Lavorare nel mondo dei motori può essere affascinante. Basti pensare, per esempio a chi ha avuto la fortuna (oltre alla capacità…) di entrare a far parte di una squadra corse. Ma ci sono anche molte altre “strade” che possono portare a costruirsi un futuro professionale nel mondo delle quattro ruote capace di regalare grandi soddisfazioni e, addirittura, di affascinare. Una di queste strade parte da quello che è considerato un vero e proprio tempio della velocità, l’Autodromo nazionale di Monza. Sono infatti i suoi responsabili che, in collaborazione con quelli di Mts, Motorsport technical school, hanno lanciato un corso professionale per il restauro d’auto d’epoca. Un nuovo corso che va ad arricchire l’offerta della scuola di formazione tecnica nel mondo delle due e quattro ruote , proposta a “classi” composte da 15 allievi che avranno così la possibilità di specializzarsi nel restauro di vetture storiche grazie a un modulo formativo di 104 ore curato dai docenti di Mts, professionisti del mondo dell’automotive con esperienze nei principali campionati di motorsport. Un’iniziativa che consolida ulteriormente la collaborazione pluriennale tra l’Autodromo nazionale di Monza e Motorsport technical school, realtà che organizza e gestisce corsi di formazione specializzata per meccanici e ingegneri in campo motoristico e ha già permesso a oltre l’80 per cento degli studenti coinvolti di trovare un’occupazione nei rispettivi settori, anche ai massimi livelli. Grazie all’accordo firmato tra il direttore generale del circuito Alessandra Zinno e la fondatrice e amministratrice delegata della scuola Eugenia Capanna, fino al 2 novembre 2024 i corsi professionali della scuola, che scatteranno a primavera, verranno svolti negli spazi dell’Autodromo nazionale di Monza dove anche gli studenti del neonato corso di restauro d’auto d’epoca potranno scoprire i segreti delle più importanti vetture d‘annata, imparando l’arte del restauro e della conservazione, per curarne il pregio e il valore. “Questo accordo ha uno spirito innovativo che mira a portare la collaborazione tra le due società verso settori sperimentali di comune interesse”, ha commentato Alessandra Zinno, mentre Eugenia Capanna ha voluto sottolineare come “in cattedra” ci saranno docenti che “ pur avendo a che fare con la massima espressione tecnologica delle più innovative auto da corsa, non perdono occasione per lavorare su mezzi che hanno fatto la storia della meccanica automobilistica”.