Uggè: “Senza costi minimi la mafia riciclerà più denaro sporco”

“Chi negli appalti pubblici fa offerte troppo basse, al di sotto di un costo minimo stabilito per evitare che dietro quelle offerte ci possano essere attività criminali, che ci possa essere un riciclaggio di denaro sporco, viene automaticamente escluso dal bando. Perchè questo non avviene per i costi minimi dell’autotrasporto?” A chiederselo (ma la domanda è rivolta anche al Governo, alla committenza, a Confindustria…) è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio che ha aggiunto: “Forse molti di coloro che hanno cercato di ostacolare l’introduzione dei costi minimi per la sicurezza non hanno riflettuto su questo aspetto, ma è importante che ora lo facciano prima che molti appalti possano realmente finire nelle mani di mafia e camorra che, ripulendo denaro sporco, possono lavorare sottocosto. Facendo chiudere le imprese serie e oneste che per lavorare seguendo la legge, e senza mettere a repentaglio la vita di migliaia di persone sulle strade, devono applicare i costi minimi, indispensabili per fare manutenzione ai camion, mettere alla guida professionisti del volante, far rispettare loro gli orari di riposo senza viaggiare per 15 ore di fila”.