Strade da incubo, El camino de la muerte è un vero killer. Ma anche raggiungere lo Stelvio nasconde pericoli

Se una strada si chiama “El camino de la muerte” non occorre essere Einstein per dedurre che quel percorso un bel po’ di automobilisti, motociclisti  e conducenti di mezzi pesanti deve averli ammazzati. Più difficile immaginare che possa essere una trappola mortale un percorso dal nome anonimo e perfino rassicurante come Aout Dakota Highway 87 oppure Atlantic Ocean Road. Eppure anche loro sono entrate a far parte della classifica 2022 delle strade più pericolose del mondo, che comprende anche una strada italiana famosa, quella che conduce al Passo dello Stelvio. Un elenco di percorsi decisamente più rischiosi rispetto alla media di strade e autostrade che “parte” dalla Bolivia (proprio con il famigerato “El camino de la muerte” tortuoso e strettissimo sterrato che si snoda attraverso le montagne con un dislivello di oltre tremila metri, totalmente sprovvisto di protezioni, e con pendenze in alcuni casi talmente vertiginose da far “saltare” i freni, che ogni anni provoca dalle  200 alle  300 vittime, soprattutto per uscite di strada ma anche cedimenti del terreno,  e che nell’estate del 1983 ha stabilito un tristissimo primato con oltre  100 passeggeri morti in un singolo incidente ) per arrivare in Alaska con la Dalton Highway, conosciuta anche come la Alaska Route 11, 660 chilometri non asfaltati che corrono in parallelo al grande oleodotto della Trans-Alaska Pipeline dove un’uscita di strada o anche una semplice foratura senza avere un sufficiente numero di pneumatici di scorta o un qualsiasi altro guasto possono trasformarsi in un incubo, considerato che lungo tutto il percorso ci sono solo tre villaggi che in tutto contano 60 abitanti. In mezzo ci sono altri percorsi per “cuori forti” come L’Atlantic Ocean Road, la greca Patiopoulo – Perdikaki , la Karakopram Higway  in Pakistan e la Sichuan – Tibet Highway in Cina. O, ancora, l’americana  Sout Dakota Higway 87, la cinese Guoliang Tunnel Road, l’indiana Zoji La Passs e da Dalton Higway. Senza dimenticare il nostro bellissimo (ma anche pericoloso) Stelvio…..

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