Fermo dei Tir, anche l’Aias si convince che sarebbe uno sbaglio e revoca la protesta

La protesta degli autotrasportatori perde per strada il suo già esiguo carico di manifestanti  prima ancora d’essere partita. Allo sciopero in programma da lunedì 9 dicembre, e proclamato da alcune associazioni di minoranza (dopo che le principali federazioni avevano invece revocato la protesta, in seguito a un accordo siglato col governo che dava risposte concrete alle principali richieste avanzate dal settore) lunedì non prenderà parte una delle principali protagoniste annunciate, l’Aias. Continua a leggere

Sciopero dei tir, 4 anni di carcere a chi impedirà agli autotrasportatori di lavorare?

Camionisti che non volevano scioperare fermati con la forza da delinquenti traversati da manifestanti e pronti a tagliare le gomme, a minacciare, perfino a picchiare, pur di “far vincere” la protesta. Immagini che risalgono fortunatamente ad anni fa, che appartengono ad altre proteste, ma che in molti temono possano ripetersi nei prossimi giorni, quando poche associazioni minori dell’autotrasportatori e molti rappresentanti di categorie che nulla hanno a che vedere con l’autotrasporto scenderanno in strada per protestare. Continua a leggere

Fare l’amore in auto è più grave di rubare: si rischiano fino a tre anni di carcere

Fare sesso in automobile è un reato. Un reato considerato più grave che commettere un furto. Appartarsi e accoppiarsi all’interno di un’auto viola infatti due articoli del Codice di procedura penale (il 527 per atti osceni e il 726 per atti contrari alla pubblica decenza). La legge italiana è molto severa in merito. Continua a leggere

Forza Nuova aderisce allo sciopero. Russo: “E questi sarebbero autotrasportatori?”

“Forza Nuova aderirà alla protesta dei lavoratori italiani che inizierà la notte dell’8 dicembre e si protrarrà attraverso una serie di manifestazioni e di blocchi in tutta Italia”. A dare la conferma che dietro quella che è già stata battezzata, con scelta poco tranquillizzante,  la “rivoluzione del 9 dicembre” ci sarà anche l’estrema destra è stato lo stesso segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, sottolineando che si tratterà di una protesta “che esploderà con la sua veemenza interclassista, sociale, per la difesa della ricchezza, delle libertà e della dignità del popolo italiano, nello stesso momento in cui con incredibile noncuranza e cinismo, il Governo programma aumenti di tasse, benzina ed Imu. Continua a leggere

Girlanda: “Questo non è uno sciopero dell’autotrasporto. E i toni preoccupano”

“Ritengo sia doveroso chiarire che quello di lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell’autotrasporto, ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere ‘rivoluzionario’, dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori”. Lo dichiara in una nota Rocco Girlanda, sottosegretario di Stato con delega all’autotrasporto. “La netta maggioranza delle associazioni che, qualora in legge di stabilità venisse confermato il testo in itinere, saranno la totalità di quelle rappresentate in seno all’Albo nazionale dell’autotrasporto, hanno firmato lo scorso 28 novembre un protocollo d’intesa, consultabile sul sito del Ministero, che recepisce le richieste maggiormente sentite e condivise dal settore, ritirando di conseguenza l’adesione al fermo inizialmente proclamato”. Continua a leggere

Auto rubate smontate per vendere i pezzi di ricambio, arrestato un uomo a Bari

In origine era un opificio, diventato poi un’officina meccanica che serviva per smontare pezzi di auto rubate e venderli sul mercato nero. I carabinieri di Canosa di Puglia, in provincia di Bari, hanno scoperto l’attività illegale e arrestato un 46enne pregiudicato di Cerignola con l’accusa di ricettazione.  Continua a leggere

Uggè: “Il trasporto non è stato venduto, c’è invece chi vende false notizie”

“Ancora una volta il trasporto è stato “venduto”; ancora una volta vince la casta a scapito degli operatori del settore; ancora una volta la nostra delusione è per la mancanza di rispetto e considerazione”.  È quanto scrive Giuseppe Richichi, presidente dell’associazione Aias, in una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e al sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda. Una lettera nella quale Richichi, dopo aver “appreso dalla stampa che alcune associazioni di categoria, a seguito di un incontro al ministero, hanno  siglato con il ministro Maurizio Lupi e sottosegretario Rocco Girlanda un protocollo d’intesa e presentato la revoca del fermo previsto a partire dal prossimo 9 dicembre”, e aver sottolineato come “il  mondo del trasporto non si identifichi con personaggi e identità associative il cui unico interesse rimane la gestione dei fondi del settore e non la tutela della categoria” conferma invece l’adesione di Aias al fermo”. Continua a leggere

“Movimenti estranei all’autotrasporto guidano la protesta del 9 dicembre”

“Una volta preso atto del venir meno delle motivazioni che avevano portato alla proclamazione unitaria del fermo dei servizi dal 9 dicembre, tutte le associazioni dell’autotrasporto hanno revocato la protesta. Tale senso di responsabilità è mancato tuttavia a Trasportounito e ad altre sigle minoritarie, che non solo hanno confermato il fermo, ma si sono accostati a movimenti di protesta del tutto estranei all’autotrasporto (cobas del latte, cobas del mais, comitati riuniti agricoli, movimento dei forconi, forza d’urto, alba dorata Italia, life, azione rurale Veneto, ed altri)”. Continua a leggere

Chi cambia auto non paga il bollo. La Lombardia aiuta chi vende i diesel Euro 3

Chi vende la propria auto diesel Euro 3 per passare a un veicolo meno inquinante non pagherà il bollo. Succede in Lombardia, dove la Regione ha deciso di combattere lo smog anche con dei contributi economici. Nel bilancio 2014, infatti, sono stati previsti 12 milioni di euro all’anno per incentivare proprio chi possiede un veicolo diesel Euro 3 a passare a uno meno inquinante tramite l’esenzione del pagamento del bollo. Un intervento in controtendenza rispetto a quello che succede in Europa. L’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) dice infatti che nel nostro continente, a scapito della salute, cresce il consumo del diesel nel settore trasporti. Continua a leggere