Avete più di 50 anni? Attenti a salire in moto, rischiate tre volte più dei giovani

I motociclisti più anziani sono tre volte più a rischio dei “colleghi” più giovani di subire gravi conseguenze fisiche da un incidente motociclistico. È il risultato di un nuovo studio della Brown University pubblicato sulla rivista Injury Prevention. La scoperta, sostengono gli autori, è preoccupante dato che il numero di persone over cinquanta con la passione per la motocicletta risulta in aumento rispetto al passato. Sono in crescita i proprietari di moto ultracinquantenni e aumentano di conseguenza gli incidenti in cui questi ultimi restano drammaticamente coinvolti. Una correlazione pericolosa, stando alla ricerca, che mette a rischio una fascia più vulnerabile della popolazione attratta dalla passione per la motocicletta. Solo negli Stati Uniti la percentuale di proprietari di motociclette al di sopra dei cinquant’anni è più che raddoppiata da una persona ogni dieci del 1990 a una persona ogni quattro nel 2003. Mentre la media degli adulti-anziani coinvolti negli incidenti motociclistici è cresciuta silenziosamente negli anni con i tassi di lesioni e ferite gravi lievitati per gli over 65 al 145 per cento tra il 2000 e il 2006. Le conseguenze degli incidenti per gli over 50, sostiene lo studio, sono più invasive e impongono periodi di recupero più lenti rispetto a quelle subite dai motociclisti più giovani.

29 risposte a “Avete più di 50 anni? Attenti a salire in moto, rischiate tre volte più dei giovani

  1. Ma perchè esistono ancora delle figure che scrivono simili idiozie? Chi l’ha detto che sopra i 50 anni ci devono essere maggiori incidenti? Sarà vero il contrario invece. Una persona giovane di norma ha assolutamente meno esperienza di uno anziano sia nella conduzione della moto che all’attenzione della strada, della guida e della segnaletica. Uno giovane di norma si sente “il padrone del mondo” quando cavalca la moto e certamente fa più stronzate. Uno “anziano” invece ha maggiore esperienza, è più attento nella guida e alla strada (forse anche ben consapevole che un incidente può costargli più caro di un giovane). Io e diversi altri miei amici abbiamo oltre 65 anni e da anni andiamo in giro per l’europa due volte all’anno. Percorriamo migliaia di chilometri e non abbiamo mai avuto neppure un banale scivolone. Allora finiamola di scrivere stupidaggini!!!!!!

      • Condivido in toto le idee di Giuseppe ..sono notizie divulgate da idioti. allora basta bicicletta, basta nuotare
        ..basta tutto meno che lavorare perché avanti cosi ci mandano in pensione a 72 anni…

  2. Mi chiamo Richard e sono consigliere della Onlus MotoForPeace e sono assolutamente d’accordo con quanto ha replicato il lettore/motociclista Giuseppe che saluto. L’età media nel gruppo della nostra associazione è di 50 anni ed effettivamente la “saggezza” supportata dalla grande esperienza e maturità dei motociclisti “anziani” è di granlunga superiore a quella dei più giovani, includendo anche i trentenni che si stancano prima senza evitare “scivolone” a terra. Non basta avere i riflessi più veloci ed essere giovani e quindi spericolati! Non a caso, nel Team di MotoForPeace diamo maggiormente spazio ai motociclisti con una bella dose di maturità ed esperienza…

  3. Uno studio? Cioè sono stati spesi dei soldi per stà ricerca? Forse tutti noi con aumentare degli anni deventiamo sempre più maturi e premurosi. Forse tutti noi con l’aumentare degli anni aumentiamo anche i tempi di guarigione in caso di incidente… Ma ci voleva uno studio??? E poi in America? Dove pochi possono permettersi il lusso della moto, la percentuale di patentati e bassa. E la bellezza delle lunghe strade, spesso nasconde insidie di animali. Basta con ste stupidaggini! Parliamo della Grecia, della Spagna e del Portogallo in che caos sono. Della crisi nel nostro Paese e di come uscirne. Di motori che non consumano benzina veri e alla portata di tutti. Delle persone che non vanno a votare. Del caro vita.

