Uno studio realizzato da Centauro – Asaps ha contato gli episodi legati alla pirateria stradale. Ebbene, nonostante il giro di vite ampiamente annunciato sul Codice della strada, da inizio anno a giugno si sono contati ben 249 episodi con 38 vittime e 346 feriti. Lo scorso anno nello stesso periodo c’erano stati 214 “pirati” con 43 morti e 263 feriti. Meno decessi, dunque, ma casi di pirateria in aumento. Unico dato positivo: il 78 per cento dei responsabili degli incidenti, che poi si danno alla fuga, viene però identificato con certezza. Riesce insomma a farla franca solo un pirata su cinque.
“Per l’osservatorio Asaps”, come informa un lancio dell’agenzia giornalistica Agi, “il ruolo delle forze dell’ordine nell’azione investigativa di ricerca e rintraccio dei pirati della strada può essere definito davvero significativo. Un risultato definito “eccellente”. Tra le cause principali che spingono l’investitore a fuggire, diventando dunque un “pirata della strada”, la mancanza di assicurazione o il possesso di falsi attestati. Non esiste un dato preciso su quante auto circolino prive di assicurazione: secondo le stime delle forze dell’ordine sarebbero però circa un milione. Nel 2008, secondo dati Istat, gli agenti della Polizia di Stato e i vigili hanno rilevato 36.103 contravvenzioni per mancata copertura assicurativa del veicolo (articolo 193 Codice della strada). I primi sei mesi di quest’anno hanno portato alla denuncia di 106 persone contro le 87 dello scorso anno (+21,8 per cento). Nel fenomeno della pirateria stradale, si registra inoltre un calo dei cittadini stranieri coinvolti mentre è in crescita il numero di automobiliste pirata: le donne che si sono macchiate di un tale reato sono state a oggi 15, contro le 10 del 2009. Le regioni dove i pirati hanno colpito di più sono la Lombardia con 44 episodi gravi, il Lazio con 30, l’Emilia Romagna 28 e la Sicilia con 24.