Le manovre di Conte & Co porteranno l’autotrasporto su una strada senza ritorno?

Sessantacinque autotrasportatori italiani su cento giudicano “del tutto insufficienti, le misure messe in campo in favore delle imprese per fronteggiare e superare l’emergenza sanitaria” e ritengono che la propria impresa “avrà certamente delle serie difficoltà”. E i titolari di 24 imprese su 100 ritengono “appena sufficienti” le manovre compiute dalla politica e comunque non in grado di impedire che “l” impresa abbia comunque delle difficoltà”. Sono il due per cento infine degli autotrasportatori ”promuove” Giuseppe Conte e il suo governo” (con il rimanente 9 per cento di responsabili d’imprese interpellati che “non aveva bisogno delle misure messe in campo”. Sono questi i risultati emersi dall’indagine condotta dall’Ufficio studi di Conftrasporto Confcommercio che elaborando i dati dell’ indagine periodica Format Research sulle imprese italiane dell’autotrasporto, mettendo a confronto i dati di marzo aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha bocciato le manovre del Governo 5 Stelle Pd esprimendo una profonda delusione e critiche , come si legge nel documento, “per quanto riguarda il rapporto tra impresa e istituzioni nel campo del sostegno del governo all’attività economica”, con un “ atteggiamento che non sembrerebbe dettato dalla propensione politica dei rispondenti”. Una bocciatura dettata anche da un altro tema di particolare urgenza e rilievo: quello che riguarda la possibile lesione permanente che la pandemia può infliggere al tessuto imprenditoriale dell’autotrasporto. In altre parole: il mondo dell’autotrasporto è preoccupatissimo per il futuro e teme che senza una “svolta radicale” nelle scelte politiche ilGoverno potrà portare il settore su una strada senza ritorno.