  4. Sono perfettamente d’accordo con Giuseppe, finitela davvero di scrivere cavolate…io ho 49 anni e quindi prossimo ai 50 e vi assicuro che ero molto più scapestrato, sbruffone e arrogante quando avevo 20 anni di meno e ne combinavo di ogni tipo anche se non ho mai preso una multa e ne facevo di tutti i colori… Adesso che sono più maturo e consapevole faccio più attenzione e ho smesso di fare lo stupido e sono molto ma molto più responsabile e tollerante cosa che un giovane solitamente non è! Quindi finite davvero di dire e soprattutto scrivere str…. (si può dire o me lo censurano??)… per non dire altro!!!

  5. Ma se l’aspettativa della vita aumenta e’ ovvio che aumentino anche i motociclisti di 60 o 65 anni o oltre. Siamo piu’ sani e non e’ un problema guidare la moto. Ovvio che il recupero di una per sona sopra i 60 non e’ quello di un ragazzo di 20, ma queste percentuali tengano conto dell’aumento dei motociclisti “anziani” rispetto ai “giovani”. Poi teste bacate se ne trovano a tutte le eta’ ed anche dove c’e’ l’euforia giovanile dall’altra ci sono i riflessi meno pronti….

  6. Concordo al 100 per cento con Giuseppe anche se l’articolo forse faceva riferimento alle conseguenze di un incidente. Senza dubbio, dato un incidente, la probabilità che un over si infortuni rispetto a un giovane sono maggiori (siamo meno elastici) e pure i nostri tempi di recupero sono senza dubbio più lunghi.

  7. Quoto in toto quello scritto da Giuseppe.Le raccomandazioni bisogna farle ai giovani che sono dei pazzi scatenati, altro che baggianate del genere. Ma chi autorizza la pubblicazione di questi articoli ridicoli? Ma siamo seri!!!

  8. Veramente dice che se ti rompi una gamba a 50 anni, ci metti di più a riprenderti che a 20. E le statistiche non tengono conto da quanto guidi. Comunque hanno scoperto l’ennesima acqua calda..

  9. Oltre che essere d’accordo con tutti quelli che hanno fin’ora lasciato un commento, aggiungo perche non fanno gli studi sugli automobilisti di 90 anni e anche meno che molte volte non sanno se sono al volante o al circolo di bocce; la patente con lo slalom fra i birilli va fatta fare a loro!!!

  10. Ho passato i cinquanta da qualche anno e mi tiene fermo il solo fatto che non ho ancora fatto l’assicurazione, e sono quasi 40 gli anni che uso la moto e sapere che i tempi di recupero dopo un infortunio andando avanti con l’età, però?

  11. Chi ha 50 anni ha studiato educazione civica ed educazione stradale, contrariamente a quello che accade da 20 anni a questa parte. La passione per la moto non ti rende spericolato ma saggio! Probabilmente questo giornalista ha scritto questo articolo senza avere la minima idea di quello che scriveva senza avere la ben più minima sensibilità sull’argomento e magari solamente tanta invidia di chi a 50 va in moto!

  12. Purtroppo ciò che dice l’articolo è vero: con l’età che avanza diminuiscono proporzionalmente i riflessi, la velocità e la capacità di reagire davanti a un ostacolo improvviso, l’elasticità, il guizzo muscolare. E’ vero che i giovani sono più scapestrati, ma compensano spesso con le capacità reattive al massimo, che invece nei più adulti sono ridotte. So che è una dura realtà, ma è così. E’ fisiologico. Inoltre l’articolo fa riferimento soprattutto alle tempistiche di recupero da incidenti dei motociclisti over 50 rispetto ai giovani. Anche questo è vero. Il tessuto vecchio si rigenera con più difficoltà, così come le ossa fratturate.

