Alis on Tour, l’Italia in movimento riparte alla scoperta di trasporti e logistica del Mezzogiorno

Valorizzare l’importanza strategica del trasporto e della logistica e, in particolare, la centralità del Sud nel sistema produttivo nazionale e nello scenario europeo: è questo l’obiettivo che si propone “Alis on  Tour, L’Italia in movimento alla scoperta del Mezzogiorno”, iniziativa organizzata dall’associazione per lo sviluppo della  logistica e dell’intermobilità sostenibile presieduta da Guido Grimaldi,  pronta a partire  martedì 24 maggio  dalle 16.30   nella sede nazionale di Alis a Roma,  in Via Rasella, 157. Una prima tappa (alla quale seguiranno quelle di Napoli, il  14 giugno,  Manduria, il 5 luglio , e Catania, il 2 agosto) con la partecipazione di  diversi esponenti istituzionali e politici di primo piano invitati ad analizzare il presente e, soprattutto, il futuro di un mondo, quello dei trasporti e della logistica, che rappresenta il vero motori dell’economia del Paese. Fra gli ospiti figurano infatti Luigi Di Maio, ministro per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale; Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie; Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno; Erika Stefani, ministro per le Disabilità; Laura Castelli, viceministro all’Economia e alle finanze; Tiziana Nisini, sottosegretario di Stato al Lavoro e alle politiche sociali; Barbara Floridia, sottosegretario di Stato all’Istruzione; Assuntela Messina, sottosegretario di Stato per l’innovazione tecnologica e transizione digitale; Giorgio Mulè, sottosegretario di Stato alla Difesa; Dalila Nesci, sottosegretario di Stato al Sud e alla coesione territoriale; Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati.

 

2 risposte a “Alis on Tour, l’Italia in movimento riparte alla scoperta di trasporti e logistica del Mezzogiorno

  1. Comunicare significa informare, informare significa formare. Molti “grandi” in passato l’hanno compreso. Oggi, in un mondo in cui i “presunti grandi” (ma solo perché ricoprono cariche importanti) sono spessissimo dei nani professionalmente, culturalmente, moralmente, la comunicazione è stata ridotta a un optional,. Con il risultato di formare una categoria di dirigenti sempre più ignoranti, incapaci, spesso purtroppo cialtroni…..

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