Ampliamento in vista per il Centro interportuale di Novara destinato a crescere sensibilmente grazie alla realizzazione di un nuovo insediamento nell’area di Pernate, collegata con un piazzale di sosta e servizi per operatori e autotrasportatori, realizzato da Develog, società specializzata nello sviluppo di insediamenti logistici. Il nuovo progetto riguarda un’area 1,4 milioni di metri quadri, attualmente adibita ad agricoltura, sulla quale sorgeranno 247mila di magazzini dedicati alla logistica dando vita a “Novara Ecologistica”, nome scelto per il nuovo polo per sottolineare l’attenzione con la quale sono stati studiate le soluzioni per mitigare il più possibile l’impatto ambientale, limitando l’altezza degli immobili (13 metri standard elevabili fino a un massimo di 20) e creando una corona verde (piantando circa 3mila alberi ad alto fusto e quasi 10mila arbusti) che maschera alla vista l’insediamento lasciando all’orizzonte solo la panoramica del monte Rosa. Una “manovra” decisa anche in seguito alle forti opposizioni degli abitanti della frazione novarese assolutamente ostili all’ampliamento del Cim e a nuovi insediamenti logistici destinati a “uccidere” superficie agricola. Il tutto scegliendo una struttura particolarmente leggera che non richiede fondazioni profonde, di facile assemblaggio e che in caso di necessità offre la possibilità di essere smontata e riutilizzata. Magari nel caso in cui l’Italia, costretta a scoprire che con le guerre i rifornimenti di frumento e granoturco è meglio garantirsele a casa propria, decidesse di “tagliare” il cemento e aumentare gli spazi agricoli (magari utilizzando per nuove infrastrutture aree dismesse)? Per ora più che alla produzione l’Italia sembra però convinta alla lavorazione e al trasporto, per il quale, in questo caso, la viabilità è stata studiata con attenzione per non sovraccaricare di traffico le strade esistenti, prevedendo, in particolare, un raccordo diretto lungo circa un chilometro con il casello di Novara Est dell’autostrada A4 che diventerà la porta di ingresso specializzata per l’area logistica e per lo stesso Cim. Un fatto è certo: con il nuovo progetto Novara accresce ulteriormente la sua vocazione di corridoio merci al centro delle grandi direttrici ferroviarie sia internazionali, con il Sempione, sia nazionali ,con la trasversale transpadana. In attesa che decolli anche il progetto di potenziamento del nodo ferroviario già annunciato da Rfi, del valore di 80 milioni di euro, per creare un collegamento diretto verso il corridoio svizzero.