Un film sulla vita dei camionisti “sorpassa” tutti i concorrenti al Festival di Roma

Il cinema italiano corre sempre più sulle strade. Dopo il trionfo di Sacro Gra  alla mostra del cinema di Venezia, con il regista Gianfranco Rosi che si è aggiudicato  il Leone d’oro della 70esima edizione della Mostra con un documentario realizzato raccontando storie di ordinaria umanità raccolte lungo il Grande raccordo anulare di Roma, è un’altra storia on the road a “sorpassare” le altre pellicole in gara a un altro importantissimo appuntamento, il festival del Cinema di Roma:  è il documentario Tir, del regista Alberto Fasulo, che si è aggiudicato il  Marc’Aurelio d’oro raccontando la quotidianità di un camionista emigrato dai balcani, Branko, che lavora in una ditta di trasporti italiana e gira l’Europa al volante. Un’attenzione, quella dedicata dal cinema italiano al mondo dei “bisonti della strada” dimostrata pochi mesi fa dalla messa in onda, sulla Rai, di un’altra pellicola con protagonista un camionista:  La strada di Paolo, del regista Salvatore Nocita e interpretata da  Marcello Mazzarella, Philippe Leroy, Valentina Valsania, che racconta il primo viaggio in Palestina di Paolo, un autotrasportatore  che deve consegnare dei medicinali in un ospedale di Betlemme e che sulla strada del ritorno compie uno straordinario viaggio alla scoperta dell’anima, dell’amore, della fede, della vita e della morte.

Una risposta a “Un film sulla vita dei camionisti “sorpassa” tutti i concorrenti al Festival di Roma

  1. Bene finalmente la categoria e il duro lavoro dell’autotrasportatore (camionista) sale alla ribalta non solo per essere protagonista di incidenti spettacolari. Già la FAI aveva sostenuto un film “LA STRADA DI PAOLO” il cui protagonista era un autotrasportatore. La strada di Paolo è un film del 2011 diretto da Salvatore Nocita. Il film è stato presentato alla VI edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, nell’ambito “risonanze”. Paolo è un camionista ed un giorno si trova ad andare in Terra Santa per una consegna. Nonostante il suo profondo scetticismo, il viaggio ben presto si trasforma in un viaggio che inizia a parlare direttamente a lui di Dio, fede, grazia e carità. L’atmosfera della Terra Santa assieme alle parole di Gabrielle aprono a Paolo una nuova via.
    Bene che la gente comune veda la vera vita di chi lavora a bordo di un TIR. Solo i nostri politici non comprendono l’importanza del settore tanto da spingerci ad un fermo nazionale di 5 giorni che sicuramente lascerà il segno e magari ci faremo pure un altro film e che film: il Paese paralizzato!

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