Boom di immatricolazioni, non c’erano così tante targhe nuove dal 2010. Ma il mercato è gonfiato?

Torna a crescere in maniera sensibile il mercato italiano dell’auto. A marzo sono state immatricolate 226.163 vetture, il 18,16 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2016. Ma dietro ai dati ufficiali diffusi dal Ministero dei Trasporti si nasconde un altro fenomeno, segnalato da Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari: quello dell’immatricolazione dell’ultimo giorno. Il 31 marzo, infatti, sono state targate ben 47mila auto. Una pratica già vista a febbraio, con 50mila immatricolazioni (su un totale di 183mila) l’ultimo giorno del mese. 

Secondo il centro studi Federauto, che monitora concessionari di varie dimensioni rappresentativi di tutto il territorio, anche a marzo il fenomeno delle chilometri zero “e altre forzature hanno avuto un ruolo importante nel comporre il risultato finale”. La chiusura del trimestre, spiega Federauto, “rappresenta sempre un momento rilevante perché il conseguimento degli obbiettivi di periodo e dei bonus ad esse legati, vincola le politiche delle concessionarie e delle case automobilistiche”. In ogni caso, commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, il totale di targhe non si vedeva da marzo 2010. “In un contesto di forte crescita”, spiega, “constatiamo che la domanda dei privati vede un modesto incremento, a tassi nettamente inferiori rispetto al totale delle immatricolazioni con aziende e noleggi. Questo a nostro avviso è un dato importante di cui tenere conto nella lettura dei dati. In termini strettamente numerici possiamo parlare di un primo trimestre molto positivo. Non dobbiamo infatti dimenticare che il +11,9 per cento del periodo gennaio – marzo 2017 va a sovrapporsi al +21,13 per cento che aveva segnato il primo trimestre 2016. Un vero e proprio record. La domanda che sorge spontanea è: mercato pompato o boom degli acquisti?”.

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