Lara Magoni: “La Lombardia spalanchi le strade al mototurismo, nuovo motore per l’economia”

Il rilancio dell’economia italiana viaggia su due ruote. E ha come destinazione le mete turistiche. Parola di Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia, con un passato da olimpionica dello sci ma anche da motociclista, “attività” che fa parte anche del suo presente, assolutamente certa che il mototurismo possa rappresentare “una voce sempre più importante nel bilancio delle economie locali grazie all’indotto che genera”. Una grande risorsa  per l’Intero stivale a partire dalla “sua “ Lombardia, e dalla “sua Bergamo”, come ha recentemente ribadito in un’intervista pubblicata da Motitalia, perché, ha affermato “le due ruote sono il mezzo ideale per apprezzare le bellezze paesaggistiche, naturalistiche e artistiche del territorio”, con motociclismo e turismo che, unite, “rappresentano un binomio vincente. Continua a leggere

Il grande viaggio verso le vacanze estive è già partito. E fra le mete principali ha i camping

Il grande viaggio verso le vacanze estive 2023 è già iniziato, almeno “sulla carta, individuando le mete e magari prenotandole, e indica già una strada ben precisa: quella che porta alla vita all’aria aperta, alla vacanza in campeggio. Un’indicazione emersa chiaramente dai dati presentati dai responsabili di Faita-Federcamping a Riva del Garda in occasione di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza. Numeri, illustrati nel corso dell’incontro “Turismo open air in Italia: tendenze e prospettive”, organizzato dalla stessa associazione, che a oggi vedono “a livello nazionale una crescita del 10-15 per cento del settore all’aria aperta, Continua a leggere

Annunci social, stipendi al rialzo e premi: la ricerca di camionisti e meccanici riparte da qui

Un contratto a tempo indeterminato con una retribuzione netta che potrà arrivare fino a  2.400 euro al mese oltre a un premio professionalità che nel 2024 offrirà agli autisti un incentivo di 5.000 euro se raggiungeranno gli obiettivi prefissati, tra cui la riduzione dei consumi di carburante e il rispetto delle norme di comportamento in cantiere.  E’ quanto il Gruppo Mascio, società di autotrasporto bergamasca specializzata nel movimento terra,  ha deciso di offrire a  90 autisti di veicoli industriali e 10 meccanici destinati ad andare ad aggiungersi  nel corso del 2023 ai 200  già  assunti. Continua a leggere

L’incredibile richiesta dell’Anas: 24mila euro di oneri per far viaggiare (forse) un’autogru

Se mai un giorno qualcuno dovesse realizzare un libro bianco sulla montagna di  disastri provocati dalla macchina della burocrazia, sulle tante storie di ordinaria gestione della cosa pubblica  così straordinariamente mal gestite  da far ritenere a moltissimi italiani che si tratti di  autentici furti compiuti dallo Stato ai danni di chi semplicemente lavora, un capitolo potrebbe essere  dedicato a una storia che ha per protagonista l’Anas (azienda pubblica controllata da Rfi Spa  che  gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale)  e un un’impresa di autotrasporti lombarda. Un’azienda specializzata in trasporti eccezionali e noleggio di autogru  alle prese con  una semplice autorizzazione  necessaria per aggiungere alcuni possibili brevi tragitti ai viaggi, già autorizzati e soprattutto pagati,  da far compiere a  una propria autogru. Poche tratte  virtuali, visto che si tratta solo di  “possibili viaggi” che in realtà potrebbero anche non verificarsi Continua a leggere

La galleria disastro: non ha risolto i problemi di viabilità e ha creato nuovi danni economici

Una lettera indirizzata ai responsabili dell’Anas, per denunciare come la “Galleria del Montenegrone” lungo la strada statale 671 della Val Seriana, sia ripetutamente teatro di code e rallentamenti di ogni sorta” e soprattutto per sollecitare rapidi interventi per “risolvere con urgenza la grave criticità viabilistica che affligge la provincia di Bergamo” ed eliminare quella che rappresenta “una vera e propria “spina nel fianco per moltissimi bergamaschi che devono percorrere quel tratto di strada”. A scriverla, sottolineando come la situazione sia “diventata davvero ingestibile per i cittadini e in particolare per i lavoratori e i trasportatori che si devono spostare quotidianamente” è Paolo Franco, consigliere regionale di Fratelli d’Italia nella legislatura appena conclusa e capolista per le elezioni del 12 e 13 febbraio, che nella lettera indirizzata al presidente di Anas, Edoardo Valente, Continua a leggere

Luca Lorini, il medico pilota campione su due ruote e campionissimo nella lotta al Covid19

Per tutti i bergamaschi è uno degli “eroi” della battaglia contro la pandemia, uno dei simboli della lotta al Covid che ha martoriato il territorio come nessun’altra zona d’Italia, un “campione” della medicina che ha messo a disposizione  le proprie forze e capacità per sconfiggere un virus tanto sconosciuto quanto letale. Per i motociclisti bergamaschi Luca Ferdinando Lorini, direttore del dipartimento di Emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è anche un “campione” su due ruote, in sella alle moto da fuoristrada che ha cominciato a guidare da liceale, arrivando a gareggiare in competizioni ufficiali, per poi abbandonare l’agonismo, immerso nello studio dei libri di medicina prima e in quello delle cartelle cliniche dei pazienti poi. Per decidere però di risalire in sella, “dopo 31 anni di astinenza” e riassaporare il piacere di qualche “smanettata” , dimostrando di non aver dimenticato “come si faceva”, al punto da partecipare da protagonista a diversi campionati italiani d’Epoca di regolarità e cross. Continua a leggere

Candidati alle elezioni regionali in Lombardia, ci raccontate le vostre idee sulla mobilità?

“Duemila anni fa Roma ha dimostrato che costruendo le strade si può costruire un impero, si può conquistare il mondo. L’ha fatto grazie all’intuizione di un uomo cieco: Appio Claudio, console, pretore e censore, soprannominato Caecus proprio perché aveva perduto la vista, l’uomo entrato nella storia per aver  costruito la prima vera strada romana. Due millenni abbondanti più tardi Roma è diventata talmente cieca da non riuscire a vedere che senza un’adeguata rete di infrastrutture non solo non potrà conquistare nulla, ma vedrà inesorabilmente sgretolarsi quel che resta (ormai molto simile ad antiche rovine) del proprio potere economico”. Iniziava così, ormai sei anni fa, un articolo pubblicato dal quotidiano Libero per raccontare l’importanza  di avere un’ampia visione delle infrastrutture e la cecità di chi non ha saputo coglierne l’il ruolo strategico, riducendo in molti casi la rete infrastrutturale a un ammasso di asfalto e piloni portanti, rotaie e banchine portuali spesso da rottamare, spesso capaci di uccidere (come accaduto a Genova con il ponte Morandi), spessissimo in grado di rendere l’Italia un Paese non competitivo sui mercati internazionali. Continua a leggere