“Lo scalo merci di Bergamo è fondamentale per l’economia di tutta la provincia e deve restare aperto. Qualunque altro ragionamento politico sarebbe dannoso per il territorio e non terrebbe conto delle esigenze delle nostre imprese e della nostra rete economica. Non è certo questo il momento delle polemiche o delle sterili discussioni pro e contro”. A scendere in campo per impedire la chiusura, prevista il 31 dicembre, dell’unica struttura rimasta a disposizione delle imprese bergamasche che vogliono utilizzare il trasporto combinato strada-rotaia è Paolo Franco, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, che commentando il caso (portato sotto i riflettori da una lettera alle istituzioni scritta da Andrea Callioni, titolare della società che gestisce lo scalo stesso), ha sottolineato come “lo scalo, nonostante generi un traffico modesto e migliorabile, rappresenta un punto fermo per le aziende compatibile con il sistema viabilistico della Bergamasca”. Ma il consigliere di Fratelli d’Italia ha anche voluto evidenziare come “vada considerato che, nel frattempo, Brescia apre nuovi interporti”, con il rischio di “farci fagocitare dalla provincia vicina e di non essere più in grado, anche in un secondo momento, di recuperare il terreno perduto. Non togliamo l’ossigeno alla nostra economia”, ha concluso Paolo Franco, assicurando “il massimo impegno nelle istituzioni affinché l’interporto rimanga aperto e contemporaneamente venga ripensato e ammodernato, ma senza fermarlo”.