Cresce l’interporto veneto, carichi intermodali tra Padova e Bari

Dallo scorso dicembre Interporto Padova opera anche come Multimodal Transport Operator (Mto). La società padovana aggiunge così all’attività terminalistica una funzione che le permette di assumere un ruolo attivo nella catena intermodale. In pratica, oltre a realizzare tutti i servizi di terminalizzazione, offre propri treni intermodali alle imprese di trasporto. Gli operatori possono rivolgersi alla piattaforma padovana non solo per le operazioni al terminal ma anche per la spedizione delle proprie unità di carico intermodale trattando quindi con un unico interlocutore specializzato. La prima relazione, per container, casse mobili e semirimorchi, offerta da Interporto Padova è Padova-Bologna-Bari e ritorno. Continua a leggere



La Lombardia vara il tavolo delle merci, ok anche dalla Filt Cgil

L’assessore lombardo ai Trasporti e alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, lo aveva annunciato agli Stati generali della logistica: venerdì è stata convocata la prima riunione del tavolo regionale per il trasporto delle merci, con la partecipazione di una settantina di addetti ai lavori dei vari settori. Un parere positivo alla convocazione è giunto anche dai sindacati della Filt Cgil, “che – si legge in un comunicato stampa – nel 2009 aveva avanzato la proposta di un “Patto per la filiera del trasporto Merci” che coinvolgesse tutti gli attori istituzionali, economici e sociali del settore”. Continua a leggere



Piano generale della mobilità,
ecco tutte le ipotesi di revisione

Rivedere il Piano generale della mobilità: è questo l’intendimento del sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, che l’altro giorno ha convocato un incontro di presentazione delle linee guida di intervento. La modifica del Piano è da tempo attesa dalle aziende di autotrasporto, in particolare per quanto riguarda gli aspetti della logistica. L’attuale Pgm aveva dei parametri pre-crisi e andava per forza di cose corretto. La revisione individua tra l’altro delle importantissime “filiere territoriali logistiche” nelle diverse componenti infrastrutturali (porti, retroporti, interporti, inland terminal). Continua a leggere



Venezia, arriva il terminal d’altura
Matteoli: Strategico per tutta Italia

Prosegue intensamente il lavoro del governo italiano sul fronte dello sviluppo portuale. Da anni l’Italia non aveva investito sul trasporto navale, ma ora le cose sembrano cambiare. Nei giorni scorsi è infatti stato presentato il progetto per la realizzazione del terminal d’altura del porto di Venezia. “Si tratta di un proposta progettuale strategica e antesignana per tutta l’Italia”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. “Il porto d’altura di Venezia, una volta realizzato, permetterà al sistema portuale dell’Alto Adriatico di competere con i porti del Nord Europa per il traffico marittimo. Il governo si impegna a far decollare il progetto il prima possibile”. Continua a leggere



“Merci sui treni, preoccupa
il silenzio delle Ferrovie”

“Il ministro Matteoli vara un decreto significativo per il rilancio del sistema portuale italiano, che va nella direzione di favorire anche altri settori della logistica, ma dalle Ferrovie italiane il silenzio è assoluto”. Questa la dichiarazione critica contro le Ferrovie italiane di Claudio Fraconti, vicepresidente nazionale Fai, rilasciata dopo l’emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del decreto del 3 dicembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio, con il quale ha deciso, per il 2010, una diminuzione del 3,40 per cento della misura unitaria dei canoni demaniali annui dovuti per le concessioni demaniali marittime.
Un provvedimento adottato in applicazione di una norma del 1993 con la quale era stata prevista la possibilità di adeguamento canoni sulla base degli indici Istat, che permette di affrontare proprio i momenti congiunturali negativi con una certa elasticità. Continua a leggere



Il business dei porti interessa
alle banche, Unicredit in prima fila

“Più project financing per gli investimenti nei porti”, era stata la ricetta proposta dal presidente di Assaeroporti e Aiscat nonché vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, nel corso di un recente convegno a Trieste. ”È sorprendente”, aveva affermato Palenzona, “che il traffico nella relazione Far East Europa centrale, in and out, sia pressochè appoggiato totalmente sui porti del Nord Europa, non riuscendo i porti del Mediterraneo a svolgere una qualsivoglia funzione. L’idea di oggi, di Unicredit e delle imprese che lo sostengono, punta a recuperare quel mercato, allo stato quantificabile in almeno 4-5 milioni di Teu e così a investire rivelandosi un segno di coraggio e di innovazione che il nostro Paese darebbe alla comunità dei traffici”. Continua a leggere



Ambiente, l’aeroporto di Bologna certificato contro l’inquinamento

L’aeroporto di Bologna ha ottenuto l’accreditamento di primo livello al progetto “Airport Carbon Accreditation”, il piano promosso da Aci Europe (l’associazione europea dei gestori aeroportuali) per incentivare le società di gestione a diventare “‘carbon neutral”, ovvero a pareggiare le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente attraverso il risparmio e l’efficienza energetica. Al progetto, cui il Marconi ha chiesto di essere ammesso in coerenza con il percorso intrapreso negli ultimi anni in campo ambientale, aderiscono attualmente solo 33 aeroporti in Europa, tra cui Francoforte, Parigi Charles de Gaulle, Amsterdam Schipol e i due aeroporti milanesi Malpensa e Linate.  Continua a leggere