Provincia di Ravenna, calano sensibilmente gli incidenti mortali

È stato presentato nella sede della Provincia di Ravenna, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Regione Emilia-Romagna, il progetto Mister: la raccolta dati sugli incidenti stradali. La provincia di Ravenna, come spiega la testata “Romagna Oggi” non è lontana dal raggiungimento dell’obiettivo europeo di ridurre del 50 per cento, entro il 2010, il numero di morti e di feriti causati da incidenti stradali: i decessi, infatti, si sono quasi dimezzati, passando da 105 a 59. Nella provincia di Ravenna, i dati sui morti per incidente stradale dal 2000 al 2007 (ultimo dato disponibile) mostrano che non si è lontani dall’obiettivo europeo di ridurre del 50 per cento, entro il 2010, il numero di morti e di feriti causati da incidenti stradali: i decessi, infatti, si sono quasi dimezzati, passando da 105 a 59.
L’osservatorio evidenzia come nel corso dell’ultimo triennio in provincia di Ravenna si siano verificati in media 2.636 incidenti stradali l’anno, circa sette al giorno. La tendenza riscontrata negli ultimi otto anni parla di un calo della sinistrosità, con un picco nell’anno 2004 (trend in contraddizione agli effetti che poteva produrre il Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 2003, che ha introdotto la patente a punti e nuove regole in materia di codice della strada). Secondo i dati del 2007, l’incidentalità rispetto al 2000 è diminuita del 15 per cento e la mortalità del 44 per cento.
I mesi con il maggior numero di incidenti sono giugno e luglio, probabilmente in relazione all’aumento del parco veicolare in circolazione, mentre gennaio, febbraio e marzo sono i mesi con il più basso numero di incidenti. Il giorno della settimana con più incidenti è sabato e il giorno che registra il maggior numero di morti è domenica. Gli incidenti si verificano soprattutto dalle 16 alle 18: in questa fascia oraria si concentra in media il 21 per cento degli incidenti totali e circa il 24 per cento degli incidenti mortali. L’incidentalità della fascia pomeridiana si concentra il venerdì, mentre gli incidenti in orario notturno sono soprattutto il sabato e la domenica, così come i decessi.
Circa il 65 per cento degli incidenti del 2007 è avvenuto su strade urbane, il 31 per cento su strade extraurbane e il tre per cento in autostrada. Dal 2000 sono in aumento gli incidenti in autostrada, mentre calano quelli su strade urbane ed extraurbane. Aumenta, sempre da 2000, anche l’indice di lesività in autostrada, mentre l’indice di mortalità è in calo per ogni tipologia di strada. Risulta meno pericolosa la strada urbana, mentre l’autostrada è la più pericolosa (anche se i dati 2006-2007 mostrano un’inversione di tendenza e risulta più pericolosa la strada extraurbana).
Il 97 per cento dei sinistri è costituito da incidenti con lesioni con una tendenza in aumento dal 2000 al 2007, mentre il tre per cento sono incidenti con conseguenze mortali. In media il 77 per cento dei sinistri avviene tra veicoli in marcia, che causano il 79 per cento dei feriti e il 64 per cento dei morti. Da notare che sebbene in calo, l’8 per cento di morti è causato da sinistri tra veicoli e pedoni. Per qualsiasi natura dell’incidente calano gli indici di mortalità. Aumentano gli indici di lesività per incidenti tra veicoli in marcia, tra veicolo che urta veicolo fermo od altro e tra veicolo in marcia senza urto. Diminuiscono gli indici di pericolosità.
Il 13 per cento delle persone coinvolte negli incidenti stradali ha tra i 25 e 29 anni, il 52 per cento ha tra i 21 e i 44 anni. L’indice di mortalità più elevato si registra tra i 65 e i 69 anni. L’indice di lesività si registra più elevato dai 16 ai 17 anni ed oltre gli 85 anni. Analizzando le età dei pedoni (persone coinvolte più deboli) il 30 per cento è costituito da persone con età tra i 65 e gli 85 anni.

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