. Continua a leggere
Trasporto tradito dal Governo: “Questo Sblocca Italia può far esplodere la rabbia”
“L’autotrasporto vive momenti difficili e complessi, anche per l’evanescenza del ministero competente. Non è certo una forma di ricatto, ma sono questi comportamenti che consentiranno a forme spontanee di rabbia di esplodere”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, vice presidente di Confcommercio e presidente di Fai Conftrasporto, che appena venuto a conoscenza dei contenuti del decreto Sblocca Italia pubblicati in Gazzetta Ufficiale, ha denunciato senza mezzi termini come con questa decisione il Governo abbia “disatteso gli impegni sull’autotrasporto”. Continua a leggere
Baumgartner: “I costi minimi del trasporto sono il passato, ora costruiamo il futuro”
“Il confronto avviato prima della pausa estiva deve essere ripreso, poiché credo che il dialogo sia l’unica strada percorribile per impostare insieme ogni ragionamento sul futuro del nostro settore”. Con queste parole Thomas Baumgartner, presidente di Anita, ha commentato la sentenza con la quale la Corte di giustizia dell’Unione europea ha giudicato i costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto merci non compatibili con le norme comunitarie sulla concorrenza. “Prendiamo atto della sentenza, che certamente apre un nuovo capitolo nei rapporti commerciali fra le imprese, ma che al tempo stesso non risolve i problemi che avevano dato origine ai costi minimi”, ha commentato Thomas Baumgartner, sottolineando come Anita avesse “manifestato da tempo tutte le proprie perplessità sulla reale efficacia dell’impianto normativo sui costi minimi, ritenendolo uno strumento inadeguato e incapace di portare il settore a superare le proprie contraddizioni, ma soprattutto non idoneo alla qualificazione dell’autotrasporto. Continua a leggere
Costi minimi per il trasporto: la sentenza della Corte Europea non risolve il caso
I costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto non sono compatibili con le norme del trattato dell’Unione europea sulla concorrenza. Ad affermarlo sono stati i giudici della Corte di Giustizia dell’Unione europea che con la sentenza emessa il 4 settembre 2014 indirizzata al Tribunale amministrativo del Lazio (che aveva sollevato specifica pregiudiziale in merito) hanno stabilito che “l’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella controversa nei procedimenti principali, in forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un organismo composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati.” Continua a leggere
Formula 1, a Monza in treno per il Gran Premio: 21 le corse speciali di Trenord
Qual è il modo più comodo per assistere al Gran Premio di Monza, una delle corse automobilistiche più famose del mondo? Divano di casa a parte, la risposta è probabilmente “prendere il treno”. Per evitare le code chilometriche attorno all’autodromo brianzolo, domenica 7 settembre Trenord, la società che gestisce il trasporto regionale su ferro in Lombardia, ha istituito 21 corse straordinarie da e per l’autodromo a un prezzo speciale di 4 euro andata e ritorno. Continua a leggere
Che Autorità del trasporto è se fra le sue competenze non ci sono i Tir?
Chiunque abbia letto con attenzione il documento che l’Autorità del trasporto ha presentato al Parlamento nelle ultime settimane di luglio avrà notato che non c’era traccia di temi legati al trasporto su gomma. Nulla di cui stupirsi: il testo è in piena sintonia con i compiti affidati alla nuova Autorità, fra cui non figura il trasporto su gomma. Cosa di cui, invece, c’è da restare stupefatti, soprattutto in un Paese come il nostro dove la logistica e i trasporti sono parte integrante del sistema economico. Un’economia che non affronti il tema delle reti e della logistica secondo la logica di sistema è destinata al declino sia nel sistema produttivo sia in quello turistico. Continua a leggere
Ilva, il debito con l’autotrasporto è di 40 milioni ma tutti fan finta di nulla
Quaranta milioni di euro di crediti da riscuotere senza sapere quando e come. E senza nessuna certezza che potranno essere davvero riscossi. Uno scenario che lascia facilmente comprendere perché, chiusa una brevissima tregua ferragostana, i rappresentanti della Fai Conftrasporto abbiano deciso di tornare immediatamente sul ” caso Ilva” e sui mancati pagamenti a moltissime imprese di autotrasporto che per mesi hanno avuto in appalto il trasporto dei prodotti del colosso siderurgico senza mai veder arrivare il saldo di una fattura. “Quando saranno pagati gli autotrasportatori? seconda puntata” è il titolo di una lettera (la seconda, appunto, a distanza di tre settimane) che Gianluigi Satini, presidente vicario della federazione, ha inviato a Piero Gnudi, commissario straordinario del Gruppo Ilva Spa, a Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e al prefetto di Taranto, Umberto Guidato. Ecco il testo. Continua a leggere