Convenzione delle Alpi, l’Italia sarà libera di decidere quali infrastrutture realizzare

Si è conclusa la querelle sulla Convenzione delle Alpi, con il voto al Senato che ha stralciato dalla ratifica della Convenzione delle Alpi  il Protocollo trasporti. ”È una decisone responsabile che eviterà di limitare l’autonomia dello Stato italiano nelle scelte di realizzare interventi infrastrutturali all’interno del sistema alpino”, ha commentato il vicepresidente di Confcommercio con la delega ai trasporti, infrastrutture e logistica, Paolo Uggè, aggiungendo che “non si comprende come si possa far passare un’operazione economica che avvantaggia economie concorrenti alla nostra con la tutela delle Alpi.

Se un’infrastruttura è ritenuta necessaria per lo sviluppo del nostro Paese deve essere portata avanti senza sottoporla al benestare preventivo di altri Stati, oltretutto nostri concorrenti. Se l’Italia vuole recuperare in competitività non può accettare limitazioni o imposizioni da altri. Per questo bloccare la ratifica era essenziale per la nostra economia. Confcommercio Imprese per l’Italia, che si è particolarmente battuta per sostenere le ragioni per le quali era necessario o prevedere deroghe o cassare dalla ratifica il protocollo trasporti”, ha concluso Paolo Uggè, “non può che esprimere soddisfazione per la decisione del Senato e per il risultato raggiunto”.