Anche Gorizia ha la sua autostrada: la A34 è costata 163 milioni di euro

Dopo quasi quattro anni di lavori, i lavori erano iniziati nel dicembre del 2009, Gorizia ha la “sua” autostrada. Grazie a un intervento costato 163 milioni di euro, la città isontina è collegata al casello di Villesse, sulla A4, dalla nuova autostrada A34, adeguamento del vecchio raccordo che negli ultimi vent’anni era divenuto inadeguato a sopportare la mole di traffico soprattutto pesante che sull’arteria si riversava, proveniente o diretto in Slovenia.

L’apertura del vecchio raccordo, si legge su un’agenzia Ansa, è stata salutata con soddisfazione e sollievo dai piccoli centri e in particolare dalle comunità di Sant’Andrea, Savogna, Farra e Gradisca, attraversate dalla nuova autostrada, che in questi anni hanno sopportato un incremento del traffico sulla viabilità ordinaria.
Al di là del programmato aumento dei pedaggi (chi entrerà al casello di Villesse pagherà da oggi 70 centesimi euro in più), la A34 accorcerà i tempi di percorrenza tra Gorizia e l’innesto alla A4, favorendo negli auspici dell’Isontino il rilancio delle strutture autoportuali goriziane. “Definitivamente la nostra città esce da un isolamento protrattosi per troppi anni”, spiega all’Ansa il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. “Ci attendiamo una ripresa dei traffici commerciali che fino a ieri avevano come sola alternativa lo scalo triestino di Fernetti: sarà opportuno concordare con la Regione un programma di sensibilizzazione per far conoscere agli stakeholders le potenzialità delle infrastrutture del nostro territorio”. Le polemiche, in questi anni, non sono mancate sui 17 chilometri del tracciato: dall’opportunità di realizzare la maestosa porta d’Italia (sistema di archi e ponti strallati che caratterizza l’impatto visivo della rotatoria di Sant’Andrea), alla mancata realizzazione dello svincolo d’uscita a Farra d’Isonzo, chiesto anche da Gorizia. Poi, l’inchiesta della magistratura isontina sulle vasche di fitodepurazione, le cui indagini hanno ritardato l’apertura del tracciato. Nei giorni scorsi, inoltre, polemica sulla segnaletica: per Skgz (Unione dei circoli culturali ed economici sloveni), Autovie Venete non avrebbe rispettato il bilinguismo visivo previsto per legge; dopo un incontro in Prefettura, Autovie ha annunciato che installerà cartelli stradali bilingui sulla rotonda di Sant’Andrea, ma non sul tratto della A34. La frazione di Sant’Andrea, infine, attende il tracciato ciclopedonale dal borgo al cimitero di Gorizia.

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