“Merci sui treni, preoccupa
il silenzio delle Ferrovie”

“Il ministro Matteoli vara un decreto significativo per il rilancio del sistema portuale italiano, che va nella direzione di favorire anche altri settori della logistica, ma dalle Ferrovie italiane il silenzio è assoluto”. Questa la dichiarazione critica contro le Ferrovie italiane di Claudio Fraconti, vicepresidente nazionale Fai, rilasciata dopo l’emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del decreto del 3 dicembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio, con il quale ha deciso, per il 2010, una diminuzione del 3,40 per cento della misura unitaria dei canoni demaniali annui dovuti per le concessioni demaniali marittime.
Un provvedimento adottato in applicazione di una norma del 1993 con la quale era stata prevista la possibilità di adeguamento canoni sulla base degli indici Istat, che permette di affrontare proprio i momenti congiunturali negativi con una certa elasticità.
“Un preoccupante silenzio”, prosegue Fraconti, “soprattutto su come rilanciare il trasporto delle merci su ferro. Anzi, l’evidenza tende all’opposto, considerate le decisioni di ridurre i terminal ferroviari privati, tramite la richiesta di aumenti indiscriminati dei canoni di concessione. È auspicabile che si giunga al più presto alla costituzione di una Authority della logistica che coordini e fornisca le giuste direttive a livello generale nazionale”.

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