L’inquinamento cinese fa danni anche in Giappone: allarme sull’isola di Yakushima

L’inquinamento cinese ”fa danni” anche in Giappone. Uno scienziato nipponico afferma infatti che le emissioni dannose prodotte dalla Cina stanno uccidendo gli alberi nell’isola di Yakushima, nella prefettura di Kagoshima, all’estremo sud del Paese. La notizia è stata battuta da un’agenzia Ansa. Una misteriosa pestilenza ha colpito la foresta primordiale dell’isola giapponese, lasciando dietro di sè i resti scheletrici degli alberi morti. Come riporta il New York Times, l’ingegnere ambientale Osamu Nagafuchi crede di conoscere il colpevole: le sostanze inquinanti disperse nell’aria dalla Cina. Continua a leggere



L’inquinamento non causa solo problemi respiratori: più rischi per il cuore

Lo smog oltre a causare problemi respiratori, dalla raucedine al tumore ai polmoni, aumenta anche il rischio di patologie cardiovascolari. L’affermazione viene confermata da due studi, uno inglese e uno tedesco. La prima ricerca, del West-German Heart Center di Essen, in Germania, è stata presentata al convegno Europrevent 2013 di Roma. “Basandosi su un campione di 4.814 soggetti con età media di 60 anni”, si legge sul sito italiasalute.it, “lo studio ha analizzato il livello di esposizione alle sostanze inquinanti grazie a modelli matematici. I medici hanno poi valutato le condizioni del cuore dei soggetti con delle tac dell’arteria aorta allo scopo di misurare il livello di calcificazione”.  Continua a leggere



I camion inquinano troppo: “Danno da 45 miliardi. Milano tra le città peggiori”

Il trasporto su strada torna sul banco degli imputati. Con i camion colpevoli di inquinare troppo. Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), su 33 città europee, Milano è terza in classifica dopo Zurigo e Bucarest per costo dell’impatto dei camion per chilometro (0,107 euro per i mezzi Euro 3 e 0,064 euro per i mezzi Euro 4). Secondo i dati, il danno che deriva dalle emissioni inquinanti degli automezzi pesanti dei Paesi membri ammonta a 43-46 miliardi di euro all’anno, quasi la metà dei circa 100 miliardi di euro pagati per l’inquinamento atmosferico causato da tutte le modalità di trasporto. “Le economie europee fanno affidamento sulle lunghe distanze per il trasporto di merci. Ma vi è anche un costo nascosto, pagato in anni di salute precaria e vite perse. Tale costo è particolarmente elevato per coloro che vivono lungo le maggiori vie di trasporto europee. Incorporando tali costi nel prezzo delle merci, possiamo incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite”, ha detto Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Aea.  Continua a leggere



Lo smog può causare l’autismo infantile, drammatico studio di un’università Usa

Tra le cause che possono portare all’autismo infantile, un problema che colpisce sempre più bambini, ci potrebbe essere l’inquinamento atmosferico. Biossido di azoto e polveri sottili (Pm 10 e Pm 2.5) potrebbero essere devastanti in gravidanza e nel primo anno di vita del bambino. Evidenze scientifiche sono state dimostrate tra l’esposizione neonatale all’inquinamento e i disturbi dello spettro autistico. “Lo studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Southern California e pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry”, scrive il portale Supermoney.eu, “ha rivelato che un’eccessiva esposizione all’inquinamento potrebbe portare a sviluppare l’autismo”.  Continua a leggere



Targhe alterne inutili, per il Codacons è meglio vietare di fumare sigarette

Smettiamola con le targhe alterne a Roma, piuttosto è più efficace vietare di fumare sigarette quando i livelli di inquinamento dell’aria superano i limiti previsti dalla legge. Lo chiede il Codacons al Comune di Roma. L’associazione dei consumatori ricorda come sia gli studi scientifici in materia, “sin dalla scoperta realizzata da uno studio americano del 1997”, sia l’esperimento pubblico effettuato proprio dal Codacons lo scorso 31 maggio, dimostrino che il fumo di sigaretta inquina più del traffico. Continua a leggere



Lotta allo smog: in Europa si fermano le auto, in Ghana si spengono i frigoriferi

È lotta allo smog a tutto campo in ogni Paese del mondo. Così mentre in Italia e in Europa si pensano di fermare le auto, in Africa c’è chi ha bloccato addirittura i frigoriferi. Proprio così e visto che non si tratta del Polo Nord ma del Ghana non è facile fare a meno di questo elettrodomestico. Il governo ghanese ad ogni modo ha deciso di bandire solo l’importazione di frigoriferi di seconda mano, in maggioranza provenienti dall’Europa, nel tentativo di limitare i consumi energetici e di ridurre le emissioni di Cfc, uno dei più potenti gas serra.  Continua a leggere



Troppo smog, a Roma tornano le targhe alterne: mercoledì ferme le dispari

C’è troppo smog e il comune di Roma ha deciso di istituire le targhe alterne. Il Campidoglio ha disposto il divieto per le dispari mercoledì 9 gennaio e per le pari, incluso lo zero, per giovedì 10 gennaio. “Il dipartimento Ambiente di Roma Capitale sta seguendo l’evoluzione della qualità dell’aria sulla base dei dati Arpa relativi ai livelli di inquinamento atmosferico, che negli ultimi giorni hanno superato i limiti imposti sia per il particolato fine (Pm10) che per il biossido di azoto (No2)”, spiega il Comune.  Continua a leggere



