C’è una raffica di controlli in arrivo nel mondo dell’autotrasporto di merci e di persone: per l’esattezza oltre quattro milioni e 300mila ispezioni che dovranno essere effettuate durante l’anno sulle imprese del settore nell’ambito dei controlli comunitari. Ad annunciare l’ondata di verifiche, che riguarda tutte le imprese che usano veicoli muniti di cronotachigrafo e che dovranno essere effettuati in una percentuale almeno del 30 per cento su strada, a cura delle le forze di Polizia, e per il 50 per cento nelle sedi delle imprese da parte di rappresentanti dell’Ispettorato del Lavoro, è stata una circolare diffusa dal ministero dell’Interno.Il numero minimo di controlli che l’Italia deve svolgere è stato fissato sulla base del numero di mezzi pesanti in circolazione (quasi 720mila per merci e passeggeri) muniti di cronotachigrafo e del numero dei giorni di lavoro riferiti a ciascun conducente relativi a questi veicoli, valutato in 200 giornate. La domanda che in molti si pongono è: saranno controlli mirati su imprese ” a rischio” (per chi indaga non dovrebbe essere troppo difficile sentire dove c’è puzza di marcio e dove no) o saranno controlli “per fare statistica”, per ottenere dei numeri da inserire nelle carte. della burocrazia come avviene spessissimo, per esempio, negli aeroporti o nelle stazioni ferroviarie dove nel “mirino” dei controllori finiscono, chissà perché, le persone “più normali”?