No dell’Antitrust alla proroga della convenzione tra lo Stato e la compagnia di navigazione Tirrenia per i collegamenti con la Sardegna. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha infatti bocciato la richiesta di prolungamento dell’accordo, del valore di 72 milioni di euro l’anno, avanzata da Tirrenia impedendo così il possibile slittamento della scadenza prevista per luglio 2020. Secondo il Garante la proroga presenterebbe risvolti critici sotto il profilo della concorrenza. Alla base del giudizio il processo di fusione tra Moby e Tirrenia Cin, ai tempi della prima convenzione nel 2012 compagnie concorrenti e oggi invece entrambe assorbite nel Gruppo Onorato. Ora il ministero dei Trasporti dovrà stabilire se esistano i presupposti per garantire la continuità territoriale senza sovvenzioni pubbliche e intervenire, in caso contrario, con una nuova convenzione. “Sembra che uno dei presupposti per la realizzazione della fusione tra Cin e Moby sia la proroga dell’attuale scadenza della convenzione quantomeno al 2022/23”, si legge in un documento dell’Antitrust. “L’obiettivo di garantire la continuità aziendale della società risultante dall’eventuale fusione tra Moby e Cin anche successivamente al 18 luglio 2020 non pare in alcun modo una circostanza che possa giustificare una deroga ai principi e dunque consentire un’eventuale proroga della convenzione”.