E’ protagonista da anni del mondo dell’insegnamento e della formazione (come responsabile delle politiche scolastiche di Forza Italia e, nei Governi Berlusconi II eIII, sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, autrice di una serie di proposte di riforma del sistema scolastico, riassunte nel libro “La scuola che non c’è”): praticamente impossibile, per lei, invitata dalla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, a “salire in cattedra” per spiegare agli associati quale potrebbe essere il suo impegno nel settore dell’autotrasporto qualora venisse eletta il 25 settembre, non partire dalla formazione dei nuovi autisti, tema bollente da tempo considerata la vera e propria fuga in massa dei giovani da questo lavoro. Ed è proprio partendo dalla formazione che Valentina Aprea, candidata per Forza Italia nel collegio di Bergamo, ha iniziato il suo intervento sottolineando, innanzitutto, come “ occorra formare una classe di nuovi professionisti della guida ad alta tecnologia. Percorrendo”, ha subito aggiunto”, una “strada a doppia corsia, capace di affiancare la teoria scolastica e la pratica aziendale. Nel mio impegno nazionale al Governo e poi da assessore di Regione Lombardia all’Istruzione, alla formazione e al lavoro ho sempre pensato che il mondo della formazione debba andare di pari passo con lo sviluppo del mercato del lavoro e della produzione perché l’offerta scolastica deve essere legata non solo all’apprendimento formale ma anche a quello informale, quindi alla valorizzazione di tutte le esperienze anche di alternanza scuola lavoro”, ha spiegato Valentina Aprea, ricordando che proprio per questo motivo “da sottosegretario di Stato all’Istruzione del Governo Berlusconi”, aveva deciso di introdurre “nel 2003, insieme all’allora ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, questa modalità formativa e gli stage all’estero, all’interno della legge della Riforma scolastica, prevista all’interno del percorso non solo della formazione professionale ma in tutti i percorsi della scuola superiore. Perché imparare un mestiere significa vivere il contesto imprenditoriale, crescere significa confrontarsi e scegliere il proprio futuro si può fare solo se si ha la consapevolezza di ciò che vogliamo”, ha affermato la candidata di Forza Italia ospite, insieme con altri due candidati, Alessandro Sorte e Alessandra Gallone, proprio nelle aule usate dalla Fai Bergamasca per i corsi di formazione e aggiornamento. “L’impresa ha risposto positivamente a questa innovazione, perché attraverso l’alternanza scuola lavoro ha avuto la possibilità di individuare i migliori profili e i migliori talenti su cui investire e quindi da assumere ed è questa la strada principale da seguire anche nel settore dell’autotrasporto con l’augurio che sempre più giovani decidano di tornare a fare una professione importantissima per la crescita del Paese, per la vita quotidiana di milioni di italiani”. E proprio analizzando le possibili “strade” da percorrere per riavvicinare i giovani a questo mondo Valentina Aprea (protagonista tra l’altro, nell’ultima legislatura alla Camera dei deputati, dell’approvazione della Legge che porta il suo nome per l’istituzione degli Its Academy, “un nuovo livello terziario, tecnologico, professionalizzante non accademico istituito per creare nuovi percorsi altamente specializzati per i lavori del futuro e che”, ha sottolineato, “potrebbe rappresentare una soluzione alla mancanza di personale tecnico specializzato nel mondo dell’autotrasporto e della logistica, una grande opportunità per avere tecnologi 4.0”) ha “promosso a pieni voti” la proposta avanzata recentemente da Giuseppe Cristinelli, presidente di Fai Bergamo e consigliere nazionale della federazione, di dare un foglio rosa, come avviene per le auto, a ragazzi che abbiano compiuto i 21 anni (e quindi una “maturità” e una “responsabilità” maggiori che vogliano fare i conducenti) per consentire loro di fare pratica vera al volante su strada con tutor particolari: camionisti con decenni di esperienza alle spalle, capaci di “trasmettere” tutto quello che occorre sapere per una guida più sicura , oltre che meno inquinante. “Concordo assolutamente con il presidente Cristinelli”, ha concluso il suo intervento Valentina Aprea, sicura che “questa opportunità consentirebbe agli aspiranti conducenti di domani di ricevere come insegnamento non solo la tecnica di guida, la sicurezza, ma anche la passione legandosi all’azienda disposta a farli crescere, ad aiutarli a costruirsi un futuro”. Un progetto dunque promosso, ma non solo visto che è stato anche accompagnato da una promessa finale, legata a un sostegno concreto al progetto: “Per quanto riguarda i contributi, da assessore regionale ho promosso incentivi per la categoria e recentemente Forza Italia in Regione Lombardia ha permesso di destinare 2 milioni solo all’autotrasporto per abbattere i costi della patente (che si aggira sui 6 mila euro) e formare i giovani autisti delle piccole imprese. Se sarò eletta voglio portare questa best practice lombarda a livello nazionale, per gli autisti ma anche per tutto il personale che lavora nella logistica. Nuovi professionisti del mondo dell’autotrasporto e della logistica di entrambi i sessi: per me è una grande soddisfazione leggere i dati pubblicati sulla stampa che evidenziano come l’Italia sia un esempio per la presenza di donne autiste di camion. Anche per questo obiettivo voglio impegnarmi in Parlamento, con contributi per abbassare il costo della patente per i giovani e soprattutto per le donne che vogliono intraprendere questa professione”.