Il messaggio degli autotrasportatori che l’industria non può più far finta di non sentire

Chi produce e vende merci e chi le trasporta lavorano insieme ogni giorno: una collaborazione strettissima che farebbe pensare a un dialogo fra le “parti” per affrontare e risolvere insieme i problemi. Invece non è così, come testimoniano le segnalazioni per le lunghissime attese sui piazzali da tempo fatte dal mondo dell’autotrasporto ma quasi mai ascoltate dalla committenza. Una situazione che ha ricadute pesantissime su chi trasporta, con le ore trascorse fermi senza poter far nulla (magari solo perché il camion, bloccato nel traffico, è arrivato pochi minuti dopo l’orario della pausa pranzo…..) che fanno saltare ogni possibile pianificazione, che fanno “sforare” oltre il limite delle ore di guida permesse per legge con il rischio di pesantissime multe. Una situazione sulla quale ha deciso di richiamare l’attenzione Sabrina Boschetti, titolare con il marito e i figli della società di trasporti Cs di Verona oltre che consigliera della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, scaligera, pronta ad affermare che, Continua a leggere



Un giovane camionista quanto “vale” in più rispetto a chi lavora spedendo messaggini?

Alle nuove generazioni di camionisti non si può chiedere di compiere i sacrifici che erano abituati a fare i loro nonni o  padri,  cresciuti in una “cultura” del lavoro dove appariva “normale”  lavorare anche 12 ore al giorno o più. Se si vuole davvero affrontare realisticamente l’emergenza autisti, con oltre 15mila conducenti di mezzi pesanti che mancano all’appello in Italia, è indispensabile partire da questa considerazione. E poi imboccare senza esitazioni la sola strada percorribile se si vuole davvero risolvere il problema: quella che porta ad offrire una maggiore qualità di vita a chi decide si fare questa professione, impegnativa, carica di responsabilità,  oltre che vitale per il paese”. Ad affermarlo è il presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, Giuseppe Cristinelli, imprenditore alla guida di un’azienda di autotrasporto che ogni giorno consegna tonnellate di prodotti alimentari freschi e che dunque sa meglio di chiunque altro quanto “valga” il lavoro di un conducente per la “normale vita quotidiana di decine di milioni di famiglie”. Ma anche un autotrasportatore che sa per averlo sperimentato di persona, Continua a leggere



I gommisti non sono tutti uguali. C’è chi gonfia gli pneumatici d’aria e chi di sicurezza

Dicono che non si dovrebbe mai lasciare la strada vecchia per quella nuova e dicono anche che spesso potrebbe essere una decisione saggia tornare sui propri passi. Due detti che Giorgio Quadri, giovane imprenditore al volante dell’area commerciale per il nord Italia dell’impresa di famiglia, la Gommauto Ambrosiana Spa di Pioltello, uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo dell’autotrasporto oltre che per molti automobilisti, ha seguito, anche se modificando un po’ il “percorso”: tornando sì, a distanza di 20 anni, sui propri passi per ritrovare la vecchia strada, ma solo perché così facendo ha potuto percorrerne una allo stesso tempo vecchia e nuova. Tenendo sempre fissi, oggi come due decenni fa, il punto di partenza e quello d’arrivo: il problema di garantire maggiore sicurezza sulle strade e una possibile, ottima, soluzione per ottenerla. Una soluzione che si chiama Securpneus, brand che “tradotto” significa una miscela di gas tecnici a base di azoto, utilizzata al posto dell’aria per gonfiare gli pneumatici.

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Il filosofo “che viaggia” al fianco dei giovani trasportatori per aiutarli a guidare le imprese

 

Ci sono molti modi per aiutare i giovani nella loro crescita, personale e professionale. Per esempio guidarli attraverso le life skills, ovvero le abilità sociali, cognitive e personali individuate già oltre 20 anni fa dai responsabili dell’Organizzazione mondiale della sanità  per affrontare positivamente ogni tipo di “sfida” che è possibile incontrare in quel lungo e, spesso difficile, percorso che si chiama vita. Ed è proprio questa la  strada  scelta dalla Fai di Bergamo per “affiancare”  i protagonisti  del neonato comitato giovani imprenditori dell’associazione (presieduto da Paolo Soprani e fatto partire con l’obiettivo di gettare le fondamenta per  “costruire” la dirigenza del futuro) nei loro primi passi nel mondo imprenditoriale, oltre che federativo, Continua a leggere