Uggé: “Letta intervenga subito per evitare che la protesta possa allargarsi”

“Anche oggi i tir delle imprese di autotrasporto che aderiscono alle principali associazione di categoria stanno viaggiando regolarmente sulle strade d’Italia, assicurando rifornimenti ai negozi e al sistema produttivo e, dunque, ai cittadini, mentre nel Paese categorie deluse e lavoratori giustamente arrabbiati stanno protestando. La domanda è: fino a quando questa “tenuta” del mondo del trasporto resisterà? Se anche gli operatori che fino a oggi hanno responsabilmente scelto di non protestare (e sono oltre il 90 per cento della categoria) di fronte alla evidente incapacità di una burocrazia ottusa e di una gran parte della classe politica inadeguata dovessero scegliere di dire “basta”, cosa succederebbe? La risposta è una sola: il Paese entrerebbe in una fase di stallo non più recuperabile”. Ad affermarlo è il presidente di Unatras, Paolo Uggè, secondo il quale, “oggi è ancora possibile recuperare, ma occorre che il Presidente del consiglio, anziché continuare a non capire e a sparare previsioni improbabili sulla situazione economica del Paese, agisca da uomo di Stato. In caso contrario non ci resta che raccomandarci al buon Dio. Perché la nostra classe politica comprenda fino in fondo la gravità della situazione chiediamo aiuto anche agli organi d’informazione, affinché, invece di ingigantire in modo superficiale una situazione difficile, attraverso facili titoli a effetto, aiutino invece, attraverso l’approfondimento, a favorire la comprensione delle ragioni della protesta e le possibili soluzioni”.