  13. Chi ha pagato lo studio? Vuoi vedere che c’è lo zampino delle assicurazioni? Visto che gli over 50 aumentano, che aumentino pure le polizze per loro… troviamo una ragione “scientifica” e poi…

  14. Questo articolo è come l’uovo di colombo, è come dire che gli ultimi studi confermano che il fumo fa male, è come dire che un cinquantenne se fa una gara di corsa con un ventenne si stanca di più, è come dire che se ti butti giù dal terzo piano hai più possibilità di morire rispetto ad una caduta dalla bicicletta. Ma chi autorizza la pubblicazioni di simili idiozie????

  15. Mi unisco al coro degli ultra-cinquantenni, quest’anno ne ho 58, da cinque anni faccio la rievocazione della Milano-Taranto, sei giorni in sella a una moto del 1950 su strade normali attraversando tutta l’Italia, da dieci mi sono rimesso a correre con le moto da enduro, secondo chi ha scritto questo articolo dovrei andare a giocare a bocce? Sicuramente mi slogherei subito una spalla!

  16. Sono un manager di 58 anni che dopo aver fatto cross da piccolo e aver poi scorazzato epr le alpi con un enduro a 30 anni, mi sono comprato una bonny due anni fà. Vi dico che mi sono pentito di non averla presa prima! Finchè mi sento bene la utilizzerò, certo servono quattro occhi, è vero che non siamo più ragazzi e che c’è da stare attenti per i motivi di cui parlano in questo articolo, ma le sensazioni che ti dà la moto se hai giudizio e fai delle belle passeggiate come faccio io, sono impagabili.

  17. Ho comperta uno scooter da un mese, l’ultima volta che sono salito in sella di una moto avevo 16 anni, ora ne ho 60 ma mi ero dimenticato che andare in moto e’puro divertimento, mia moglie che è mia coetanea fino a poco tempo fa aveva una gran paura,ora non vede l’ora di salirci per andare in giro. Quello che conta è lo spirito e la prudenza

  18. Ho 60 anni ed è arrivato il momento di risalire in moto. Fino a poco tempo fa l’ho sempre evitato conoscendo la mia indole di smanettone. Finalmente ora mi concedo di guidare la motocicletta. Sopravvenuta saggezza, eccesso di prudenza, mi sono visto tutti i video di Youtube di incidenti in moto e spesso causati da automobilisti distratti, non ultimo evito costantemente incidenti all’ordine del giorno. Sicuramente conoscendomi se avessi portato la moto (ne ho avute tra i 18 ed i 25 anni) oggi non sarei qui a scrivere. Morale: tutte czz..te!
    A 20 anni dovevamo bruciare gli altri in accelerazione al semaforo verde o impennare la moto alla vista di una gnocca, fare lo slalom tra le automobili, oggi non più.
    Tutte czz..te, credo che se proibissero la guida della moto dai 40 in giù allora davvero diminuirebbero visibilmente gli incidenti mortali.
    E’ ovvio che alcuni over 50enni con riflessi al tramonto dovrebbero adattarsi ad un mezzo idoneo ai propri mezzi.

    Avete meno di 40 anni? Attenti a salire in moto, rischiate tre volte più dei vecchi.

  19. Sono del 1953, ho vissuto molto su due ruote, mi ritengo sano mentalmente ma anche un po’ ancora pazzo a fare certi sorpassi che a un incompetente potrebbero sembrare mattate da incoscienti ma la mia esperienza non è da sottovalutare. Con un gruppo di amici dai 60 in su votati al bicilindrico, forse perché possiamo spendere, il più scassinato ha una 998, gli altri stanno tra 1098 R e qualcuno 1199 . Spesso vediamo superarci su strade di montagna da cretini ventenni con K7, Yamaha R1 ….sul dritto però ma sui tornanti si cagano addosso, non sanno impostare le curve e anche se non conoscono il percorso rischiano, sono vittime potenziali della strada per stare qualche attimo al centro dell’attenzione, ma i scivoloni li fanno così bene che distruggono totalmente i mezzi.

