Sette mesi per scoprire quale sarà il destino dell’autotrasporto italiano. Parola di Anita

L’autotrasporto ha davanti sette mesi di tempo per capire quale sarà il suo futuro? Sì, almeno secondo il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, che ha fatto questa “previsione” intervenendo al convegno sull’autotrasporto che visto i rappresentanti dell’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa incontrare Isabella De Monte, Ismail Ertug, Massimiliano Salini e Jens Nilsson, i quattro parlamentari europei della  Commissione trasporti relatori di alcune proposte tra lepiu’ impegnative del pacchetto mobilita’ Ue. “Nei prossimi sette mesi si decidera’ il futuro del trasporto stradale’, ha affermato Thomas Baumgartner presentando le proposte della propria associazione sui temi fondamentali come distacco, cabotaggio, accesso alla professione, tempi di guida e riposo dei conducenti professionali. “E’ stato importante ascoltare gli interventi dei relatori che sono perfettamente coincidenti con le nostre posizioni e faremo la nostra parte in Europa insieme ad altre 12 associazioni europee del settore, con le quali abbiamo sottoscritto un documento programmatico gia’ presentato alle Istituzioni dell’Unione'”, ha aggiunto il presidente di Anita. “Serve forza di volonta’ e tanta determinazione, soprattutto in tema di cabotaggio, che nella proposta della Commissione rappresenta per Anita una liberalizzazione di fatto, inaccettabile fino a che perdurino condizioni di dumping sociale e concorrenza sleale. Abbiamo bisogno di regole certe, di condizioni paritarie di concorrenza tra i vari Paesi membri dell’Unione prima di poter immaginare ulteriori liberalizzazioni”.