Città del Nord chiuse per smog, ecco la mappa dei divieti regione per regione

Il portale Ecodellecittà.it ha pubblicato un’interessante guida ai blocchi del traffico. Come ogni autunno, infatti, per combattere la crescita delle polveri sottili (che coincide anche con l’accensione dei riscaldamenti domestici) le città del Nord Italia si attrezzano con limitazioni più o meno pesanti del traffico veicolare. Ma ecco la mappa dei provvedimenti. Dal punto di vista della durata, il Piemonte è l’unica regione ad aver adottato limitazioni permanenti, mentre in Lombardia entrano in vigore il 15 ottobre e cessano cinque mesi dopo, il 15 aprile.  Continua a leggere



Smog, con le Pm10 nei limiti nel Milanese ci sarebbero 144 morti in meno

Se non si superasse la media annuale di 40 microgrammi al metro cubo di Pm10, come stabilito dall’Ue, in Lombardia “sarebbero posticipabili” 169 decessi per cause naturali a livello regionale, di cui 144 in provincia di Milano (l’85 per cento) e 93 (il 55 per cento) nel solo capoluogo. I ricoveri evitabili a livello regionale – come scrive l’agenzia Agi – invece, sarebbero 171 per le malattie respiratorie, 53 per quelle cerebrovascolari e 40 per le malattie cardiache. Queste alcune delle stime che emergono da una ricerca commissionata dalla Regione Lombardia in occasione degli Stati Generali dell’aria, illustrata dal professor Alberto Bertazzi (ordinario di Medicina del lavoro all’Università degli Studi di Milano). Continua a leggere



Aria pessima in Italia, siamo tra i Paesi più inquinati d’Europa. Allarme al Nord

Niente di nuovo sotto i cieli d’Europa: il rapporto Air Quality in Europe conferma ciò che l’Italia, e soprattutto le regioni della Pianura padana, sperimentano da anni. Siamo il Paese con la peggior qualità dell’aria, in rapporto alle nazioni e alle grandi metropoli dell’Europa Occidentale. Se a questo si aggiunge, come denuncia Legambiente Lombardia, che le città della regione sono tra le più motorizzate d’Europa e i trasporti pubblici sono carenti, il quadro è decisamente cupo.  Continua a leggere



Donne in gravidanza, per il troppo smog aumenta il rischio di gestosi

Lo smog può creare un sacco di problemi alla salute. L’elenco è lungo e dopo i risultati di uno studio australiano si arricchisce di una nuova voce. Secondo lo studio, l’esposizione all’inquinamento da traffico può infatti aumentare di un terzo il rischio per le donne in gravidanza di soffrire di pre-eclampsia, nota anche come gestosi. Pericolo che aumenta per le donne ritenute a rischio di sviluppare la malattia, come le diabetiche.  Continua a leggere



Lo zaino controlla la qualità dell’aria: si cercano volontari che misurino lo smog

La qualità dell’aria verrà controllata nel prossimo futuro direttamente dai cittadini attraverso uno speciale zainetto misura-smog. È l’obiettivo del progetto europeo EveryAware, a cui partecipano, per l’Italia, l’Università La Sapienza di Roma e la Fondazione dell’Istituto stomatologico italiano (Isi) di Milano. I volontari che decideranno di partecipare alla campagna saranno equipaggiati con gli speciali “SensorBox”, zainetti in grado di misurare la concentrazione degli inquinanti nell’aria delle nostre città.  Continua a leggere



“In città muovetevi in maniera diversa”, parte la campagna ecologica dell’Ue

Incoraggiare spostamenti in città più verdi e sostenibili, impiegando diversi mezzi di trasporto: è questo l’obiettivo della nuova campagna lanciata martedì 3 luglio dalla Commissione Ue in 31 Paesi europei. “Vogliamo incoraggiare le persone”, ha detto il commissario Ue ai trasporti, Siim Kallas, “a modificare il modo in cui si muovono in città, per questo il nostro slogan è ‘Fai il giusto mix’. La campagna darà uno slancio alle attività locali, regionali e nazionali di sensibilizzazione”. Continua a leggere



La Cina soffocata dall’inquinamento torna alla cara vecchia bicicletta

Che sia nata una nuova coscienza ecologica anche tra i cinesi? Il popolo della terra che cresce e inquina di più sembra aver riscoperto quella che è stata uno dei suoi simboli, ossia la bicicletta. Non la vecchia bici nera da uomo, ma un modello elettrico e a pedalata assistita. In effetti lo smog alle stelle è uno dei problemi più delicati ed evidenti della Cina e il governo centrale fatica a ridimensionare le preoccupazioni dei cittadini.  Continua a leggere



Grecia in crisi, Atene dimentica il traffico: crolla l’uso di auto e mezzi pubblici

C’era una volta il traffico folle di Atene. Macchine incolonnate, clacson a fare da colonna sonora e smog alle stelle. Poi è arrivata la crisi che è riuscita dove gli ambientalisti hanno fallito. Da qualche mese a questa parte il traffico della capitale greca è migliorato e la velocità media di percorrenza è aumentata addirittura dell’11 per cento. Un dato all’apparenza positivo, ma che in realtà nasce proprio dalla grave situazione economica che sta vivendo il Paese. Secondo uno studio pubblicato dal quotidiano Kathimerini, i greci hanno ridotto l’uso delle auto private di circa il 30 per cento.  Continua a leggere