  20. Sono del 1953. Vado in moto da quando avevo 16 anni e a settembre di quest’anno compio 50 anni in moto. Ho avuto 32 moto e ho sulle spalle qualche milione di km. Al momento giro con un V strom 1000. Capisco benissimo che in caso di incidente a 66 anni non ho le stesse capacità di ripresa che avrei avuto a 25 anni. E’evidente. I riflessi e il fisico non sono certo quelli di una volta. Ma non è solo il fisico a contare. Esiste anche il cervello, l’esperienza, la prudenza e la capacità di comprendere i propri limiti.

  21. Se il campione oggetto dello studio proviene dagli Usa, dove nella maggior parte degli stati, il CASCO È FACOLTATIVO dai ventuno anni in poi e quindi RARAMENTE UTILIZZATO, ho detto tutto!

  22. Che discorsi! Anche se ti rompi una gamba a 50 anni recuperi meno velocemente di un ragazzo di 18, talmente lampante che non bisogna nemmemno scriverlo! Ma un cinquantenne guida prudente e non fa le minchiate che si fanno a 20 anni

  23. Ma per favore!!! Smettiamola. Sono studi che pagano le compagnie di assicurazione!! E poi di che cosa ci si stupisce, la maggioranza dei giovani sa guidare solo i monopattini elettrici. I veri motociclisti sono rimasti quelli che avevano vent’anni negli anni 80/90.

  24. Penso che il significato della ricerca sia diverso. Ho 66 anni e vado in moto. Sono caduto recentemente sul bagnato per colpa di binari del tram. Ero quasi fermo. Ho preso una gran botta al coccige e ancora a distanza di 20 giorni sono dolorante. Forse un ventenne avrebbe già recuperato. Poi è vero che i più “maturi ed esperti” rischiano meno incidenti. Ma i tempi di recupero sono diversi…

  25. Sono Antonio da Cascina (PI), sono alla 21a moto ora Cbx 500 luglio 2018 sono già a 12mila km sono stato in tutta Italia e per ora qualche giovane purtroppo l’ho soccorso … Ah: ho 61 anni e con le precedenti 20 ho percorso 175,000 km

  26. Io confermo che il mondo è pieno di idioti. A parte il fatto che è una classifica assolutamente falsa (il 65% degli incidenti lo subiscono gli under 40). Ho 71 anni… mai avuto incidenti gravi…e mai per colpa mia. E’ dal 1998 che non ho un incidente. A proposito… da quella data (1998) ho cambiato 4 moto. Complessivamente avrei percorso (sempre dal 1998) circa 700.000 km. Continuerò a viaggiare in modo fin quando riuscirò a salirci…e anche dopo portando con me una scaletta. Alla faccia di scribacchini pieni di polvere.

  27. Nato il 21/01/1951 (bel numero). La prima moto a 34 anni, 11 moto e 380.000 km percorsi. Sono andato per terra la prima volta a 66 anni per evitare un pedone un po’ più anziano di me e non mi sono divertito per niente. Neanche un ossicino rotto, ma lividi multipli e un taglio alla caviglia (la pedana destra ha lacerato lo stivaletto) che ci ha messo un mese a rimarginarsi. Dopo 3 mesi avevo già ricomprato una moto usata e raddoppiato la mia attenzione alla guida. Non faccio un metro senza paraschiena e riparo pettorale e non escludo di comprare un giubbotto airbag molto presto. Il medico che mi ha rinnovato la patente le ultime 3 volte è motociclista e penso che sappia valutare l’idonietà di chi ha di fronte. I pensionati motociclisti come me sono numerosi. Buona strada a tutti.

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