Nuovo Codice della strada,
pioggia di multe ai ciclisti di Parma

A Parma, la città delle biciclette, la scure delle multe si sta abbattendo proprio sui ciclisti: tante le contravvenzioni, soprattutto a chi si mette a parlare al cellulare mentre pedala. Il decreto legge sulla sicurezza entrato in vigore lo scorso 8 agosto parla chiaro del resto. Anche per i ciclisti indisciplinati sono previste multe più salate e la decurtazione dei punti sulla patente, fino alla sospensione o la revoca della stessa. “A Parma”, ha spiegato l’ispettore Claudio Bergnoli, della polizia municipale, “la bicicletta è un mezzo molto diffuso e alcuni comportamenti scorretti sono diventati quasi un’abitudine che non sarà facile da modificare. D’altra parte gli incidenti stradali coinvolgono sempre più spesso proprio questa categoria ed è giusto che a livello nazionale si sia deciso di intervenire. L’ottica non è quella di punire e sanzionare, ma di incentivare comportamenti corretti per una maggiore sicurezza di tutti, soprattutto dei ciclisti”.
Per i parmigiani il divieto non rappresenta una novità, visto che il Tribunale locale ha accolto il ricorso presentato dal Comune contro una sentenza del giudice di Pace, che nel 2006 aveva annullato la sanzione comminata a un ciclista che utilizzava il cellulare in bicicletta senza auricolare. Oltre alla multa, il ciclista parmense era stato costretto a pagare anche le spese processuali.
Ad agosto i vigili avevano deciso di adottare la linea morbida, con una preventiva opera di informazione. Poi, la stangata con decine e decine di contravvenzioni.
Oltre a parlare con il telefonino, le nuove norme prevedono la decurtazione di punti sulla patente anche per altri comportamenti messi in atto dai ciclisti. Attraversare gli incroci passando con il rosso, per esempio, costa 6 punti in meno sulla patente, guidare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sarà punito con una decurtazione che può arrivare a 10 punti in meno. Sono 6 i punti in meno per chi guida in modo pericoloso per le condizioni del traffico, meno 5 punti per la mancata precedenza, anche ai pedoni sulle strisce, e meno 4 punti per l’utilizzo del telefono cellulare. Le pedalate notturne senza fanale saranno punite con un punto in meno sulla patente. Restano invece punibili con sanzioni amministrative, ma senza decurtazione di punti, l’attraversamento delle strisce pedonali senza scendere dalla bicicletta – salvo i casi in cui la segnaletica lo consenta – o il transito sui marciapiedi.
L’infrazione più diffusa tra i ciclisti parmigiani è sicuramente la guida contromano. Un comportamento tanto frequente quanto pericoloso, che però sarà sanzionato in modo differente a seconda che si percorra una strada urbana o una extraurbana. Imboccare una via contromano, in centro urbano, comporta la violazione dell’articolo 7, ovvero di un’ordinanza del sindaco che disciplina i sensi di marcia all’interno della viabilità cittadina. La violazione è punita solo con una sanzione amministrativa, cioè con una multa. Quando lo stesso comportamento è tenuto sulle strade extraurbane, tanto più se in condizioni di particolare pericolosità – per esempio di notte, senza essersi resi sufficientemente visibili – a essere violato è l’articolo 6, cioè la norma del prefetto che disciplina i comportamenti stradali. Solo nel caso di guida contromano lungo le strade extraurbane è applicabile la decurtazione dei punti sulla patente di guida. In particolare, il Codice prevede che se la guida contromano è tenuta in curva o sui dossi potranno essere tolti fino a 10 punti sulla patente. I punti decurtati saranno invece “solo” quattro nel caso in cui il ciclista venga fermato contromano lungo le principali strade extraurbane.

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