Cartello dei costruttori di camion, è ancora possibile aderire alle azioni risarcitorie

Un risarcimento pari al 15 per cento del prezzo corrisposto per l’acquisto dell’autocarro. A ottenerlo, grazie a una sentenza del Tribunale di Napoli, è stato un autotrasportatore campano “vittima” del cartello dei costruttori di camion, ovvero l’accordo segreto preso dai rappresentanti delle case costruttrici di autocarri su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento trasferendo sui clienti i costi per l’adeguamento dei mezzi da loro prodotti per renderli conformi alle normative europee sulle emissioni inquinanti. A citare il “caso Napoli” è Cinzia Franchini, presidente dell’associazione di categoria Ruote Libere, ricordando a tutta la categoria che “è ancora possibile aderire all’azione risarcitoria contro i costruttori sanzionati nel 2016 dalla Commissione europea con una multa record da 2,9 miliardi di euro per i comportamenti illeciti portati avanti dal 1997 al 2011, con il mercato di riferimento esaminato dalla Commissione Ue”, precisa Cinzia Franchini, “che è stato quello dei camion medi, da 6 a 16 tonnellate, e pesanti, oltre le 16 tonnellate”. Una possibilità di agire in sede giudiziaria ancora possibile sottolineata in modo particolare anche alla luce del fatto che molti operatori del settore risulterebbero invece convinti che non sia più possibile chiedere i risarcimenti che, conclude la presidente di Ruote d’Italia, “sono stimati per oltre 10mila euro a mezzo acquistato in quel periodo”. Chi fosse interessato ad aderire all’azione risarcitoria può rivolgersi alla segreteria di Ruote Libere scrivendo alla mail segreteria@ruotelibere-lautotrasporto.it. 

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