Pokemon go, chi li caccia fissando il cellulare mentre guida è un pericolo e va fermato

Sono diventati un fenomeno di massa, capaci di di catturare l’attenzione di milioni di persone distogliendoli da qualsiasi altra cosa. Sono i Pokemon go, trasformati in prede ambitissime da un’App che ha scatenato una caccia senza quartiere in giro per la città, cercando di catturare una delle 100 versioni del mostriciattolo che consente di guadagnare soldi per le Poké Ball. Il tutto “armati” di uno smartphone che vibra nel caso ci fossero Pokémon nelle vicinanze, da prendere la mira sul touch screen, per poi lanciare una Poké Ball per catturarlo. Senza distrarsi, perché altrimenti il Pokemon se la dà a gambe. Peccato che sempre più persone tutto questo abbiamo deciso di farlo al volante, causando già diversi incidenti stradali. E facendo scattare un nuovo allarme. Come quello lanciato dal Codacons che denunciando l’aumento degli incidenti stradali in Italia causati da utenti distratti dall’applicazione scaricata sul telefonino o tablet ha addirittura deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma, “affinché apra una indagine per attentato alla sicurezza dei trasporti e verifichi se l’applicazione in questione possa rappresentare un pericolo ai sensi del Codice della Strada”. Pericolo che in realtà non appare affatto rappresentato dall’app in sè, ma da come viene usato, magari con una mano sul volante e uno sul telefonino…. “Giochi di questo tipo rappresentano un pericolo concreto perché vengono utilizzati in qualsiasi momento della giornata e distolgono i giocatori dalla dovuta attenzione verso la strada e l’ambiente circostante”, ha affermato il presidente Carlo Rienzi, che si è rivolto anche al ministero dei Trasporti “perché adotti le misure del caso a tutela degli utenti della strada, compreso, qualora necessario, il divieto totale di diffusione dell’App Pokémon Go sul territorio italiano”. Un appello immediatamente diffuso da Asaps, il portale della sicurezza stradale, che ha chiesto un intervento urgente al Governo contro “un’ulteriore minaccia al sistema della mobilità”. Prima che la situazione dilaghi con conseguenze serie e preoccupanti l’Asaps chiede ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci “di intervenire con misure  che intensifichino  i controlli  e al governo con un provvedimento che vieti in modo più severo rispetto alle previsioni dell’articolo 173 del Codice della strada l’utilizzo di questo gioco distrattivo quando si è alla guida,  prevedendo il sequestro del cellulare per almeno un mese”.

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