Pallet, Anita applaude le nuove norme: “Ci sarà più trasparenza”

“L’accordo siglato con il Governo contiene importanti provvedimenti per la competitività  dell’autotrasporto. Sul versante dei bancali si registra finalmente un cambiamento di rotta che mira a garantire maggiore trasparenza nella pratica d’interscambio tra vettori e committenti e al tempo stesso a contrastare il traffico illecito del riutilizzo dei bancali”. È soddisfatta Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita, che applaude le nuove norme contenute nel pacchetto autotrasporto che regolamentano l’utilizzo dei pallet, i bancali utilizzati per movimentare le merci. 
Come spiega Anita in un comunicato stampa sono tre gli aspetti principali relativi ai pallet: nessun obbligo da parte del vettore di gestire gli imballaggi nelle attività di trasporto; esercizio dell’attività di commercio delle unità di movimentazione subordinato al possesso di una apposita licenza; richiamo al rispetto della normativa comunitaria e nazionale in merito all’igiene e alla salute pubblica.
In particolare, spiega sempre l’associazione di autotrasporto aderente a Confindustria in una nota, la normativa prevede che al termine del viaggio, il vettore che ha trasportato merce imballata o stivata su apposite unità di movimentazione non ha alcun obbligo relativo alla gestione e alla restituzione di tali unità utilizzate durante il trasporto. Inoltre, il possesso di una apposita licenza rilasciata dalla questura competente per l’esercizio dell’attività di movimentazione del pallet e gli adempimenti al quale è soggetto il titolate di tale licenza, pongono un freno all’attività illecita di riciclo e contraffazione dei bancali praticata da soggetti non autorizzati.
Anita da tempo aveva suggerito alle proprie imprese di abbandonare la pratica dell’interscambio a causa dei contenziosi che spesso ne conseguivano e degli oneri gestionali e amministrativi a carico del vettore.
Secondo Anita, la normativa entrata in vigore, esonerando i vettori dall’obbligo di gestire l’imballaggio, e limitando in tal modo il rischio di traffico e gestione illecita di tali unità di movimentazione, genererà una riduzione notevole di costi per il settore, che sulla base di calcoli effettuati dagli studi del Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza e dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, sono stimati in circa 30 milioni di euro. Inoltre, tale provvedimento potrà contribuire ad affermare pratiche professionali di gestione dei pallet portando le imprese committenti ad affidarsi ad operatori specializzati nella fornitura, gestione e movimentazione di bancali.
“Le disposizioni sui pallet rappresentano un primo passo positivo che però deve avere seguito”, ha ribadito il segretario generale Anita. Il prossimo obiettivo dev’essere un’armonizzazione comunitaria sulla sanitarizzazione dei bancali nel trasporto di prodotti alimentari per garantire maggiore igiene, integrità e salubrità della merce”.

3 risposte a “Pallet, Anita applaude le nuove norme: “Ci sarà più trasparenza”

  1. Fa piacere che gli amici dell’Anita plaudano al risultato ottenuto per quanto riguarda la problematica dei pallets. Per onestà intellettuale dovrebbero però anche dire che se non era per la ferma posizione di Unatras, e in particolare della componente Fai, durante la trattativa il risultato nel caso specifico sarebbe stato ben diverso. Non è così dottoressa Della Pepa?

  2. Bene. E ora fattureremo tutti i trasporti di pallets! E le riduzioni di corrispettivo di un servizio di trasporto con “voci di addebito” legate al mancato recupero di pallets verranno recapitate direttamente all’Anita – c.a. Dr.ssa Della Pepa.
    Eppure mi era giunta voce che sulla questione, l’atteggiamento dell’Anita nel corso dei lavori della vertenza, non era stato così “positivo”. Ma… che l’estate e il sole abbiano portato effetti positivi?
    Sperem!

  3. È bene quello che finisce bene, ma per dovere di informazione occorre ricordare che se non fosse stato per l’atteggiamento dell’Unatras che era giunta anche a lasciare il tavolo delle trattative di fronte a una committenza che in modo legittimo faceva la propria parte anche la questione dei pallets non sarebbe stata raggiunta in quanto l’Anita anzichè fare anch’essa la propria parte ed unirsi all’Unatras è rimasta al tavolo delle trattative richiedendo di approfittare dell’abbandono del tavolo da parte di Unatras e chiudere così senza loro. Un comportamento non proprio corretto. Oggi a risultati raggiunti anche l’Anita si compiace ma in futuro evitino alcuni suoi dirigenti emergenti di mettersi sempre proni nei confronti degli interlocutori. Quando si tratta bisogna anche se è necessario mostrare di avere la consapevolezza della propria forza.

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