Il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, ha incontrato a Trieste i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle categorie economiche e sindacali, per una verifica sulla situazione del comparto autotrasporto, in un’area territoriale decisamente critica, soprattutto per quanto concerne la sicurezza. I dati rilevati testimoniano un aumento del 50 per cento delle verifiche fatte su strada. “I controlli sugli autotrasportatori sono fondamentali”, ha dichiarato Giachino, “sia per la sicurezza sia per la regolarità del mercato”. Il 58 per cento dei controlli svolti ha riguardato mezzi pesanti provenienti da altri Paesi che ogni giorno percorrono le strade della regione. Una realtà, quella della presenza in Friuli Venezia Giulia di imprese estere, che opererebbero in regime di cabotaggio, che preoccupa molto al punto che si sta valutando con il ministro Matteoli la possibilità di richiedere l’applicazione della clausola di salvaguardia alla Commissione Europea. Una misura di tutela che, se adottata, rimarrebbe in vigore per un semestre, rinnovabile per un ulteriore uguale periodo, e che comporterebbe il blocco per le imprese straniere della possibilità di effettuazione di trasporto in regime di cabotaggio stradale.
Giachino ha, poi, risposto ai giornalisti relativamente all’eccesso di trasporto stradale e sui possibili sviluppi in termini di intermodalità ferroviaria e marittima. ”Noi ci aspettiamo molto dal nuovo piano industriale delle ferrovie. Purtroppo chi ha impedito in passato la costruzione dell’alta velocità e chi ha impedito il dragaggio nei porti negli ultimi anni ha fatto sì che il 90 per cento dei nostri trasporti viaggino invece su gomma”, ha dichiarato Giachino.
‘Noi dobbiamo difendere il trasporto su gomma ma nello stesso tempo incentivare il trasporto via mare e quello via ferrovia. In questi due anni e mezzo il Governo ha sbloccato le autostrade del mare, ha attivato il ferrobonus e, con il nuovo Piano della logistica, sono state individuate le azioni da fare per spostare sempre più i trasporti dalla strada alla rotaia o al mare”. Per quanto riguarda la piattaforma logistica del porto di Trieste “il ministro Matteoli si è impegnato e io ho fiducia in lui . Entro quanto tempo non lo so, ma posso assicurare che a questo impegno non si verrà meno ”, ha concluso il sottosegretario.