L’accusa di Trasportounito a due ministri: “hanno favorito scorrette condizioni di lavoro”

Esiste un  principio in base al quale deve esistere una precisa proporzione tra la quantità di merce trasportata e la consistenza del parco veicolare e il numero di autisti e  questo per evitare che ci siano imprese nel settore dell’autotrasporto  che operano solo o in prevalenza con il subappalto. Ma pur  essendo già in vigore a livello comunitario, questa  disposizione, inserita nel “Pacchetto Mobilità” con l’obbligo di applicare il “principio di proporzionalità” per l’iscrizione al Registro comunitario e quindi intraprendere l’attività di autotrasportatore,  non è ancora applicata in Italia. Per questo motivo i responsabili dell’associazione Trasportounito hanno  deciso di inviare alla Commissione europea, tramite uno studio legale, un documento che “chiede l’intervento, previa verifica, su tale aspetto”, accusando l’attuale ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e il suo predecessore, Enrico Giovannini, di omissione. La mancata applicazione del principio di proporzionalità comporta, secondo una nota dell’associazione, “concorrenza sleale ma, soprattutto, scorrette condizioni di lavoro”.