Tra consumi reali e dichiarati differenze del 50 per cento: ecco le auto incriminate

C’è un abisso tra i consumi reali e quelli dichiarati. Se sulla carta si mette in preventivo di spendere una certa cifra, poi alla resa dei conti si paga molto di più. Secondo i test su strada effettuati dall’organizzazione Transport & Environment, alcuni modelli di auto nuove consumano circa il 50 per cento di carburante in più rispetto a quanto dichiarato dai risultati di laboratorio diffusi dalle case costruttrici. Nel mirino ci sono Mercedes classe A, C ed E, la Bmw serie 5 e la Peugeot 308.

Secondo lo studio, la differenza tra le performance reali e quelle ufficiali è talmente rilevante che è difficile da spiegare con gli standard comuni, per cui non si può escludere la manipolazione dei test stessi. Anche se questa ricerca – sottolinea lo studio – non ha dimostrato la presenza di “dispositivi specifici” in grado di falsificare i dati, simili a quelli utilizzati da Volkswagen, tuttavia, raccomanda sempre la ricerca, i governi europei dovrebbero estendere i loro controlli dai software per la misurazione delle emissioni a eventuali manipolazioni circa il reale consumo delle auto. Il divario tra i risultati è in continua crescita: la differenza media era dell’8 per cento nel 2001, del 31 per cento nel 2012 ed è arrivata al 40 per cento nel 2014.

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