Vito Crimi passa dall’editoria alle strade. Con lo stesso risultato: un mare di polemiche

Come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Vito Crimi, dovrebbe occuparsi di giornali, radio, televisioni, internet. In realtà l’assistente giudiziario palermitano trapiantato a Brescia per lavorare come assistente giudiziario eletto nelle liste del Movimento 5 stelle in un’intervista rilasciata al Giornale di Brescia ha deciso di occuparsi anche di infrastrutture. Ottenendo più o meno gli stessi risultati conseguiti quando, occupandosi invece del proprio settore, ha parlato di tagli ai finanziamenti ai giornali o di possibile abolizione dell’Ordine dei Giornalisti: una montagna di critiche. Come quelle contenute in una lettera che il presidente regionale della Fai Lombardia (e figura storica dell’autotrasporto bresciano) Antonio Petrogalli ha inviato alla redazione del Giornale di Brescia subito dopo aver letto le dichiarazioni di Vito Crimi, in particolare quella relativa al fatto che, secondo l’esponente grillino, il raccordo autostradale della Valtrompia non fornirebbe affatto un contributo a far risorgere l’economia del territorio bresciano. Continua a leggere

“Ministro Toninelli, ci aiuterebbe a capire quale sarà la politica dei trasporti del suo Governo?”

“Finora non è stato ancora possibile comprendere quale sia la politica dei trasporti che il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli intende perseguire, quali le idee e quali i progetti da realizzare”. Ad affermarlo è il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, che invita il ministro pentastellato a “uscire dal mero ambito delle dichiarazioni e delle posizioni preconcette, non utili all’interesse generale. Nazionalizzare o privatizzare la gestione delle infrastrutture di trasporto dovrebbe essere parte di una strategia più complessiva di sviluppo del Paese. Continua a leggere

Ilva, l’accordo raggiunto restituisce serenità ai dipendenti ma anche agli autotrasportatori

“La speranza è che finalmente, dopo mesi di incertezze, si possa ripartire ridando serenità ai lavoratori e alle imprese, rimasti per troppo tempo appesi a evoluzioni misteriose. Continuare nell’incertezza sarebbe stata, per tutto il personale dell’Ilva, ma anche per le imprese dell’autotrasporto e per le loro maestranze, una tragedia economica. Alla fine la ragionevolezza ha avuto la meglio”. Continua a leggere

Allarme giallo: così la Via della Seta rischia di trasformare l’Europa in una colonia della Cina

“Sorprende il ritardo con il quale l’Occidente sta scoprendo il pericolo, e non solo l’opportunità, rappresentato dalla nuova  Via della Seta”. A sorprendersi è Luigi Merlo,  presidente di Federlogistica-Conftrasporto che indica i rischi che l’Italia e l’Europa stanno correndo: ” sul piano dell’economia, della sicurezza e soprattutto dei trasporti e della logistica. La nuova Via della Seta non è una rete infrastrutturale neutrale, bensì rischia di essere una rete mondiale di proprietà di una nazione che sarà “sovrana” su altre”, spiega Luigi Merlo a chi ancora non avesse aperto gli occhi per vedere la realtà.   Continua a leggere

Se il Governo taglierà i rimborsi sul gasolio i camionisti taglieranno le consegne delle merci

Se il Governo taglierà il rimborso delle accise sul gasolio, il mondo dell’autotrasporto taglierà i collegamenti fra merci e negozi, fra materie prime e industrie e laboratori di lavorazione, fra raffinerie e stazioni di rifornimento di carburante facendo partire il fermo dell’autotrasporto nazionale. Una “risposta inevitabile” come l’ha definita il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè commentando la notizia di una possibile manovra in tal senso del Governo. Continua a leggere

Una sentenza vieta la guida in Italia a camionista straniero che non rispettò i tempi di guida

È una sentenza che potrebbe aprire nuove strade destinate a garantire maggior sicurezza e a frenare la concorrenza sleale quella emessa dai giudici del Tar dell’Emilia-Romagna che hanno confermato l’inibizione a operare sul territorio italiano a un autista straniero, anche dipendente di un’azienda di autotrasporto italiana, che abbia subito più verbali per violazione dei tempi di guida e di riposo. La sentenza, numero 213 del 31 luglio 2018, è stata emessa dalla sezione di Parma del Tar in risposta al ricorso presentato da un autista ungherese che lavora per un’azienda di autotrasporto di Acquasparta (Terni), e che si era visto “imporre, dal prefetto di Ravenna, il divieto di guidare per 730 giorni dopo aver ricevuto due multe per superamento dei tempi di guida e di riposo, con la decurtazione di dieci punti per ciascun verbale. Continua a leggere

Sarà l’autotrasporto non pagato da mesi a fermare la produzione degli stabilimenti dell’Ilva

“Sarà l’autotrasporto a fermare la produzione degli stabilimenti dell’Ilva”. Ad affermarlo è il vicepresidente di Conftrasporto e di Confcomercio Paolo Uggè denunciando come dal 1° settembre molti autotrasportatori “non dispongano più delle risorse per effettuare il rifornimento di gasolio visto che il nuovo governo non ha stanziato i fondi, assegnati invece nella precedente legislatura, per coprire i costi di tre mesi di trasporto già sostenuti dalle imprese per assicurare il servizio. Continua a leggere

Obbligatorio sui camion il sistema che riconosce gli ostacoli, in 45mila firmano per il sì

L’obiettivo è raccogliere 50mila firme e il traguardo è vicinissimo visto che a sottoscrivere la petizione sono già stati in quasi 45mila. Quarantacinquemila cittadini che hanno deciso di sostenere su change.org (la piattaforma che invita ognuno di noi a lanciare o a sottoscrivere una petizione per cambiare ciò che non va), l’appello diretto ai rappresentanti del Consiglio europeo, a quelli dell’Unione Europea e al ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli per far “applicare un sistema, ora facilmente installabile, sui camion o autotreni che riconoscesse automaticamente gli ostacoli che precedono l’autotreno e che un autista, o per distrazione o per stanchezza, non rilevasse in tempo”. Continua a leggere

Due strutture portanti del ponte si abbassano. Transito vietato ai camion e auto a 30 all’ora

“Segni di abbassamento di due strutture portanti che sorreggono le arcate”: per questo motivo i responsabili dell’Anas, dopo aver  fatto eseguire un controllo a quelle che vengono chiamate pile, hanno vietato il passaggio sul ponte Allaro della strada statale 106 Jonica, in provincia di Catanzaro, ai mezzi pesanti con peso superiore alle 7,5 tonnellate, fissato per gli altri mezzi il limite di velocità a 30 chilometri orari. Continua a leggere