L’Italia deve guidare i giovani verso gli istituti tecnici se vuole dare un futuro alla sua economia

“La carenza di autisti nel settore dell’autotrasporto è un problema molto serio e sentito, per il quale occorrono interventi urgenti e azioni concrete da parte delle istituzioni al fine di incentivare la formazione giovanile e professionale, soprattutto incentivando maggiormente il ricorso agli Istituti tecnici superiori, così come per sburocratizzare e abbassare i costi di accesso alle professioni trasportistiche e logistiche”. A dichiararlo è stato il vicepresidente di Alis, Marcello Di Caterina intervenuto, in rappresentanza delle oltre 1600 realtà imprenditoriali del comparto del trasporto e della logistica, su un tema “particolarmente importante per il futuro delle imprese italiane. I settori del trasporto e della logistica”, ha evidenziato Marcello Di Caterina, “stanno investendo fortemente in mezzi navali, stradali e ferroviari moderni, tecnologicamente avanzati e sostenibili dal punto di vista ambientale, rendendo necessario l’impiego di figure professionali sempre più formate e specializzate anche nelle nuove tecnologie digitali. La carenza di operatori professionali nel nostro settore, che non si è mai fermato fin dall’inizio della pandemia garantendo la continuità sociale ed economica all’intero Paese, è diventata una vera e propria emergenza nazionale che va fronteggiata rapidamente con un piano per il reclutamento di operatori logistici, autisti di mezzi pesanti, macchinisti, marittimi e medici di bordo al fine di continuare a garantire l’efficienza e la competitività del nostro sistema trasportistico. Auspichiamo pertanto che in questa fase di ripresa economica, dove le risorse finanziarie europee e nazionali vanno razionalizzate e ben spese, il Governo offra delle risposte concrete alle imprese mediante provvedimenti e incentivi in favore di tutte quelle aziende pronte ad assumere e di tutti quei lavoratori che vogliono acquisire competenze specialistiche”.