Camionista: una parola che fa immediatamente pensare a un lavoratore dal fisico possente, dotato di grande forza. Invece anche un conducente di un gigante della strada può essere debole, fragile. Magari dopo essere rimasto vittima dell’epidemia da Covid-19 che, insieme ad altre migliaia di colleghi, ha affrontato, come pochi altri hanno saputo fare, per garantire al Paese una vita il più normale possibile anche quando la morte viaggiava a tutta velocità. Camionisti “fragili” che così come altre categoria di lavoratori potranno godere della proroga, fino al 31 dicembre 2022 , del diritto di svolgere l’attività lavorativa in modalità agile prevista proprio per i lavoratori in condizione di salute che ne abbiano minato la forza. Un’opportunità che consente, per esempio, di essere adibiti a mansioni di lavoro diverse, purché ricomprese nella medesima categoria o area d’inquadramento e definite dai contratti vigenti, con la possibilità di svolgere anche specifiche attività di formazione professionale, anche da remoto. Un prolungamento del diritto al lavoro agile previsto anche per i genitori di figli sotto i 14 anni d’età, a condizione che sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che nel nucleo familiare non ci sia un genitore non lavoratore.